Superbonus regionale: via libera all’acquisto dei crediti
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Acquisto dei crediti legati al Superbonus, modelli F24: la legge messa in campo dalla Regione Basilicata
Il 50esimo Consiglio dei Ministri del 18 settembre 2023 ha deciso di non contrastare la legge regionale della Basilicata n. 20/2023, varata nel luglio scorso. Quindi, via libera all’acquisto dei crediti Superbonus da parte di società partecipate ed enti pubblici regionali.
Il percorso intrapreso dalla Regione Basilicata per acquisire i crediti da Superbonus bloccati ha portato i benefici sperati. La legge n. 20 del 21 luglio 2023, pubblicata sul Bollettino Ufficiale, metterebbe in discussione le iniziative che alcune regioni avevano intrapreso precedentemente, quest’ultime furono prontamente bloccate dal dl 11/2023. In questo articolo scopriamo quali sono le nuove intenzioni delle Regioni per sbloccare i crediti incagliati.
Superbonus regionale: il blocco del dl 11/2023
Il dl 11/2023 ha previsto un blocco sostanziale della cessione del credito e dello sconto in fattura, impedendo anche l’acquisto dei crediti da parte di regioni e province. Tuttavia, con il pensiero rivolto alla prossima legge di bilancio, che potrebbe rimodulare il Superbonus e gli altri bonus, è importante sottolineare che la maxi-detrazione nel corso del 2023 ha subito svariate modifiche, tutte rivolte alla rimodulazione della detrazione: legge di bilancio 197/2022, legge 6/2023 di conversione del dl 176/2022 (decreto aiuti quater) e la legge 38/2023 (decreto blocca cessioni) di conversione del dl 11/2023, fino ad arrivare al nuovo dl 104/2023 meglio conosciuto come dl asset e investimenti. Quest’ultimo, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ha previsto soltanto la proroga per le unifamiliari al 31 marzo 2024, mentre non prevede soluzioni sostanziali per lo sblocco dei crediti fiscali.
Superbonus regionale: legge della Regione Basilicata a carico degli “enti”
Sardegna, Provincia di Treviso, Campania, Piemonte, Puglia, Abruzzo e Basilicata sono state le prime regioni a proporre un emendamento per far sì che il Superbonus 110% diventasse una detrazione a carattere “regionale” con possibilità di acquisto credito. Come già detto, il dl 11/2023 ha bloccato tale proposta.
La Regione Basilicata non si è persa d’animo e, insieme agli enti pubblici economici regionali e società, intende riprendere quel cammino, in modo da assumere un ruolo attivo nella gestione dei crediti fiscali derivanti da interventi di cui all’articolo 119 del dl 34/2020.
Dopo la pubblicazione della legge n. 20/2023 “della Regione Basilicata del 21 luglio”, nella giornata di mercoledì 22 novembre 2023 è stato approvato il disciplinare Superbonus all’unanimità dal Consiglio regionale, il quale offre una risposta alle tante aziende lucane in difficoltà a causa del Superbonus. Tale disciplinare ha l’obiettivo di promuovere la transizione energetica, l’efficienza energetica degli edifici che sono i responsabili del 40% delle emissioni di Co2, sostenendo tutte le imprese lucane che sono in prima linea su questo fronte. Inoltre, la Regione favorisce tramite degli enti pubblici economici regionali e le società partecipate l’acquisto annuale di crediti di imposta relativi ai seguenti bonus edilizi:
- Superbonus 110;
- bonus facciate;
- bonus ristrutturazioni.
La legge regionale è entrata in vigore il quindicesimo giorno successivo dalla sua pubblicazione sul bollettino e permette l’acquisto dei crediti fiscali legati dai bonus edilizi e Superbonus non alle amministrazioni pubbliche, ma agli enti pubblici. In particolare, si tratterebbe di enti pubblici economici regionali, quindi a prevalente caratterizzazione economica, non inclusi nell’elenco richiamato dal dl 11/2023, per i quali è previsto il divieto. Tuttavia, tali enti regionali assumono un ruolo attivo nella circolazione dei crediti fiscali derivanti da interventi di Superbonus, così da diventare partener attivi nella circolazione dei crediti, consentendoci di massimizzare tutti i vantaggi fiscali. L’obiettivo sarebbe quello di ridare nuova linfa alla maxi-detrazione sbloccando quei crediti rimasti incagliati per troppo tempo; questa nuova opportunità impone comunque un’accorta gestione della pratica e della documentazione, per non sbagliare puoi usare uno strumento di gestione dei bonus edilizi, aggiornato costantemente e testato in migliaia di pratiche.
Superbonus regionale: criteri di valutazione
La Regione Basilicata si occuperà di:
- monitorare l’andamento degli interventi e dei crediti fiscali anche attraverso l’istituzione di un’apposita piattaforma elettronica, consentendo la pubblicazione e la consultazione tra gli operatori delle domande e offerte di acquisto dei crediti;
- favorire il trasferimento dei crediti fiscali con l’obiettivo di conseguire il loro massimo realizzo, tramite propri enti pubblici economici regionali e/o società partecipate non incluse nell’elenco di cui all’art. 1 comma 2 della legge 31 dicembre 2009 n. 196 (legge di contabilità e finanza pubblica), fermo restando la facoltà di cessione di un credito d’imposta di pari ammontare ad altri soggetti;
- promuovere l’acquisto dei crediti, attraverso i suoi enti pubblici economici regionali e/o società partecipate da essa controllati non inclusi nell’elenco della legge di bilancio 2010, anche per un loro utilizzo diretto in compensazione nei limiti della capienza fiscale e contributiva propria.
In questo caso la Regione Basilicata stabilirà dei criteri per la valutazione della consistenza della capacità di compensazione annua mediante modello F24 degli enti pubblici economici regionali e/o società partecipate da essa controllati non inclusi nell’elenco della legge di bilancio 2022.
Superbonus regionale: soggetti scelti dalla Regione
La Regione Basilicata con tale manovra stima una cifra per l’acquisto di crediti che sfiora i 50 milioni di euro e, secondo fonti di stampa, i soggetti individuati dalla Regione Basilicata sarebbero:
- acquedotto lucano;
- consorzio di Bonifica;
- società energetica Lucana.
Inoltre, potranno cedere i crediti fiscali le aziende che hanno la sede in Basilicata e che abbiano maturato crediti.
I suddetti soggetti hanno la facoltà di acquisire i crediti d’imposta del bonus edilizio e del Superbonus per poi compensarli tramite il modello F24, liberando così i crediti che attualmente sono incagliati.
Procedura superbonus regionale
La Regione Basilicata programmerà una serie di avvisi che saranno resi pubblici dai potenziali acquirenti, al fine di definire l’ambito dei crediti da acquisire. Solo successivamente a questa fase sarà possibile procedere con la presentazione delle domande mediante una procedura a sportello, fino a quando non si esaurirà la capacità fiscale disponibile. Inoltre, la Regione ha annunciato l’istituzione di una commissione dedicata per verificare l’idoneità dei crediti fiscali, utilizzando una piattaforma dedicata alla raccolta delle richieste di vendita.
Ti allego la legge pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione Basilicata n.20/2023.
Superbonus regionale: Regione Lazio
Sull’esempio della Regione Basilicata, mercoledì 27 settembre 2023, anche la Regione Lazio ha approvato una proposta di legge in Commissione Bilancio del Consiglio regionale con l’obiettivo di procedere con l’acquisto dei crediti incagliati dai bonus edilizi. Il provvedimento in esame è stato approvato dalla maggioranza dei presenti con 27 voti favorevoli, uno contrario e 8 astenuti: “disposizioni volte a favorire la circolazione dei crediti fiscali derivanti dagli interventi di cui all’articolo 119 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77””.
Con questo provvedimento, la Regione Lazio intende dare stimolo e impulso, attuando anche un criterio regolatore, alla circolazione dei crediti fiscali, consentendo, nei limiti e nel rispetto delle leggi nazionali, alle imprese ed agli Enti sotto il proprio controllo di acquisire crediti fiscali dal mercato, mediante l’utilizzo e il supporto di banche ed istituzioni finanziarie.
Infine, ti ricordo che per la corretta gestione delle pratiche edilizie relative al Superbonus 110%/90% e tutti gli altri bonus ti suggerisco il software Superbonus 110 linee guida aggiornato alla dl 104/2023.
Superbonus regionale: Regione Piemonte
Sulla falsa riga delle Regioni sopra evidenziate anche la Regione del Piemonte ha approvato all’unanimità una proposta di legge con l’obiettivo di coinvolgere le partecipate regionali.
Si mira, dunque, a promuovere l’acquisto annuale di crediti d’imposta legati a bonus edilizi attraverso gli enti pubblici economici regionali e/o le società partecipate, dopo un’attenta valutazione della loro capacità di compensazione annua o mensile tramite il modello F24. Il focus principale della proposta è quello di contribuire a mitigare le gravi difficoltà finanziarie che affliggono migliaia di soggetti, tra cui imprese e cittadini comuni, i quali si trovano con i propri crediti congelati.
Si tratta di una proposta che tenta di soddisfare le numerose istanze pervenute dalle aziende toccate dalla gestione del cosiddetto superbonus. Diamo la possibilità di garantire i crediti da parte della Regione, purché si tratti di aziende piemontesi.
Queste le parole di Stefano Allasia (Lega).
Superbonus regionale: Regione Umbria
La Regione Umbria si è impegnata attivamente nell’elaborazione di una proposta di legge specifica. Questa proposta è attualmente in fase di esame presso la Prima commissione dell’assemblea legislativa. L’intento principale è quello di agevolare l’acquisizione dei crediti accumulati attraverso il Superbonus e altri incentivi da parte delle società partecipate e degli enti pubblici locali.
Superbonus regionale: Regione Veneto
Anche il Veneto scende in campo per sostenere le imprese e i cittadini locali che sono bloccati a causa dei crediti edilizi. Attraverso la delibera della Giunta Regionale n. 1244 e una nota pubblicata dalla Regione, è stato comunicato che l’ente, mediante un Accordo quadro con Unioncamere Veneto e gli Ordini dei Dottori Commercialisti del Veneto, insieme alla personalizzazione della piattaforma SiBonus, diventa parte attiva nella circolazione dei crediti fiscali. Lo scopo sarebbe quello di agevolare l’incontro tra domanda e offerta dei crediti derivanti dai bonus edilizi, al fine di sbloccare le situazioni di difficoltà che si sono venute a creare.
Superbonus regionale: Regione Puglia
Da come si evince dal sito ufficiale della Regione Puglia, è stata approvata la legge che ha come obiettivo lo sblocco dei crediti fiscali “incagliati”. L’intervento è impostato con un meccanismo semplice e immediato, nel rispetto del dl 11/2023. La legge approvata consentirà alle organizzazioni pubbliche regionali e alle aziende sottoposte al controllo della Regione, escluse dall’elenco annuale ISTAT delle entità pubbliche, di acquisire da istituti bancari o dalla banca madre i crediti fiscali derivanti da lavori edilizi eseguiti da imprese con sede legale o operativa nell’ambito regionale, relativi a proprietà situate sempre nella regione Puglia.
In aggiunta, l’istituto bancario corrispondente dovrà impegnarsi tramite una clausola contrattuale specifica a garantire l’adeguato completamento del credito. Infine, è stato stabilito che ogni ente e società che intenda procedere con l’acquisizione dei crediti associati al Superbonus o ad altri incentivi simili, debba promuovere uno o più bandi indirizzati agli istituti di credito per ottenere i crediti da compensare, con un processo basato sull’ordine di presentazione delle richieste e fino a esaurimento delle risorse fiscali disponibili, mediante un sistema “a sportello”.
L’obiettivo delle regioni sopraindicate sarebbe quello di far ripartire il meccanismo tortuoso di quei crediti rimasti incagliati per troppo tempo; questa nuova opportunità impone comunque un’accurata gestione delle pratiche e di tutta la documentazione adeguata. Per non sbagliare nell’invio della tua pratica alla tua regione ti consiglio di usare uno strumento di gestione dei bonus edilizi, aggiornato costantemente e testato in migliaia di pratiche.

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