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Calcestruzzi fibrorinforzati linee guida CSLLPP

Calcestruzzi fibrorinforzati (FRC): pubblicate le linee guida del CSLLPP

Dal CSLLPP le nuove linee guida su progettazione, esecuzione e controllo di elementi strutturali in calcestruzzo fibrorinforzato, FRC

La sicurezza al primo posto!

Migliorare la qualità e la sicurezza strutturale delle opere e delle infrastrutture, sia pubbliche che private, nonché l’affidabilità dei materiali e dei relativi sistemi  costruttivi, deve essere il punto partenza per la loro realizzazione.

Le vigenti Norme Tecniche per le Costruzioni, NTC 2018, stabiliscono che tutti i materiali e prodotti da costruzione, qualora impiegati per uso strutturale, devono essere identificabili, ossia in possesso di una specifica qualificazione all’uso previsto e, inoltre, essere controllati in fase di accettazione da parte del direttore dei lavori; tra questi il calcestruzzo fibrorinforzato.

Sul sito del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, con relativo decreto del 21 luglio 2022, sono pubblicate le “Linee guida per la progettazione, messa in opera, controllo e collaudo di elementi strutturali in calcestruzzo fibrorinforzato con fibre di acciaio o polimeriche”.

Il documento segue la pubblicazione delle precedenti: Linee Guida per l’identificazione, la qualificazione, la certificazione di valutazione tecnica ed il controllo dei calcestruzzi fibrorinforzati, andando così a completare il quadro di riferimento normativo per il FCR, i cui contenuti sono:

  • scopo e campo di applicazione
  • caratteristiche del composito e dei relativi componenti
  • qualificazione iniziale della produzione in stabilimento e controllo permanente della produzione
  • procedura di qualificazione
  • procedure di accettazione in cantiere.

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Calcestruzzi fibrorinforzati, cosa sono

Le NTC 2018 (al capitolo 11.2.12) includono il calcestruzzo fibrorinforzato, FRC (Fiber Reinforced Concrete), tra i materiali impiegati per la realizzazione di nuovi elementi strutturali e per il consolidamento di strutture esistenti.

I FRC sono costituiti da una matrice cementizia additivata con fibre corte discontinue, cui può aggiungersi armatura ordinaria o da precompressione; l’aggiunta delle fibre conferisce al calcestruzzo, dopo la fessurazione, una significativa resistenza residua a trazione (tenacità).

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Come indicato nella Circolare esplicativa delle Norme tecniche, secondo le dizioni comunemente adottate nel settore della tecnologia delle costruzioni, un calcestruzzo fibrorinforzato ad uso strutturale per essere definito tale, oltre a determinati requisiti minimi prestazionali, deve essere caratterizzato da un dosaggio minimo delle fibre al suo interno; le norme CNR-DT 204/2006, “Istruzioni per la progettazione, l’esecuzione ed il controllo di strutture di calcestruzzo fibrorinforzato”, quantificano tale dosaggio come non inferiore allo 0.3% in volume.

In base a quanto disposto dalle NTC, i calcestruzzi fibrorinforzati per uso strutturale devono essere in possesso di un “Certificato di Valutazione Tecnica” (nel seguito CVT) rilasciato dal Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, sulla base di linee guida approvate dallo stesso.

Inoltre, stabiliscono che si deve fare esclusivo riferimento a specifiche disposizioni del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, rese attraverso apposite linee guida.

Linee guida FRC

Le presenti linea guida forniscono le procedure da seguire in merito alle procedure per la progettazione, l’esecuzione e il controllo nel caso di impiego di calcestruzzi fibrorinforzati impiegati per la realizzazione di nuovi elementi strutturali e per il consolidamento di strutture esistenti in cemento armato.

Il documento ricorda, infatti, che il calcestruzzo fibrorinforzato per impieghi strutturali deve essere qualificato in accordo al caso C) di cui al § 11.1 delle vigenti NTC ed in conformità alla “Linea guida per l’identificazione, la qualificazione, la certificazione di valutazione tecnica ed il controllo di accettazione dei calcestruzzi fibrorinforzati FRC (Fiber Reinforced Concrete)”.

Nelle linee guida in esame vengono definite le caratteristiche meccaniche prestazionali del FRC alla base della progettazione, sono contenute nel CVT di qualificazione e sono garantite dal Fabbricante.

I calcestruzzi fibrorinforzati, infatti, possono essere preparati nello stabilimento del fabbricante e forniti in cantiere come prodotto pronto per l’impiego, oppure forniti in cantiere come prodotto secco premiscelato, al quale va aggiunta l’acqua in cantiere; in ogni caso il direttore dei lavori può accettare esclusivamente prodotti in possesso della qualificazione di cui alle presenti linee guida.

Gli elementi strutturali in FRC possono essere classificati come:

  • elementi lineari (travi, colonne, etc.);
  • elementi prevalentemente bidimensionali verticali (lastre, setti, etc.);
  • elementi prevalentemente bidimensionali orizzontali (piastre, pavimentazioni, etc.);
  • elementi a guscio (tubi, conci di tunnel prefabbricati, rivestimenti per gallerie, etc.);
  • elementi tridimensionali le cui tre dimensioni sono paragonabili (fondazioni, frangiflutti, etc.).

 

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