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Superbonus e titolo edilizio in bilico: i lavori devono proseguire

Superbonus e titolo edilizio in bilico? I lavori devono procedere!

Tar Campania: le verifiche di accertamento della regolarità dei lavori avviati in ambito Superbonus devono essere celeri per non perdere l’agevolazione

L’attività frenetica relativa a interventi agevolati con bonus edilizi è legata a ferree e rigide scadenze e non può permettersi rallentamenti o addirittura fermarsi, pena la perdita delle agevolazioni fiscali. E spesso deve fare i conti con la complessa macchina della Pubblica Amministrazione.

Dopo i primi interventi in merito da parte dei tribunali, tra i quali quello del Tar Lazio (sentenza n. 8968/2021) e del Tar Piemonte (ordinanza 780/2022), è la volta del Tar Campania (Napoli) con il decreto n. 1640/2022, con un permesso di costruire bloccato dal Comune.

Controlli e verifiche amministrative che faticano a star dietro al Superbonus…Il caso

La pratica di un permesso di costruire arenatasi in Comune è la protagonista di una vicenda a sfondo Superbonus, la famigerata detrazione al 110%.

La titolare avrebbe voluto sfruttare il PdC per una demolizione e ricostruzione agevolata al 110%, ma il Comune ne bloccava la pratica per i dovuti accertamenti, a causa:

  • della dislocazione dell’immobile in zona di rispetto cimiteriale;
  • di impedimenti al rilascio dell’autorizzazione sismica dal Genio Civile.

Tutto ciò rischiava di far saltare i tempi stretti per il completamento della prima parte dei lavori, utili per poter beneficiare del Superbonus; per cui la proprietaria dell’immobile decideva di fare ricorso al Tar.

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Il decreto del Tar Campania: no allo stop dei lavori Superbonus nel frattempo degli accertamenti amministrativi

I giudici con un breve e quasi lapidario intervento, onde scongiurare i gravi danni alla ricorrente che sarebbero conseguiti per l’attesa del compimento delle varie procedure di accertamento amministrative del Comune, ritengono di appoggiarla:

in quanto laddove i provvedimenti impugnati non venissero cautelarmente sospesi, il ricorrente perderebbe i finanziamenti statali (Superbonus 110%) per la mancata realizzazione di almeno il 30 % delle opere da realizzare entro il 30 settembre 2022;

Per cui, il Tar decide di sospendere i provvedimenti dell’ente territoriale in favore di una ripresa di quei lavori da completare appunto entro il 30 settembre 2022, affinché la ricorrente non perda l’agevolazione del Superbonus.

Il ricorso è, quindi, accolto.

 

Per maggiore approfondimento, leggi anche questo articolo di BibLus-net: “Superbonus: la domanda di accesso agli atti deve essere evasa con urgenza

 

 

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