Un sottotetto abitabile non costituisce volume tecnico

Il Tar Campania chiarisce che un sottotetto che abbia caratteristiche di abitabilità, non può essere considerato volume tecnico

La sentenza n. 993/2020 del Tar Campania ribadisce ancora una volta il concetto di volume tecnico. Un sottotetto con caratteristiche di abitabilità non rientra nella casistica di volume tecnico.

Il caso

Una società S.r.l. chiedeva un Permesso di Costruire ed una successiva SCIA in variante per l’edificazione di un fabbricato per civile abitazione su due piani coperti da un sottotetto non abitabile.

Successivamente il lavori del fabbricato in corso venivano sospesi cautelativamente dal Comune con il riesame del permesso di costruire e della SCIA.

Il Comune contestava il mancato computo metrico del sottotetto ai fini del calcolo dell’altezza del fabbricato, non ritenendo il sottotetto volume tecnico.

La società ricorreva quindi al giudizio del Tar.

La sentenza del Tar Campania

Dai grafici di progetto allegati al permesso di costruire, è evidente che il sottotetto presenta un’altezza massima pari a 2,60 m ed una altezza minima pari a 2,10 m.

Per i giudici queste caratteristiche, in base ad una corroborata giurisprudenza del caso, escludono:

un’opera priva di qualsivoglia autonomia funzionale, anche solo potenziale, perché è destinata a solo contenere, senza possibilità di alternative e comunque per una consistenza volumetrica del tutto contenuta, impianti serventi di una costruzione principale (CdS n. 507/2016)

Il volume tecnico connota uno spazio privo di qualunque autonomia funzionale, anche solo potenziale, limitato ad accogliere esclusivamente un impianto tecnico a servizio dell’immobile per cui è stato installato, se questo non possa essere contenuto nel corpo di costruzione realizzato nei limiti imposti dalle norme urbanistiche (per approfondire leggi anche questo articolo di BibLus-net).

Per tali motivi il ricorso non può essere accolto.