Arriva il testo unico su terre e rocce da scavo
Testo unico su terre e rocce da scavo, il Consiglio dei Ministri ha approvato un dpr semplificativo che assorbe le numerose disposizioni oggi vigenti
Il Consiglio dei Ministri del 14 luglio 2016 ha approvato un dpr che semplifica la disciplina relativa a terre e rocce da scavo, ai sensi dell’articolo 8 del dl 133/2014 (Sblocca Italia), convertito con modifiche dalla lg 164/2014.
Il nuovo quadro normativo ha come obiettivo fornire chiarezza e coerenza alla disciplina nazionale e comunitaria, definendo un testo unico che racchiuda tutte le disposizioni oggi vigenti in materia di terre e rocce da scavo, tra cui il dm 161/2012, recante la disciplina sulla loro utilizzazione.
Terre e rocce da scavo, le semplificazioni del testo unico su terre e rocce da scavo
Il nuovo dpr è stato oggetto di consultazioni, riflessioni ed osservazioni da parte di cittadini, società pubbliche e stakeholder, con l’obiettivo di raggruppare in un testo unico la normativa vigente in materia di terre e rocce da scavo e consentire un rafforzamento della tutela ambientale e della competitività delle imprese.
Le principali novità del testo unico su terre e rocce da scavo sono:
- maggiore velocità per l’attestazione che le terre e le rocce da scavo soddisfano i requisiti stabiliti dalle norme europee e nazionali per essere qualificate come sottoprodotti e non come rifiuti
- supervisione sull’utilizzo delle terre e rocce all’interno del sito oggetto di bonifica
- individuazione di procedure uniche per gli scavi e caratterizzazione dei terreni generati dalle opere da realizzare nei siti oggetto di bonifica
- rafforzamento del sistema di controllo
- eliminazione del parere preventivo per l’ approvazione del piano di utilizzo delle terre e rocce da parte delle autorità competenti
- maggiore velocità procedurale nell’apportare “modifiche sostanziali” al piano di utilizzo delle terre e rocce da scavo qualificate come sottoprodotto
- possibilità di proroga di 2 anni della durata del piano di utilizzo delle terre e rocce da scavo generate nei cantieri di grandi dimensioni
- possibilità di apportare modifiche sostanziali o di prorogare il piano di utilizzo delle terre e rocce da scavo generate in cantieri di piccole dimensioni
- tempistica certa, massimo 60 giorni, per lo svolgimento delle attività di analisi affidate alle Agenzie per la protezione ambientale
- specifica procedura per l’utilizzo in sito delle terre e rocce escluse dal campo di applicazione dei rifiuti
Clicca qui per scaricare la bozza del nuovo dpr

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