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ntc 2018 norme tecniche per le costruzioni

NTC 2018: Norme tecniche per le costruzioni 2018 PDF

Le Norme tecniche per la costruzione sono normative fondamentali con i principi per il progetto, l’esecuzione e il collaudo delle costruzioni. Leggi il testo 

Le Norme tecniche per le costruzioni sono state approvate con il decreto MIT del 17 gennaio 2018, pubblicate sulla Serie Generale n. 42 del 20-2-2018.

Si tratta di normative fondamentali in quanto definiscono i principi da seguire per il progetto, l’esecuzione e il collaudo delle costruzioni e specificano le prestazioni che gli edifici devono raggiungere in termini di resistenza meccanica e stabilità.

Per progettare edifici sicuri e funzionali, è necessario effettuare il calcolo strutturale secondo le norme tecniche vigenti (NTC 2018). Se non consideri nel calcolo tutte le verifiche richieste dalla norma, sia quelle principali che secondarie (anche su elementi non strutturali), corri grossi rischi, quali il rigetto della pratica, la richiesta di integrazione da parte del Genio Civile e puoi compromettere la sicurezza della struttura. Per non correre questi rischi, devi necessariamente affidarti a strumenti completi e aggiornati, come il software di calcolo strutturale, già utilizzato dalla maggioranza dei tecnici, che risponde a tutte le richieste delle NTC 2018.

Cosa sono le ntc 2018?

Le Norme tecniche Costruzioni, meglio conosciute come NTC 2018, sono una serie di disposizioni legislative che regolano l'ambito strutturale di edifici ed infrastrutture.

Il testo normativo fornisce infatti una serie di direttive inerenti all’ambito delle costruzioni, delle demolizioni o delle modifiche strutturali di edifici sia pubblici sia privati quali:

  • progetto, esecuzione e collaudo delle costruzioni;
  • tipi di materiali da dover utilizzare a seconda del tipo di lavoro da svolgere,
  • prestazioni da raggiungere in termini di resistenza meccanica e stabilità;
  • aspetti normativi e attuativi connessi alla presenza di azioni sismiche;
  • prescrizioni ed indicazioni relative ai rapporti delle opere con il terreno e, in generale, agli aspetti geotecnici.

Le NTC 2018 sono composte da un decreto di 3 articoli più un allegato di 12 capitoli di seguito elencati:

  • Capitolo 1 - Oggetto;
  • Capitolo 2 - Sicurezza e prestazioni attese;
  • Capitolo 3 - Azioni sulle costruzioni;
  • Capitolo 4 - Costruzioni civili e industriali;
  • Capitolo 5 - Ponti;
  • Capitolo 6 - Progettazione geotecnica;
  • Capitolo 7 - Progettazione per azioni sismiche;
  • Capitolo 8 - Costruzioni esistenti;
  • Capitolo 9 - Collaudo statico;
  • Capitolo 10 - Redazione dei progetti strutturali esecutivi e delle relazioni di calcolo;
  • Capitolo 11 - Materiali e prodotti per uso strutturale;
  • Capitolo 12 – Riferimenti tecnici.

Cosa cambia con le ntc 2018?

Le NTC attuali fanno capo al decreto 17 gennaio 2018 “Aggiornamento delle Norme tecniche per le costruzioni” che ha sostituito il decreto ministeriale 14 gennaio 2008 introducendo una serie di novità.

Rispetto alle NTC 2008, le NTC 2018 presentano delle modifiche in quasi tutti i capitoli che riguardano principalmente:

  • semplificazioni per la messa in sicurezza;
  • materiali e i prodotti per uso strutturale;
  • verifica al confinamento dei nodi;
  • gerarchie delle resistenze;
  • approccio 2 per la geotecnica;
  • tensioni ammissibili;
  • strutture in muratura;
  • ridefinizione dei termini di carichi e sovraccarichi ed integrazione di alcuni coefficienti riduttivi;
  • introduzione delle appendici agli Eurocodici.

Scopri nel dettaglio NTC 2018: cosa cambia.

Quando si applicano le ntc 2018?

Le NTC 2018 sono state pubblicate in Gazzetta Ufficiale il 20 febbraio 2018 e sono entrate in vigore 30 giorni dopo la sua pubblicazione, il 22 marzo 2018. Da quel momento, costituisce ufficialmente il nuovo testo normativo sulle regolamentazioni tecniche per l'ambito strutturale delle costruzioni a cui attenersi.

Dalla loro entrata in vigore, le NTC 2018 si applicano quando si interviene nell’ambito delle costruzioni in fase di:

  • progettazione ed esecuzione di nuove costruzioni;
  • collaudo ed indagini strutturali (o diagnostica strutturale) di costruzioni esistenti e nuove.

Cosa sono le classi d’uso?

All’interno delle NTC 2018 viene proposta una classificazione delle strutture in funzione delle classi d’uso.

Le classi d’uso sono definite in base al livello di affollamento degli edifici o al loro interesse strategico. Le classi d’uso di riferimento sono 4:

  • Classe d’uso I;
  • Classe d’uso II;
  • Classe d’uso III;
  • Classe d’uso IV.

La nozione di classi d’uso è strettamente connessa a quella di vita nominale di progetto, vale a dire il numero di anni per cui l’opera strutturale deve poter essere utilizzata per lo scopo al quale è destinata. Approfondisci il concetto di vita nominale di progetto e classi d’uso secondo le NTC 2018.

Circolare esplicativa ntc 2018 (Aggiornamento norme tecniche per le costruzioni)

La nuova circolare applicativa sostituisce la precedente circolare n. 617/2009, relativa alle norme tecniche approvate con dm 14 gennaio 2008, allo scopo di fornire agli operatori del settore opportuni chiarimenti, indicazioni ed elementi informativi per una più agevole ed univoca applicazione delle norme stesse.

La circolare è anch’essa organizzata per capitoli suddivisi in paragrafi che, per maggior chiarezza di lettura, riprendono la stessa numerazione delle Norme Tecniche per le Costruzioni ma con la lettera "C" (Circolare) anteposta al rispettivo capitolo.

L’impianto generale e l’articolazione del documento non sono dunque cambiati rispetto alla circolare precedente, ma sono state apportate numerose e significative modifiche a livello contenutistico.

Le novità più rilevanti riportate nella Circolare riguardano il citato Capitolo 8 delle NTC 2018, relativo agli interventi effettuati sulle strutture esistenti, con particolare riferimento al paragrafo 8.4 sulla “Classificazione degli interventi”.

Circolare ntc 2018 pdf

Scopri nel dettaglio quali sono le principali novità della circolare esplicativa sulle ntc e scarica il pdf della circolare NTC 2018.

Aggiornamento 2023 delle "norme tecniche per le costruzioni".

Dopo la loro pubblicazione, le NTC sono state aggiornate dal decreto del 9 marzo 2023 del Mit recante “Aggiornamento delle norme tecniche per le costruzioni”. Il provvedimento in esame apporta modifiche ed integrazioni circa l’ambito di applicazione e delle disposizioni transitorie del dm 17 gennaio 2018.

Gli aggiornamenti delle NTC 2018 prevedono:

  • modifica al comma 1 dell’art. 2, ossia l’applicazione delle NTC 2018 per determinati contratti è possibile solo se la consegna dei lavori avviene entro sette anni dalla data di entrata in vigore delle NTC;
  • sospensione delle applicazioni del punto 11.4.2 e 11.5.2 delle NTC fino al 22 marzo 2025 per giunti di dilatazione stradale e ancoraggi passivi per uso geotecnico.

Per maggiori dettagli, puoi leggere tutte le modifiche al dm 17 gennaio 2018.

Leggi il testo di legge del decreto del 9 marzo 2023.

Vista la legge 5 novembre 1971, n. 1086, recante «Norme per la disciplina delle opere in conglomerato cementizio armato, normale e precompresso ed a struttura metallica»;

Vista la legge 2 febbraio 1974, n. 64, recante «Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche»;

Vista la legge 21 giugno 1986, n. 317, recante «Procedura di informazione nel settore delle norme e regolamentazioni tecniche delle regole relative ai servizi della società dell'informazione in attuazione della direttiva 98/34/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 giugno 1998, modificata dalla direttiva 98/48/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 luglio 1998»;

Visto il regolamento (UE) del Parlamento europeo e del Consiglio 9 marzo 2011, n. 305 che fissa condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione e che abroga la direttiva 89/106/CEE del Consiglio;

Visto il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, recante

«Conferimento di funzioni e compiti amministrativi allo Stato, alle regioni e agli enti locali in attuazione del Capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59»;

Visto nello specifico l'art. 54 del citato decreto legislativo n. 112 del 1998, il quale prevede che alcune funzioni mantenute in capo allo Stato, quali la predisposizione della normativa tecnica nazionale per le opere in cemento armato e in acciaio e le costruzioni in zone sismiche, siano esercitate di intesa con la Conferenza unificata;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, recante «Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia»;

Visto in particolare l'art. 52 del citato decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001, che dispone che in tutti i comuni della Repubblica le costruzioni, sia pubbliche, che private debbono essere realizzate in osservanza delle norme tecniche riguardanti i vari elementi costruttivi fissate con decreti del Ministro per le infrastrutture, di concerto con il Ministro dell'interno qualora le

norme tecniche riguardino costruzioni in zone sismiche;

Visto l'art. 83 del decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001, il quale prevede che tutte le costruzioni la cui sicurezza possa comunque interessare la pubblica incolumità, da realizzarsi in zone dichiarate sismiche, siano disciplinate, oltre che dalle disposizioni di cui al predetto art. 52 del medesimo decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001, da specifiche norme tecniche emanate con decreti del Ministro per le infrastrutture ed i trasporti, di concerto con il Ministro per l'interno, sentiti il Consiglio superiore dei lavori pubblici, il Consiglio nazionale delle ricerche e la Conferenza unificata;

Visto il decreto-legge 28 maggio 2004, n. 136, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 luglio 2004, n. 186, recante:

«Disposizioni urgenti per garantire la funzionalità di taluni settori della pubblica amministrazione. Disposizioni per la rideterminazione di deleghe legislative e altre disposizioni connesse.»;

Visto in particolare l'art. 5, comma 1, del citato decreto-legge n. 136 del 2004 che prevede la redazione, da parte del Consiglio superiore dei lavori pubblici, di concerto con il Dipartimento della protezione civile, di normative tecniche, anche per la verifica sismica ed idraulica, relative alle costruzioni, nonché per la progettazione, la costruzione e l'adeguamento, anche sismico ed idraulico, delle dighe di ritenuta, dei ponti e delle opere di fondazione e sostegno dei terreni, per assicurare uniformi livelli di sicurezza;

Visto il successivo comma 2 del già menzionato art. 5 del decreto-legge n. 136 del 2004 che prevede che le norme tecniche siano emanate con le procedure di cui all'art. 52 del decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001, di concerto con il Dipartimento della protezione civile;

Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 26 giugno 2014, recante «Norme tecniche per la progettazione e la costruzione degli sbarramenti di ritenuta (dighe e traverse)», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - Serie generale - n. 156 dell'8 luglio 2014;

Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 17 gennaio 2018, con il quale è stato approvato l'«Aggiornamento delle "Norme tecniche per le costruzioni"», pubblicato nel Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - Serie generale - n. 42 del 20 febbraio 2018;

Vista la nota prot. n. 10579 del 7 novembre 2022 con la quale il Consiglio superiore dei lavori pubblici ha trasmesso il parere n. 101/2022 dell'Assemblea generale, reso nell'adunanza del 27 ottobre 2022, con il quale ha espresso avviso favorevole in ordine alla proposta emendativa concernente la rideterminazione del periodo transitorio di cui all'art. 2, comma 1, del decreto ministeriale 17 gennaio 2018 e la sospensione temporanea dell'applicazione del punto 11.4.2 e del punto 11.5.2 delle suddette norme tecniche;

Sentito il Consiglio superiore dei lavori pubblici con nota prot. n. 491 del 18 gennaio 2023, ai sensi dell'art. 83 del decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001;

Visto il concerto espresso dal Ministro dell'interno con nota prot.n. 1871 del 3 febbraio 2023, ai sensi dell'art. 52 e dell'art. 83 del decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001;

Visto il concerto espresso dal Capo del Dipartimento della protezione civile con nota prot. n. 7037 dell'8 febbraio 2023, ai sensi dell'art. 5, comma 2, del decreto-legge n. 136 del 2004;

Sentito il Consiglio nazionale delle ricerche che ha formulato parere favorevole con nota prot. n. 40257 del 16 febbraio 2023, ai sensi dell'art. 83 del decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001;

Acquisita seduta del legislativo l'intesa in sede 2 marzo 2023, n. 112 del 1998; di Conferenza unificata ai sensi dell'art. 54 resa nella del decreto

Decreta

Art. 1 - Modifiche ed integrazioni all'«Ambito di applicazione e disposizioni transitorie»

All'art. 2 del decreto ministeriale 17 gennaio 2018 sono apportate le seguenti modificazioni ed integrazioni:

a) al comma 1, il secondo periodo è sostituito con il seguente: «Con riferimento alla seconda e alla terza fattispecie del precedente periodo, detta facoltà è esercitabile solo nel caso in cui la consegna dei lavori avvenga entro sette anni dalla data di entrata in vigore delle norme tecniche per le costruzioni di cui all'articolo l.»;
dopo il comma 1, è aggiunto il seguente comma 1-bis «1-bis. Dalla data di entrata in vigore delle per le costruzioni di cui all'articolo 1 e fino al 22 norme tecniche marzo 2025, è sospesa l'applicazione del punto 11.4.2 delle tecniche» suddette norme
dopo il comma 1-bis di cui alla lettera b), è aggiunto il seguente comma 1-ter:

«1-ter. Dalla data di entrata in vigore delle norme tecniche per le costruzioni di cui all'articolo 1 e fino al 22 marzo 2025, è sospesa l'applicazione del punto 11.5.2 delle suddette norme tecniche limitatamente ai tiranti di ancoraggio per uso geotecnica di tipo passivo».

Art. 2 - Entrata in vigore

Il presente decreto è inviato agli organi di controllo per la registrazione ed entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

 

Le NTC 2018 sanciscono le norme da rispettare e i fattori da considerare nei calcoli fondamentali per l’analisi strutturale di edifici ed infrastrutture, quali calcoli lineari, calcoli non lineari, calcoli capriate in legno e acciaio, calcoli muri di sostegno. Per essere sicuro di avere fogli di calcolo strutturale sempre aggiornati alla normativa vigente, ti suggerisco di provare gratis per 30 giorni il software di calcolo strutturale che ti consente di avere fogli di calcoli lineari, non lineari, etc e di ottenere relazioni e rappresentazioni grafiche chiare ed immediate dei risultati direttamente sui modelli.

NTC 2018: il testo

3.1. OPERE CIVILI E INDUSTRIALI
3.1.2. Pesi propri dei materiali strutturali
3.1.3. Carichi permanenti non strutturali
3.1.4. Sovraccarichi
3.1.4.1 Sovraccarichi verticali uniformemente distribuiti
3.1.4.2 Sovraccarichi verticali concentrati
3.2. AZIONE SISMICA
3.2.1. Stati limite e relative
3.2.2 Categorie di sottosuolo e condizioni topografiche
3.2.3. Valutazione dell'azione sismica
3.2.3.1 Descrizione del moto sismico in superficie e sul piano di fondazione
3.2.3.2 Spettro di risposta elastico in accelerazione
3.2.3.2.1 Spettro di risposta elastico in accelerazione delle componenti orizzontali
3.2.3.2.2 Spettro di risposta elastico in accelerazione della componente verticale
3.2.3.2.3 Spettro di risposta elastico in spostamento delle componenti orizzontali
3.2.3.4 Spettri di risposta di progetto per lo stato limite di operatività (SLO)
3.2.3.5 Spettri di risposta di progetto per gli stati limite di danno (sld), di salvaguardia della vita (slv) e di prevenzione del collasso (SLC)
3.2.3.6 Impiego di storie temporali del moto del terreno
3.2.4. Effetti della variabilità spaziale del moto
3.2.4.1 Variabilità spaziale del moto
3.2.4.2 Spostamento assoluto e relativo del terreno
3.3. AZIONI DEL VENTO
3.3.1. Velocità base di riferimento
3.3.2. Velocità di riferimento
3.3.3. Azioni statiche equivalenti
3.3.4. Pressione del vento
3.3.5. Azione tangente del vento
3.3.6. Pressione cinetica di riferimento
3.3.7. Coefficiente di esposizione
3.3.8. Coefficienti aerodinamici
3.3.9. Coefficiente dinamico
3.3.10. Avvertenze progettuali
3.4. AZIONI DELLA NEVE
3.4.1. Carico della neve sulle coperture
3.4.2. Valore di riferimento del carico della neve al suolo
COEFFICIENTE DI FORMA DELLE COPERTURE
3.4.3.1 Generalità
3.4.3.2 Copertura ad una falda
3.4.3.3 Copertura a due falde
3.4.4. Coefficiente di esposizione
3.4.5. Coefficiente termico
3.5. AZIONI DELLA TEMPERATURA
3.5.1. Generalità
3.5.2. Temperatura dell’aria esterna
3.5.3. Temperatura dell’aria interna
3.5.4. Distribuzione della temperatura negli elementi strutturali
3.4.5. Coefficiente termico
3.5.5. Azioni termiche sugli edifici
3.5.6. Particolari precauzioni nel progetto di strutture soggette ad azioni termiche speciali
3.6. AZIONI ECCEZIONALI
3.6.1. Incendio
3.6.1.2 Richieste di prestazione
3.6.1.3 Classi di resistenza al fuoco
3.6.1.4 Criteri di progettazione
3.6.1.5 Procedura di analisi della resistenza al fuoco
3.6.1.5.1 Incendio di progetto
3.6.1.5.2 Analisi dell’evoluzione della temperatura
3.6.1.5.3 Analisi del comportamento meccanico
3.6.1.5.4 Verifiche di sicurezza
3.6.2. Esplosioni
3.6.2.1 Generalità
3.6.2.2 Classificazione delle azioni dovute alle esplosioni
3.6.2.3 Modellazione delle azioni dovute alle esplosioni
3.6.2.4 Criteri di progettazione
3.6.3. Urti
3.6.3.1 Generalità
3.6.3.2 Classificazione delle azioni dovute agli urti
3.6.3.3 Urti da traffico veicolare
3.6.3.3.1 Traffico veicolare sotto ponti o altre strutture

4.1. COSTRUZIONI DI CALCESTRUZZO
4.1.1. Valutazione della sicurezza e metodi di analisi
4.1.1.1 Analisi elastica lineare
4.1.1.2 Analisi plastica
4.1.1.3 Analisi non lineare
4.1.1.4 Effetti delle deformazioni
4.1.2. Verifiche degli stati limite
4.1.2.1 Materiali
4.1.2.1.1 Resistenze di progetto dei materiali
4.1.2.1.1.1 Resistenza di progetto a compressione del calcestruzzo
4.1.2.1.1.2 Resistenza di progetto a trazione del calcestruzzo
4.1.2.1.1.3 Resistenza di progetto dell’acciaio
4.1.2.1.1.4 Tensione tangenziale di aderenza acciaio-calcestruzzo
4.1.2.1.2 Diagrammi di progetto dei materiali
4.1.2.1.2.1 Diagrammi di progetto tensione-deformazione del calcestruzzo
4.1.2.1.2.2 Diagrammi di progetto tensione-deformazione dell’acciaio
4.1.2.2 Stati limite di esercizio
4.1.2.2.1 Generalità
4.1.2.2.2 Stato limite di deformazione
4.1.2.2.3 Stato limite per vibrazioni
4.1.2.2.4 Stato limite di fessurazione
4.1.2.2.4.1 Combinazioni di azioni
4.1.2.2.4.2 Condizioni ambientali
4.1.2.2.4.3 Sensibilità delle armature alla corrosione
4.1.2.2.4.4 Scelta degli stati limite di fessurazione
4.1.2.2.4.5 Verifica dello stato limite di fessurazione
4.1.2.2.5 Stato limite di limitazione delle tensioni
4.1.2.2.5.1 Tensione massima di compressione del calcestruzzo nelle condizioni di esercizio
4.1.2.2.5.2 Tensione massima dell’acciaio in condizioni di esercizio
4.1.2.3 Stati limite ultimi
4.1.2.3.1 Generalità
4.1.2.3.2 Stato limite di resistenza
4.1.2.3.3 Stato limite di duttilità
4.1.2.3.4 Resistenza flessionale e duttilità massima in presenza e in assenza di sforzo assiale
4.1.2.3.4.1 Ipotesi di base
4.1.2.3.4.2 Verifiche di resistenza e duttilità
4.1.2.3.5 Resistenza nei confronti di sollecitazioni taglianti
4.1.2.3.5.1 Elementi senza armature trasversali resistenti a taglio
4.1.2.3.5.2 Elementi con armature trasversali resistenti al taglio
4.1.2.3.5.3 Casi particolari
4.1.2.3.5.4 Verifica al punzonamento
4.1.2.3.6 Resistenza nei confronti di sollecitazioni torcenti
4.1.2.3.7 Resistenza di elementi tozzi, nelle zone diffusive e nei nodi
4.1.2.3.8 Resistenza a fatica
4.1.2.3.9 Indicazioni specifiche relative a pilastri e pareti
4.1.2.3.9.1 Pilastri cerchiati
4.1.2.3.9.2 Verifiche di stabilità per elementi snelli
4.1.2.3.9.3 Metodi di verifica
4.1.2.3.10 Verifica dell’ancoraggio delle barre di acciaio con il calcestruzzo
4.1.3. Verifiche per situazioni transitorie
4.1.4. Verifiche per situazioni eccezionali
4.1.5. Progettazione integrata da prove e verifica mediante prove
4.1.6. Dettagli costruttivi
4.1.6.1 Elementi monodimensionali: travi e pilastri
4.1.6.1.1 Armatura delle travi
4.1.6.1.2 Armatura dei pilastri
4.1.6.1.3 Copriferro e interferro
4.1.6.1.4 Ancoraggio delle barre e loro giunzione
4.1.7. Esecuzione
4.1.8. Norme ulteriori per il calcestruzzo armato precompresso
4.1.8.1 Valutazione della sicurezza - norme di calcolo
4.1.8.1.1 Stati limite ultimi
4.1.8.1.2 Stati limite di esercizio
4.1.8.1.3 Tensioni di esercizio nel calcestruzzo a cadute avvenute
4.1.8.1.4 Tensioni iniziali nel calcestruzzo
4.1.8.1.5 Tensioni limite per gli acciai da precompressione
4.1.8.2 Dettagli costruttivi per il calcestruzzo armato precompresso
4.1.8.2.1 Armatura longitudinale ordinaria
4.1.8.2.2 Staffe
4.1.8.3 Esecuzione delle opere in calcestruzzo armato precompresso
4.1.9. Norme ulteriori per i solai
4.1.9.1 Solai misti di c.a. e c.a.p. e blocchi forati in laterizio o in calcestruzzo
4.1.9.2 Solai misti di c.a. e c.a.p. e blocchi diversi dal laterizio o calcestruzzo
4.1.9.3 Solai realizzati con l’associazione di componenti prefabbricati in C.A. e C.A.P.
4.1.10. Norme ulteriori per le strutture prefabbricate
4.1.10.1 Prodotti prefabbricati non soggetti a marcatura CE
4.1.10.2 Prodotti prefabbricati in serie
4.1.10.2.1 Prodotti prefabbricati in serie dichiarata
4.1.10.2.2 Prodotti prefabbricati in serie controllata
4.1.10.3 Responsabilità e competenze
4.1.10.4 Prove su componenti
4.1.10.5.1 Norme complementari
4.1.10.5.1 Appoggi
4.1.10.5.2 Realizzazione delle unioni e dei collegamenti
4.1.10.5.3 Tolleranze
4.1.11. Calcestruzzo a bassa percentuale di armatura o non armato
4.1.11.1 Valutazione della sicurezza - norme di calcolo
4.1.12. Calcestruzzo di aggregati leggeri (LC)
4.1.12.1 Norme di calcolo
4.1.13. Resistenza al fuoco
4.2. COSTRUZIONI DI ACCIAIO
4.2.1. Materiali
4.2.1.1 Acciaio laminato
4.2.1.2 Acciaio inossidabile
4.2.1.3 Saldature
4.2.1.4 Bulloni e chiodi
4.2.2. Valutazione della sicurezza
4.2.2.1 Stati limite
4.2.3. Analisi strutturale
4.2.3.1 Classificazione delle sezioni
4.2.3.2 Capacità resistente delle sezioni
4.2.3.3 Metodi di analisi globale
4.2.3.4 Effetti delle deformazioni
4.2.3.5 Effetto delle imperfezioni
4.2.4. Verifiche
4.2.4.1 Verifiche agli stati limite ultimi
4.2.4.1.1 Resistenza di progetto
4.2.4.1.2 Resistenza delle membrature
4.2.4.1.2.1 Trazione
4.2.4.1.2.2 Compressione
4.2.4.1.2.3 Flessione monoassiale (retta)
4.2.4.1.2.4 Taglio
4.2.4.1.2.5 Torsione
4.2.4.1.2.6 Flessione e taglio
4.2.4.1.2.7 Presso o tenso-flessione retta
4.2.4.1.2.8 Presso o tenso flessione biassiale
4.2.4.1.3 Stabilità delle membrature
4.2.4.1.3.1 Aste compresse
4.2.4.1.3.2 Travi inflesse
4.2.4.1.3.3 Membrature inflesse e compresse
4.2.4.1.3.4 Stabilità dei pannelli
4.2.4.1.4 Stato limite di fatica
4.2.4.1.5 Fragilità alle basse temperature
4.2.4.1.6 Resistenza di cavi, barre e funi
4.2.4.1.7 Resistenza degli apparecchi di appoggio
4.2.4.2 Verifiche agli stati limite di esercizi
4.2.4.2.1 Spostamenti verticali
4.2.4.2.2 Spostamenti laterali
4.2.4.2.3 Stato limite di vibrazioni
4.2.4.2.3.1 Edifici
4.2.4.2.3.2 Strutture di elevata flessibilità e soggette a carichi ciclici
4.2.4.2.3.3 Oscillazioni prodotte dal vento
4.2.4.2.4 Stato limite di plasticizzazioni locali
4.2.5. Verifiche per situazioni progettuali transitorie
4.2.6. Verifiche per situazioni progettuali eccezionali
4.2.7. Progettazione integrata da prove e verifica mediante prove
4.2.8. Unioni
4.2.8.1 Unioni con bulloni, chiodi e perni soggetti a carichi statici
4.2.8.1.1 Unioni con bulloni e chiodi
4.2.8.1.2 collegamenti con perni
4.2.8.2 Unioni saldate
4.2.8.2.1 Unioni con saldature a piena penetrazione
4.2.8.2.2 Unioni con saldature a parziale penetrazione
4.2.8.2.3 Unioni con saldature a cordoni d’angolo
4.2.8.2.4 Resistenza delle saldature a cordoni d’angolo
4.2.8.3 Unioni soggette a carichi da fatica
4.2.8.4 Unioni soggette a vibrazioni, urti e/o inversioni di carico
4.2.9. Requisiti per la progettazione e l'esecuzione
4.2.9.1 Spessori limite
4.2.9.2 Acciaio incrudito
4.2.9.3 Giunti di tipo misto
4.2.9.4 Problematiche specifiche
4.2.9.5 Apparecchi di appoggio
4.2.9.6 Verniciatura e zincatura
4.2.10. Criteri di durabilità
4.2.11. Resistenza al fuoco
4.3. COSTRUZIONI COMPOSTE DI ACCIAIO - CALCESTRUZZO
4.3.1. Valutazione della sicurezza
4.3.1.1 Stati limite ultimi
4.3.1.2 Stati limite di esercizio
4.3.1.3 Fasi costruttive
4.3.2. Analisi strutturale
4.3.2.1 Classificazione delle sezioni
4.3.2.2 Metodi di analisi globale
4.3.2.2.1 Analisi lineare elastica
4.3.2.2.2 Analisi plastica
4.3.2.2.3 Analisi non lineare
4.3.2.3 Larghezze efficaci
4.3.2.4 Effetti delle deformazioni
4.3.2.5 Effetti delle imperfezioni
4.3.3. Resistenze di progetto
4.3.3.1 Materiali
4.3.3.1.1 Acciaio
4.3.3.1.2 Calcestruzzo
4.3.4. Travi con soletta collaborante
4.3.4.1 Tipologia delle sezioni
4.3.4.2 Resistenza delle sezioni
4.3.4.2.1 Resistenza a flessione
4.3.4.2.1.1 Metodo elastico
4.3.4.2.1.2 Metodo plastico
4.3.4.2.1.3 Metodo elasto-plastico
4.3.4.2.2 Resistenza a taglio
4.3.4.3 Sistemi di connessione acciaio-calcestruzzo
4.3.4.3.1 Connessioni a taglio con pioli
4.3.4.3.1 Connessioni a taglio con pioli
4.3.4.3.1.1 Disposizione e limitazioni
4.3.4.3.1.2 Resistenza dei connettori
4.3.4.3.2 Altri tipi di connettori
4.3.4.3.3 Valutazione delle sollecitazioni di taglio agenti sul sistema di connessione
4.3.4.3.4 Dettagli costruttivi della zona di connessione a taglio
4.3.4.3.5 Armatura trasversale
4.3.4.4 Modalità esecutive
4.3.4.5 Spessori minimi
4.3.5. Colonne composte
4.3.5.1 Generalità e tipologie
4.3.5.2 Rigidezza flessionale, snellezza e contributo meccanico dell’acciaio
4.3.5.3 Resistenza delle sezioni
4.3.5.3.1 Resistenza della sezione per tensioni normali
4.3.5.3.2 Resistenza e taglio della sezione
4.3.5.4 Stabilità delle membrature
4.3.5.4.1 Colonne compresse
4.3.5.4.2 Instabilità locale
4.3.5.4.3 Colonne pressoinflesse
4.3.5.5 Trasferimento degli sforzi tra componente in acciaio e componente in calcestruzzo
4.3.5.5.1 Resistenza allo scorrimento fra i componenti
4.3.5.6 Copriferro e minimi di armatura
4.3.6. Solette composte con lamiera gracata
4.3.6.1 Analisi per il calcolo delle sollecitazioni
4.3.6.1.1 Larghezza efficace per forze concentrate o lineari
4.3.6.2 Verifiche di resistenza allo stato limite ultimo
4.3.6.3 Verifiche agli stati limite di esercizio
4.3.6.3.1 verifiche a fessurazione
4.3.6.3.2 Verifiche di deformazione
4.3.6.4 Verifiche della lamiera grecata nella fase di getto
4.3.6.4.1 Verifica di resistenza
4.3.6.4.2 Verifiche agli stati limite di esercizio
4.3.6.5 Dettagli costruttivi
4.3.6.5.1 Spessore minimo delle lamiere grecate
4.3.6.5.2 Spessore della soletta
4.3.6.5.3 Inerti
4.3.6.5.4 Appoggi
4.3.7. Verifiche per situazioni transitorie
4.3.8. Verifiche per situazioni eccezionali
4.3.9. Resistenza al fuoco
4.3.10. Pprogettazione integrata da prove e verifica mediante prove
4.4. COSTRUZIONI DI LEGNO
4.4.1. Valutazione della sicurezza
4.4.2. Analisi strutturale
4.4.3. Azioni e loro combinazioni
4.4.4. Classi di durata del carico
4.4.5. Classi di servizio
4.4.6. Resistenza di progetto
4.4.7. Stati limite di esercizio
4.4.8. Stati limite ultimi
4.4.8.1 Verifiche di resistenza
4.4.8.1.1 Trazione parallela alla fibratura
4.4.8.1.2 Trazione perpendicolare alla fibratura
4.4.8.1.3 Compressione parallela alla fibratura
4.4.8.1.4 Compressione perpendicolare alla fibratura
4.4.8.1.5 Compressione inclinata rispetto alla fibratura
4.4.8.1.6 Flessione
4.4.8.1.7 Tensoflessione
4.4.8.1.8 Pressoflessione
4.4.8.1.9 Taglio
4.4.8.1.10 Torsione
4.4.8.1.11 Taglio e torsione
4.4.8.2 Verifiche di stabilità
4.4.8.2.1 Elementi inflessi (instabilità di trave)
4.4.8.2.2 Elementi compressi (instabilità di colonna)
4.4.9. Collegamenti
4.4.10. Elementi strutturali
4.4.11. Sistemi strutturali
4.4.12. Robustezza
4.4.12. 4.4.13. Durabilità
4.4.14. Resistenza al fuoco
4.4.15. Regole per l'esecuzione
4.4.16. Verifiche per situazioni transitorie, controlli e prove di carico
4.4.17. Verifiche per situazioni progettuali eccezionali
4.4.18. Progettazione integrata da prove e verifica mediante prove
4.5. COSTRUZIONI DI MURATURA
4.5.1. Definizioni
4.5.2. Materiali e caratteristiche tipologiche
4.5.2.1 Malte
4.5.2.2 Elementi resistenti in muratura
4.5.2.2.1 Elementi artificiali
4.5.2.2.2 Elementi naturali
4.5.2.3 Murature
4.5.3. Caratteristiche meccaniche delle murature
4.5.4. Organizzazione strutturale
4.5.5. Analisi strutturale
4.5.6. Verifiche
4.5.6.1 Resistenze di progetto
4.5.6.2 Verifiche agli stati limite ultimi
4.5.6.3 Verifiche agli stati limite di esercizio
4.5.6.4 Verifiche semplificate
4.5.7. Muratura armata
4.5.8. Muratura confinata
4.5.9. Verifiche per situazioni transitorie
4.5.10. Verifiche per situazioni eccezionali
4.5.11. Resistenza al fuoco
4.5.12. Progettazione integrata da prove e verifica mediante prove
4.6. ALTRI SISTEMI COSTRUTTIVI

5.1. PONTI STRADALI
5.1.1. Oggetto
5.1.2. Prescrizioni generali
5.1.2.1 Geometria della sede stradale
5.1.2.2 Altezza libera
5.1.2.3 Compatibilità idraulica
5.1.3. Azioni sui ponti stradali
5.1.3. 5.1.3.1 Azioni permanenti
5.1.3.2 Distorsioni e deformazioni impresse
5.1.3.3 Azioni variabili da traffico. Carichi verticali: Q1
5.1.3.3.1 Premessa
5.1.3.3.2 Definizione delle corsie convenzionali
5.1.3.3.2 Definizione delle corsie convenzionali
5.1.3.3.3 Schemi di Carico
5.1.3.3.4 Categorie Stradali
5.1.3.3.4 Categorie Stradali
5.1.3.3.5 Disposizione dei carichi mobili per realizzare le condizioni di carico più gravose
5.1.3.3.6 Strutture secondarie di impalcato
5.1.3.4 Azioni variabili da traffico. incremento dinamico addizionale in presenza di discontinuità strutturali: q2
5.1.3.4 Azioni variabili da traffico. incremento dinamico addizionale in presenza di discontinuità strutturali: q2
5.1.3.5 Azioni variabili da traffico. azione longitudinale di frenamento o di accelerazione: q3
5.1.3.6 Azioni variabili da traffico. azione centrifuga: q4
5.1.3.7 Azioni di neve e di vento: q5
5.1.3.8 Azioni idrodinamiche: q6
5.1.3.9 Azioni della temperatura: q7
5.1.3.10 Azioni sui parapetti e urto di veicolo in svio: q8
5.1.3.11 Resistenze passive dei vincoli: q9
5.1.3.12 Azioni sismiche: E
5.1.3.13 Azioni eccezionali: A
5.1.3.14 Combinazioni di carico
5.1.4. Verifiche di sicurezza
5.1.4.1 Verifiche agli stati limite ultimi
5.1.4.2 Stati limite di esercizio
5.1.4.3 Verifiche allo stato limite di fatica
5.1.4.4 Verifiche allo stato limite di fessurazione
5.1.4.5 Verifiche allo stato limite di deformazione
5.1.4.6 Verifiche delle azioni sismiche
5.1.4.7 Verifiche in fase di costruzione
5.1.5. Strutture portanti
5.1.5.1 Impalcato
5.1.5.1.1 Spessori minimi
5.1.5.1.2 Strutture ad elementi prefabbricati
5.1.5.2 Pile
5.1.5.2.1 Spessori minimi
5.1.5.2.2 Schematizzazione e calcolo
5.1.6. Vincoli
5.1.6.1 Protezione dei vincoli
5.1.6.2 Controllo, manutenzione e sostituzione
5.1.6.3 Vincoli in zona sismica
5.1.7. Opere accessorie
5.1.7.1 Impermeabilizzazione
5.1.7.2 Pavimentazioni
5.1.7.3 Giunti
5.1.7.4 Smaltimento dei liquidi provenienti dall’impalcato
5.1.7.5 Dispositivi per l’ispezionabilità e la manutenzione delle opere
5.1.7.6 Vani per condotte e cavidotti
5.2. PONTI FERROVIARI
5.2.1. Principali criteri progettuali e manutentivi
5.2.1.1 Ispezionabilità e manutenzione
5.2.1.2 Compatibilità idraulica
5.2.1.3 Altezza libera
5.2.2. Azioni sulle opere
5.2.2.1 Azioni permanenti
5.2.2.1.1 Carichi permanenti portati
5.2.2.2 Azioni variabili verticali
5.2.2.2.1 Modelli di carico
5.2.2.2.1.1 Modello di carico LM 71
5.2.2.2.1.2 Modelli di carico SW
5.2.2.2.1.3 Treno scarico
5.2.2.2.1.4 Ripartizione locale dei carichi
5.2.2.2.1.5 Distribuzione dei carichi verticali per i rilevati a tergo delle spalle
5.2.2.2.2 Carichi sui marciapiedi
5.2.2.2.3 Effetti dinamici
5.2.2.3 Azioni variabili orizzontali
5.2.2.3.1 Forza centrifuga
5.2.2.3.2 Azione laterale (Serpeggio)
5.2.2.3.3 Azioni di avviamento e frenatura
5.2.2.4 Azioni variabili ambientali
5.2.2.4.1 Azione del vento
5.2.2.4.2 Temperatura
5.2.2.5 Effetti di interazione statica treno-binario-struttura
5.2.2.6 Effetti aerodinamici associati al passaggio dei convogli ferroviari
5.2.2.6.1 Superfici verticali parallele al binario
5.2.2.6.2 Superfici orizzontali al di sopra del binario
5.2.2.6.3 Superfici orizzontali adiacenti il binario
5.2.2.6.4 Strutture con superfici multiple a fianco del binario sia verticali che orizzontali o inclinate
5.2.2.6.5 Superfici che circondano integralmente il binario per lunghezze inferiori a 20 m
5.2.2.7 Azioni idrodinamiche
5.2.2.8 Azioni sismiche
5.2.2.9 Azioni eccezionali
5.2.2.9.1 Rottura della catenaria
5.2.2.9.2 Deragliamento al di sopra del ponte
5.2.2.9.3 Deragliamento al di sotto del ponte
5.2.2.10 Azioni indirette
5.2.2.10.1 Distorsioni
5.2.2.10.2 Ritiro e viscosità
5.2.2.10.3 Resistenze parassite nei vincoli
5.2.3. Particolari prescrizioni per le verifiche
5.2.3.1 Combinazione dei treni di carico e delle azioni da essi derivate per più binari
5.2.3.1.1 Numero di binari
5.2.3.1.2 Numero di treni contemporanei
5.2.3.1.3 Simultaneità delle azioni da traffico - valori caratteristici delle azioni combinate in gruppi di carichi
5.2.3.1.4 Valori rari e frequenti delle azioni da traffico ferroviario
5.2.3.1.5 Valori quasi-permanenti delle azioni da traffico ferroviario
5.2.3.1.6 Azioni da traffico ferroviario in situazioni transitorie
5.2.3.2 Verifiche agli SLU e SLE
5.2.3.2.1 Requisiti concernenti gli SLU
5.2.3.2.2 Requisiti concernenti gli SLE
5.2.3. 2.2.1 Stati limite di esercizio per la sicurezza del traffico ferroviario
5.2.3.2.3 Verifiche allo stato limite di fatica
5.2.3.2.4 Verifiche allo stato limite di fessurazione

6.1. DISPOSIZIONI GENERALI
6.1.1. Oggetto delle norme
6.1.2. Prescrizioni generali
6.2. ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO
6.2.1. Caratterizzazione e modellazione geologica del sito
6.2.2. Indagini, caratterizzazione e modellazione geotecnica
6.2.3. Fasi e modalita’ costruttive
6.2.4. Verifiche della sicurezza e delle prestazioni
6.2.4.1 Verifiche nei confronti degli stati limite ultimi (SLU)
6.2.4.1.1 Azioni
6.2.4.1.2 Resistenze
6.2.4.1.3. Verifiche strutturali con l’analisi di interazione terreno-struttura
6.2.4.2 Verifiche nei confronti degli stati limite ultimi idraulici
6.2.4.3 Verifiche nei confronti degli stati limite di esercizio (SLE)
6.2.5. Impiego del metodo osservazionale
6.2.6. Monitoraggio del complesso opera-terreno
6.3. STABILITÀ DEI PENDII NATURALI
6.3.1. Prescrizioni generali
6.3.2. Modellazione geologica del pendio
6.3.3. Modellazione geotecnica del pendio
6.3.4. Verifiche di sicurezza
6.3.5. Interventi di stabilizzazione
6.3.6. Controlli e monitoraggio
6.4. OPERE DI FONDAZIONE
6.4.1. Criteri generali di progetto
6.4.2. Fondazioni superficiali
6.4.2.1. Verifiche agli stati limite ultimi (SLU)
6.4.2.2 Verifiche agli stati limite di esercizio (SLE)
6.4.3. Fondazioni su pali
6.4.3.1 Verifiche agli stati limite ultimi (SLU)
6.4.3.1.1 Resistenze di pali soggetti a carichi assiali
6.4.3.1.1.1 Resistenza a carico assiale di una palificata
6.4.3.1.2 Resistenze di pali soggetti a carichi trasversali
6.4.3.2 Verifiche agli stati limite di esercizio (SLE)
6.4.3.3 Verifiche agli stati limite ultimi (SLU) delle fondazioni miste
6.4.3.4 Verifiche agli stati limite di esercizio (sle) delle fondazioni miste
6.4.3.5 Aspetti costruttivi
6.4.3.6 Controlli d’integrità dei pali
6.4.3.7 Prove di carico
6.4.3.7.1 Prove di progetto su pali pilota
6.4.3.7.2 Prove in corso d’opera
6.5. OPERE DI SOSTEGNO
6.5.1 Criteri generali di progetto
6.5.2 Azioni
6.5.2.1 Sovraccarichi
6.5.2.2 Modello geometrico di riferimento
6.5.3 Verifiche agli stati limite
6.5.3.1 Verifiche di sicurezza ( SLU)
6.5.3.1.1 Muri di sostegno
6.5.3.1.2 Paratie
6.5.3.2 Verifiche di esercizio (SLE)
6.6. TIRANTI DI ANCORAGGIO
6.6.1. Criteri di progetto
6.6.2. Verifiche di sicurezza (SLU)
6.6.3. Aspetti costruttivi
6.6.4. Prove di carico
6.6.4.2. Prove di carico in corso d’opera sugli ancoraggi
6.7. OPERE IN SOTTERRANEO
6.7.1. prescrizioni generali
6.7.2. Caratterizzazione geologica
6.7.3. Caratterizzazione e modellazione geotecnica
6.7.4. Criteri di progetto
6.7.5. Analisi progettuali e verifiche di sicurezza
6.7.6. Controllo e monitoraggio
6.8. OPERE DI MATERIALI SCIOLTI E FRONTI DI SCAVO
6.8.1. Criteri generali di progetto
6.8.2. Verifiche di sicurezza (SLU)
6.8.3. Verifiche di esercizio (SLE)
6.8.4. Aspetti costruttivi
6.8.5. Controlli e monitoraggio
6.8.6. Fronti di scavo
6.8.6.1 Indagini geotecniche e caratterizzazione geotecnica
6.8.6.2 Criteri generali di progetto e verifiche di sicurezza
6.9. MIGLIORAMENTO E RINFORZO DEI TERRENI E DEGLI AMMASSI ROCCIOSI
6.9.1. Scelta del tipo di intervento e criteri generali di progetto
6.9.2. Monitoraggio
6.10. CONSOLIDAMENTO GEOTECNICO DI OPERE ESISTENTI
6.10.1. Criteri generali di progetto
6.10.2. Indagini geotecniche e caratterizzazione geotecnica
6.10.2. Indagini geotecniche e caratterizzazione geotecnica
6.10.3. Tipi di consolidamento geotecnico
6.10.4. Controlli e monitoraggio
6.10.4. Controlli e monitoraggio
6.11. DISCARICHE CONTROLLATE DI RIFIUTI E DEPOSITI DI INERTI
6.11.1. Discariche controllate
6.11.1.1 Criteri di progetto
6.11.1.2 Caratterizzazione del sito
6.11.1.3 Modalità costruttive e di controllo dei dispositivi di barriera
6.11.1.4 Verifiche di sicurezza
6.11.1.5 Monitoraggio
6.11.2. Depositi di inerti
6.11.2.1 Criteri di progetto
6.11.2.2 Monitoraggio
6.12. FATTIBILITÀ DI OPERE SU GRANDI AREE
6.12.1. Indagini specifiche
6.12.1. Indagini specifiche

7.0. GENERALITÀ
7.1. REQUISITI NEI CONFRONTI DEGLI STATI LIMITE
7.2. CRITERI GENERALI DI PROGETTAZIONE E MODELLAZIONE
7.2.1. Caratteristiche generali delle costruzioni
7.2.2. Criteri generali di progettazione dei sistemi strutturali
7.2.2. Criteri generali di progettazione dei sistemi strutturali
7.2.3. Criteri di progettazione di elementi strutturali secondari ed elementi costruttivi non strutturali
7.2.4. Criteri di progettazione degli impianti
7.2.5. Requisiti strutturali degli elementi di fondazione
7.2.6. Criteri di modellazione della struttura e dell’azione sismica
7.3. METODI DI ANALISI E CRITERI DI VERIFICA
7.3.1. Analisi lineare o non lineare
7.3.2. Analisi dinamica o statica
7.3.3. Analisi lineare dinamica o statica
7.3.3. nalisi lineare dinamica o statica
7.3.3.1 Analisi lineare dinamica
7.3.3.1 Analisi lineare dinamica
7.3.3.2 Analisi lineare statica
7.3.4. Analisi non lineare dinamica o statica
7.3.4.1 Analisi non lineare dinamica
7.3.4.2 Analisi non lineare statica
7.3.6. Rispetto dei requisiti nei confronti degli stati limite
7.3.6.1 Elementi strutturali (ST)
7.3.6.2 Elementi non strutturali (NS)
7.3.6.3 Impianti (IM)
7.4. COSTRUZIONI DI CALCESTRUZZO
7.4.1. Generalità
7.4.2. Caratteristiche dei materiali
7.4.2.1 Conglomerato
7.4.3. Tipologie strutturali e fattori di comportamento
7.4.3.1 Tipologie strutturali
7.4.3.2 Fattori di comportamento
7.4.4 Dimensionamento e verifica degli elementi strutturali primari e secondari
7.4.4.1 Travi
7.4.4.1.1 Verifiche di resistenza (RES)
7.4.4.1.2 Verifiche di duttilità (DUT)
7.4.4.2 Pilastri
7.4.4.2.1 Verifiche di resistenza (RES)
7.4.4.2.2 Verifiche di duttilità (DUT)
7.4.4.3 Nodi trave-pilastro
7.4.4.3.1 Verifiche di resistenza (RES)
7.4.4.3.1 Verifiche di resistenza (RES)
7.4.4.4 Diaframmi orizzontali
7.4.4.4.1 Verifiche di resistenza (RES)
7.4.4.5 Pareti
7.4.4.5.1 Verifiche di resistenza (RES)
7.4.4.5.1 Verifiche di resistenza (RES)
7.4.4.5.2 Verifiche di duttilità (DUT)
7.4.4.6 Travi di accoppiamento dei sistemi a pareti
7.4.5 Costruzioni con struttura prefabbricata
7.4.5.1 Tipologie strutturali e fattori di comportamento
7.4.5.2 Collegamenti
7.4.5.2.1 Regole di progetto
7.4.5.2.2 Valutazione della resistenza
7.4.5.3 Elementi strutturali
7.4.6 Dettagli costruttivi per le strutture a comportamento dissipativo
7.4.6.1 Limitazioni geometriche
7.4.6.1.1 Travi
7.4.6.1.2 Pilastri
7.4.6.1.3 Nodi trave-pilastro
7.4.6.1.4 Pareti
7.4.6.2 Limitazioni di armatura
7.4.6.2.1 Travi
7.4.6.2.1 Travi
7.4.6.2.2 Pilastri
7.4.6.2.3 Nodi trave-pilastro
7.4.6.2.4 Pareti
7.4.6.2.5 Travi di accoppiamento
7.5. COSTRUZIONI DI ACCIAIO
7.5.1. Caratteristiche dei materiali
7.5.2. Tipologie strutturali e fattori di comportamento
7.5.2.1 Tipologie strutturali
7.5.2.2 Fattori di comportamento
7.5.3. Regole di progetto generali per elementi strutturali dissipativi
7.5.3.1 Verifiche di resistenza (RES)
7.5.3.2 Verifiche di duttilita’ (DUT)
7.5.4. Regole di progetto specifiche per strutture intelaiate
7.5.4.1 Travi
7.5.4.2 Colonne
7.5.4.3 Collegamenti trave-colonna
7.5.4.4 Pannelli d’anima dei collegamenti trave-colonna
7.5.4.5 Collegamenti colonna-fondazione
7.5.5. Regole di progetto specificje per strutture con controventi concentrici
7.6. COSTRUZIONI COMPOSTE DI ACCIAIO-CALCESTRUZZO
7.6.1. Caratteristiche dei materiali
7.6.1.2 Acciaio per c.a.
7.6.1.3 Acciaio strutturale
7.6.2. Tipologie strutturali e fattori di comportamento
7.6.2.1 Tipologie strutturali
7.6.2.2 Fattori di comportamento
7.6.3. Rigidezza della sezione trasversale composta
7.6.4. Criteri di progetto e dettagli per strutture dissipative
7.6.4.1 Criteri di progetto per strutture dissipative
7.6.4.2 Verifiche di resistenza (RES)
7.6.4.3 Verifiche di duttilità (DUT)
7.6.4.4 Dettagli costruttivi
7.6.5 Regole specifiche per le membrature
7.6.5.1 Travi con soletta collaborante
7.6.5.2 Membrature composte parzialmente rivestite di calcestruzzo
7.6.5.3 Colonne composte completamente rivestite di calcestruzzo
7.6.5.4 Colonne composte riempite di calcestruzzo
7.6.6. Regole specifiche per strutture intelaiate
7.6.6.1 Analisi strutturale
7.6.6.2 Travi e colonne
7.6.6.3 Collegamenti trave-colonna
7.6.6.5 Condizione per trascurare il carattere composto delle travi con soletta
7.6.7. Regole specifiche per strutture con controventi concentrici
7.6.8. Regole specifiche per strutture con controventi eccentrici
7.7. COSTRUZIONI DI LEGNO
7.7.1. Aspetti concettuali della progettazione
7.7.2. Materiali e proprietà delle zone dissipative
7.7.3. Tipologie strutturali e fattori di comportamento
7.7.3.1 Precisazioni
7.7.4. Analisi strutturale
7.7.5. Disposizioni costruttive
7.7.5.1 Generalità
7.7.5.2 Disposizioni costruttive per i collegamenti
7.7.5.3 Disposizioni costruttive per gli impalcati
7.7.6. Verifiche di sicurezza
7.7.7. Regole di dettaglio
7.7.7.1 Disposizioni costruttive per i collegamenti
7.7.7.2 Disposizioni costruttive per gli impalcati
7.8. COSTRUZIONI DI MURATURA
7.8.1. Regole generali
7.8.1.1 Premessa
7.8.1.2 Materiali
7.8.1.3 Modalità costruttive e fattori di comportamento
7.8.1.4 Criteri di progetto e requisiti geometrici
7.8.1.5 Metodi di analisi
7.8.1.5.1 Generalità
7.8.1.5.2 Analisi lineare statica
7.8.1.5.3 Analisi dinamica modale
7.8.1.5.4 Analisi statica non lineare
7.8.1.5.5 Analisi dinamica non lineare
7.8.1.6 Verifiche di sicurezza
7.8.1.7 Principi di progettazione in capacità
7.8.1.8 Fondazioni
7.8.1.9 Costruzioni semplici
7.8.2. Costruzioni di muratura ordinaria
7.8.2.1 Criteri di progetto
7.8.2.2 Verifiche di sicurezza
7.8.2.2.1 Pressoflessione nel piano
7.8.2.2.2 Taglio
7.8.2.2.3 Pressoflessione fuori piano
7.8.2.2.4 Travi in muratura
7.8.3. Costruzioni di muratura armata
7.8.3.1 Criteri di progetto
7.8.3.2 Verifiche di sicurezza
7.8.3.2.1 Pressoflessione nel piano
7.8.3.2.2 Taglio
7.8.3.2.3 Pressoflessione fuori piano
7.8.4. Costruzioni di muratura confinata
7.8.5. Strutture miste
7.8.6. Regole di dettaglio
7.8.6.1 Costruzioni di muratura ordinaria
7.8.6.2 Costruzioni di muratura armata
7.8.6.3 Costruzioni di muratura confinata
7.8.6.3 Costruzioni di muratura confinata
7.9. PONTI
7.9.1. Campo di applicazione
7.9.2 Criteri generali di progettazione
7.9.2.1 Valori del fattore di comportamento
7.9.3. Modello strutturale
7.9.3.1 Interazione terreno-struttura e analisi di risposta sismica locale
7.9.4. Analisi strutturale
7.9.4.1 Analisi statica lineare
7.9.5. Dimensionamento e verifica degli elementi strutturali
7.9.5.1 Pile
7.9.5.1.1 Verifiche di resistenza (RES)
7.9.5.1.2 Verifiche di duttilità (DUT)
7.9.5.2 Impalcato
7.9.5.2.1 Verifiche di resistenza (RES)
7.9.5.3 Apparecchi di appoggio e zone di sovrapposizione
7.9.5.3.1 Apparecchi d’appoggio o di vincolo fissi
7.9.5.3.2 Apparecchi d’appoggio mobili
7.9.5.3.3 Dispositivi di fine corsa
7.9.5.3.4 Zone di sovrapposizione
7.9.5.4 Spalle
7.9.5.4.1 Collegamento mediante apparecchi d’appoggio mobili
7.9.5.4.2 Collegamento mediante apparecchi d’appoggio fissi
7.9.6. Dettagli costruttivi per elementi di calcestruzzo armato
7.9.6.1 Pile
7.9.6.1.1 Armature per il confinamento del nucleo di calcestruzzo
7.9.6.1.2 Armature per contrastare l’instabilità delle barre verticali compresse
7.9.6.1.3 Dettagli costruttivi per le zone dissipative
7.9.6.2 Impalcato, fondazioni e spalle
7.10. COSTRUZIONI CON ISOLAMENTO E/O DISSIPAZIONE
7.10.1. Scopo
7.10.2. Requisiti generali e criteri per il loro soddisfacimento
7.10.3. Caratteristiche e criteri di accettazione dei dispositivi
7.10.4. Indicazioni progettuali
7.10.4.1 Indicazioni riguardanti i dispositivi
7.10.4.2 Controllo di movimenti indesiderati
7.10.4.3 Controllo degli spostamenti sismici differenziali del terreno
7.10.4.4 Controllo degli spostamenti relativi al terreno e alle costruzioni circostanti
7.10.5. Modellazione e analisi strutturale
7.10.5.1 Proprietà del sistema di isolamento
7.10.5.2 Modellazione
7.10.5.3 Analisi
7.10.5.3.1 Analisi lineare statica
7.10.6. Verifiche
7.10.6.1 Verifiche degli stati limite di esercizio
7.10.6.2 Verifiche degli stati limite ultimi
7.10.6.2.1 Verifiche dello SLV
7.10.6.2.2 Verifiche dello SLC
7.10.7. Aspetti costruttivi, manutenzione, sostituibilità
7.10.8. Accorgimenti specifici in fase di collaudo
7.11. OPERE E SISTEMI GEOTECNICI
7.11.1. Requisiti nei confronti degli stati limite
7.11.2. Caratterizzazione geotecnica ai fini sismici
7.11.3. Risposta sismica e stabilità del sito
7.11.3.1 Risposta sismica locale
7.11.3.2 Fattori di amplificazione stratigrafica
7.11.3.3 Fattori di amplificazione topografica
7.11.3.4 Stabilità nei confronti della liquefazione
7.11.3.4.1 Generalità
7.11.3.4.2 Esclusione della verifica a liquefazione
7.11.3.4.3 Metodi di analisi
7.11.3.5 Stabilità dei pendii
7.11.3.5.1 Azione sismica
7.11.3.5.2 Metodi di analisi
7.11.4. Fronti di scavo e rilevati
7.11.5. Fondazioni
7.11.5.1 Regole generali di progettazione
7.11.5.2 Indagini e modello geotecnico
7.11.5.3 Verifiche allo stato limite ultimo (slv) e allo stato limite di esercizio (SLD)
7.11.5.3.1 Fondazioni superficiali
7.11.5.3.2 Fondazioni su pali
7.11.6. Opere di sostegno
7.11.6.1 Requisiti generali
7.11.6.2 Muri di sostegno
7.11.6.2.1 Metodi di analisi
7.11.6.2.2 Verifiche di sicurezza
7.11.6.3 Paratie
7.11.6.3.1 Metodi pseudo-statici
7.11.6.3.2 Verifiche di sicurezza
7.11.6.4 Sistemi di vincolo
7.11.6.4.1 Verifiche di sicurezza
7.11.6.4.1 Verifiche di sicurezza

11.1. GENERALITÀ
11.2. CALCESTRUZZO
11.2.1. Specifiche per il calcestruzzo
11.2.2. Controlli di qualità del calcestruzzo
11.2.3. Valutazione preliminare
11.2.4. Prelievo e prova dei campioni
11.2.5. Controllo di accettazione
11.2.5.1 Controllo di tipo A
11.2.5.2 Controllo di tipo B
11.2.5.3 Prescrizioni comuni per entrambi i criteri di controllo
11.2.6. Controllo della resistenza del calcestruzzo in opera
11.2.7. Prove complementari
11.2.8. Prescrizioni relative al calcestruzzo confezionato con processo industrializzato
11.2.9. Componenti del calcestruzzo
11.2.9.1 Leganti
11.2.9.2 Aggregati
11.2.9.3 Aggiunte
11.2.9.4 Additivi
11.2.9.5 Acqua di impasto
11.2.9.6 Miscele preconfezionate di componenti per calcestruzzo
11.2.10. Caratteristiche del calcestruzzo
11.2.10.1 Resistenza a compressione
11.2.10.2 Resistenza a trazione
11.2.10.3 Modulo elastico
11.2.10.4 Coefficiente di Poisson
11.2.10.5 Coefficiente di dilatazione termica
11.2.10.6 Ritiro
11.2.10.7 Viscosità
11.2.11. Durabilità
11.2.12. Calcestruzzo fibrorinforzato (FRC)
11.3. ACCIAIO
11.3.1. Prescrizioni comuni a tutte le tipologie di acciaio
11.3.1.1 Controlli
11.3.1.2 Controlli di produzione in stabilimento e procedure di qualificazione
11.3.1.3 Mantenimento e rinnovo della qualificazione
11.3.1.4 Identificazione e rintracciabilità dei prodotti qualificati
11.3.1.5 Forniture e documentazione di accompagnamento
11.3.1.6 Prove di qualificazione e verifiche periodiche della qualità
11.3.1.7 Centri di trasformazione
11.3.2. Acciaio per calcestruzzo armato
11.3.2.1 Acciaio per calcestruzzo armato B450C
11.3.2.2 Acciaio per calcestruzzo armato B450A
11.3.2.3 Accertamento delle proprietà meccaniche
11.3.2.4 Caratteristiche dimensionali e di impiego
11.3.2.5 Reti e tralicci elettrosaldati
11.3.2.5.1 Identificazione delle reti e dei tralicci elettrosaldati
11.3.2.6 Saldabilità
11.3.2.7 Tolleranze dimensionali
11.3.2.8 Altri tipi di acciai
11.3.2.8.1 Acciai inossidabili
11.3.2.8.2 Acciai zincati
11.3.2.9 Giunzioni meccaniche
11.3.2.10 Procedure di controllo per acciai da calcestruzzo armato normale - barre e rotoli
11.3.2.10.1 Controlli sistematici in stabilimento
11.3.2.10.1.1 Generalità
11.3.2.10.1.2 Prove di qualificazione
11.3.2.10.1.3 Procedura di valutazione
11.3.2.10.1.4 Prove periodiche di verifica della qualità
11.3.2.10.2 Controlli su singole colate o lotti di produzione
Controlli nei centri di trasformazione
11.3.2.10.4 Prove di aderenza
11.3.2.11 Procedure di controllo per acciai da calcestruzzo armato normale - Reti e tralicci elettrosaldati
11.3.2.11.1 Controlli sistematici in stabilimento
11.3.2.11.1.1 Prove di qualificazione
11.3.2.11.1.2 Prove di verifica della qualità
11.3.2.11.2 Controlli su singoli lotti di produzione
11.3.2.12 Controlli di accettazione in cantiere
11.3.3. Acciaio per calcestruzzo armato precompresso
11.3.3.1 Caratteristiche dimensionali e di impiego
11.3.3.2 Caratteristiche dei prodotti
11.3.3.3 Cadute di tensione per rilassamento
11.3.3.4 Centri di trasformazione
11.3.3.5 Procedure di controllo per acciai da calcestruzzo armato precompresso
11.3.3.5.1 Prescrizioni comuni – Modalità di prelievo
11.3.3.5.2 Controlli sistematici in stabilimento
11.3.3.5.2.1 Prove di qualificazione
11.3.3.5.2.2 Prove di verifica della qualità
11.3.3.5.2.3 Determinazione delle proprietà e tolleranze
11.3.3.5.2.4 Controlli su singoli lotti di produzione
11.3.3.5.3 Controlli nei centri di trasformazione
11.3.3.5.4 Controlli di accettazione in cantiere
11.3.3.5.5 Prodotti inguainati o inguainati e cerati
11.3.3.5.6 Prodotti zincati
11.3.3.5.7 Certificati di prova rilasciati dal laboratorio di cui all’art. 59 del DPR 380/2001
11.3.4. Acciaio per strutture metalliche e per strutture composte
11.3.4.1 Generalità
11.3.4.2 Acciai laminati
11.3.4.2 Acciai laminati
11.3.4.2.1 Controlli sui prodotti laminati
11.3.4.2.2 Fornitura dei prodotti laminati
11.3.4.3 Acciaio per getti
11.3.4.4 Acciaio per strutture saldate
11.3.4.5 Processo di saldatura
11.3.4.6 Bulloni e chiodi
11.3.4.6.1 Bulloni "non a serraggio controllato"
11.3.4.6.2 Bulloni “a serraggio controllato”
11.3.4.6.3 Elementi di collegamento in acciaio inossidabile
11.3.4.6.4 Chiodi
11.3.4.7 Connettori a piolo
11.3.4.8 Acciai inossidabili
11.3.4.9 Acciai da carpenteria per strutture soggette ad azioni sismiche
11.3.4.10 Centri di trasformazione e centri di produzione di elementi in acciaio
11.3.4.11 Procedure di controllo su acciai da carpenteria
11.3.4.11.1 Controlli in stabilimento di produzione
11.3.4.11.1.1 Suddivisione dei prodotti
11.3.4.11.1.2 Prove di qualificazione
11.3.4.11.1.3 Controllo continuo della qualità della produzione
11.3.4.11.1.4 Verifica periodica della qualità
11.3.4.11.1.5 Controlli su singole colate
11.3.4.11.2 Controlli nei centri di trasformazione e nei centri di produzione di elementi tipologici in acciaio
11.3.4.11.2.1 Centri di produzione di lamiere grecate e profilati formati a freddo
11.3.4.11.2.2 Centri di prelavorazione di componenti strutturali
11.3.4.11.2.3 Officine per la produzione di carpenterie metalliche
11.3.4.11.2.4 Officine per la produzione di bulloni e chiodi
11.3.4.11.3 Controlli di accettazione in cantiere
11.4. ANCORANTI PER USO STRUTTURALE E GIUNTI DI DILATAZIONE
11.4.1. Ancoranti per uso strutturale
11.4.2. Giunti di dilatazione stradale
11.5. SISTEMI DI PRECOMPRESSIONE A CAVI POST-TESI E TIRANTI DI ANCORAGGIO
11.5.1. Sistemi di precompressione a cavi post tesi
11.5.2. Tiranti di ancoraggio per uso geotecnico
11.6. APPOGGI STRUTTURALI
11.7. MATERIALI E PRODOTTI A BASE DI LEGNO
11.7.1 Generalità
11.7.1.1 Proprietà dei materiali
11.7.2 Legno massiccio
11.7.3 Legno strutturale con giunti a dita
11.7.4. Legno lamellare incollato e legno massiccio incollato
11.7.5 Pannelli a base di legno
11.7.6 Altri prodotti derivati dal legno per uso strutturale
11.7.7 Adesivi
11.7.7.1 Adesivi per elementi incollati in stabilimento
11.7.7.2 Adesivi per giunti realizzati in cantiere
11.7.8 Elementi meccanici di collegamento
11.7.9 Durabilità del legno e derivati
11.7.9.1 Generalità
11.7.10 Procedure di identificazione, qualificazione e accettazione – Centri di lavorazione
11.7.10.1 Fabbricanti e centri di lavorazione
11.7.10.1.1 Identificazione e rintracciabilità dei prodotti qualificati
11.7.10.1.2 Forniture e documentazione di accompagnamento
11.7.10.2 Controlli di accettazione in cantiere
11.8. COMPONENTI PREFABBRICATI IN C.A. E C.A.P.
11.8.1. Generalità
11.8.2. Requisiti minimi degli stabilimenti e degli impianti di produzione
11.8.3. Controllo di produzione
11.8.3.1 Controllo sui materiali per elementi di serie
11.8.3.2 Controllo di produzione in serie controllata
11.8.3.3 Prove iniziali di tipo per elementi in serie controllata
11.8.3.4 Marchiatura
11.8.4. Procedure di qualificazione
11.8.4.1 Qualificazione dello stabilimento
11.8.4.2 Qualificazione della produzione in serie dichiarata
11.8.4.3 Qualificazione della produzione in serie controllata
11.8.4.4 Sospensioni e revoche
11.8.5. Documenti di accompagnamento
11.8.6. Dispositivi meccanici di collegamento
11.9. DISPOSITIVI ANTISISMICI E DI CONTROLLO DI VIBRAZIONI
11.9.1. Tipologie di dispositivi
11.9.2. Procedura di qualificazione
11.9.3. Procedura di accettazione
11.9.4. Dispositivi a comportamento lineare
11.9.4. Dispositivi a comportamento lineare
11.9.4.1 Prove di accettazione sui dispositivi
11.9.5. Dispositivi a comportamento non lineare
11.9.5.1 Prove di accettazione sui dispositivi
11.9.6. Dispositivi a comportamento viscoso
11.9.6.1 Prove di accettazione sui dispositivi
11.9.7. Isolatori elastomerici
11.9.7.1 Prove di accettazione sui dispositivi
11.9.8. Isolatori a scorrimento
11.9.8.1 Prove di accettazione sui dispositivi
11.9.9. Dispositivi a vincolo rigido del tipo a "fusibile"
11.9.9.1 Prove di accettazione sui dispositivi
11.9.10. Dispositivi (dinamici) di vincolo provvisorio
11.9.10.1 Prove di accettazione sui dispositivi
11.10. MURATURA PORTANTE
11.10.1. Elementi per muratura
11.10.1.1 Prove di accettazione
11.10.1.1.1 Resistenza a compressione degli elementi resistenti artificiali o naturali
11.10.2. Malte per muratura
11.10.2.1 Malte a prestazione garantita
11.10.2.2 Malte a composizione prescritta
11.10.2.3 Malte prodotte in cantiere
11.10.2.4 Prove di accettazione
11.10.3. Determinazione dei parametri meccanici della muratura
11.10.3.1 Resistenza a compressione
11.10.3.1.1 Determinazione sperimentale della resistenza a compressione
11.10.3.1.2 Stima della resistenza a compressione
11.10.3.2 Resistenza caratteristica a taglio in assenza di tensioni normali
11.10.3.2.1 Determinazione sperimentale della resistenza a taglio
11.10.3.2.2 Stima della resistenza a taglio
11.10.3.3 Resistenza caratteristica a taglio
11.10.3.4 Moduli di elasticità secanti

 

Approfondimenti: vita nominale, classi d’uso, collaudo statico, verifiche di duttilità, verifica tamponature, muri di sostegno secondo le ntc 2018

Di seguito ti suggerisco una serie di articoli di interesse legati alle tematiche approfondite nella normativa vigente, tra cui definizione vita nominale e classi d'uso secondo le ntc 2018, indicazioni per la verifica di tamponature e delle cerchiature, duttilità. Altri approfondimenti, invece, specificano come produrre indagini strutturali, il collaudo statico, il calcolo del vento o del carico neve, il calcolo muri di sostegno sempre nel rispetto delle ntc 2018.

Leggi gli approfondimenti:

 

edilus
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9 commenti
    • Nicola Furcolo
      Nicola Furcolo dice:

      Ciao Giovanni, non riscontro alcun problema nel download del file. Tieni presente che il file pesa circa 10 MB, quindi potrebbe volerci qualche secondo in più. Ma ti confermo il corretto funzionamento del download. Ciao.

      Rispondi
    • Mario Guerriero
      Mario Guerriero dice:

      Ciao Roberto,
      a seguito di controlli abbiamo verificato che il download funziona correttamente.
      Probabilmente è un problema legato al tuo pc, ti consigliamo di riprovare ed eventualmente richiedere l’assistenza del tuo tecnico di fiducia.

      Rispondi
    • Michele Santoro
      Michele Santoro dice:

      Ciao Serafino. Probabilmente si sarà trattato di un disguido temporaneo perché risulta presente. Facci sapere se ci sono difficoltà. Le nostre verifiche ci dicono che è funzionante. Grazie cmq della segnalazione

      Rispondi

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