Superbonus, abrogato il termine del 1° maggio

Superbonus: ok alla cessione dei crediti antecedenti il primo maggio

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Pubblicate in Gazzetta Ufficiale le modifiche al dl 73 che abroga i limiti del 1° maggio

Il dl 73/2022 ha previsto una serie di semplificazioni, tra cui la possibilità per le banche di cedere i crediti ai propri clienti privati professionali. Tuttavia i crediti dovevano essere maturati successivamente al primo maggio 2022.

La legge di conversione del dl 73, legge 122/2022, ha eliminato i paletti e consente di fatto di cedere ai clienti privati professionali (con partita Iva) anche i crediti antecedenti al primo maggio 2022.

Prima di questa abrogazione le norme per la cessione dei crediti erano le seguenti

  • prima cessione sempre libera, ossia possibile nei confronti di qualunque soggetto interessato, sia da parte dei committenti sia da parte dei fornitori che hanno applicato lo sconto in fattura;
  • seconda cessione da parte di chi ha acquistato il credito da un committente o da un fornitore solo all’interno del sistema degli operatori qualificati, vale a dire banche e intermediari finanziari iscritti all’albo, società appartenenti a un gruppo bancario, imprese di assicurazione autorizzate ad operare in Italia, con possibilità di una ulteriore cessione sempre nei confronti degli operatori “qualificati”;
  • terza cessione solo nei confronti degli operatori qualificati, senza possibilità di ulteriori cessioni;
  • cessione “libera” per le banche e le società appartenenti ad un gruppo bancario, che possono cedere in qualunque momento i crediti a propri correntisti clienti professionali privati, obbligati però ad utilizzare il credito solo in compensazione.

 

Si spera che l’abrogazione dell’emendamento del comma 3 dell’articolo 57 del Decreto “Aiuti” possa far riprendere il meccanismo della cessione dei crediti: da fonti di stampa si stima che siano giacenti sui cassetti fiscali circa 5,2 miliardi di euro in attesa di cessione, quindi non monetizzati dalle imprese e professionisti.

 

 

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