Dall’Inail la procedura per la determinazione di ritardanti di fiamma alogenati
Ecco il metodo per la determinazione dei ritardanti di fiamma alogenati presenti negli impianti di riciclaggio e smaltimento dei rifiuti apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE)
I ritardanti di fiamma alogenati (HFR), introdotti in maniera considerevole nei primi anni ’70, sono impiegati in comuni oggetti o materiali facilmente infiammabili al fine di ridurre lo sviluppo di fumo e contenere la propagazione della fiamma; il cloro e il bromo sono gli alogeni principalmente usati.
Molti di questi, però, hanno effetti negativi sulla salute tra cui: l’alterazione endocrina, il cancro, l’immunotossicità, la tossicità riproduttiva e danni allo sviluppo della funzione neurologica fetale ed infantile. Proprio a causa della loro tossicità e della loro persistenza nell’ambiente, alcuni ritardanti di fiamma sono stati banditi e sostituiti con nuovi composti di struttura simile.
Dove si trovano gli HFR
Ricordiamo che i ritardanti di fiamma sono frequentemente presenti nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE) e quindi negli impianti di riciclaggio e smaltimento di tali rifiuti (RAEE); pertanto, i lavoratori sono esposti ad un alto rischio per il rilascio involontario nell’ambiente degli HFR in fase di:
- produzione
- utilizzo
- smaltimento
degli oggetti in cui sono presenti.
I soggetti a rischio
I soggetti interessati da tale rischio sono:
- gli addetti alla produzione delle miscele contenenti i ritardanti di fiamma
- i lavoratori nel settore delle materie plastiche, delle pelli ignifughe per arredamento, degli interni auto, dei tessili (lana, cotone, poliesteri), dei trattamenti superficiali del legno, dell’edilizia dove si utilizzano schiume poliuretaniche a spruzzo per l’isolamento interno ed esterno, di seminterrati, soffitti e pavimenti possono essere esposti a rischi causati dalla presenza di ritardanti di fiamma.
Lo studio dell’Inail
L’Inail ha sviluppato un metodo per l’analisi qualitativa e quantitativa nel materiale particolato di 38 ritardanti di fiamma alogenati di vecchia e nuova generazione potenzialmente presenti negli impianti di riciclaggio e smaltimento dei RAEE, dal titolo: “Procedura Sperimentale per la determinazione di ritardanti di fiamma alogenati presenti in ambito di lavoro”.
Ai fini dello studio sulla presenza degli inquinanti presenti in un impianto di smaltimento di apparecchiature elettriche ed elettroniche, è stato effettuato un campionamento del materiale particolato in una azienda nel giugno 2017, durante l’orario di lavoro.
Il metodo è stato quindi applicato a campioni di materiale particolato collezionati in un impianto.
Ecco l’elenco dei ritardanti di fiamma alogenati oggetto di studio:
- policlorobifenili
- polibromobifenil eteri (PBDE)
- esabromociclododecano (HBCD)
- nuovi ritardanti di fiamma bromurati (NBFR).
Infine, determinazione di ritardanti di fiamma alogenati in campioni di materiale particolato:
- campionamento in un impianto RAEE
- analisi dei ritardanti di fiamma
- estrazione e purificazione in ASE
- analisi in GC-NCI/MS
- analisi quantitativa
- materiale Standard di Riferimento (SRM) NIST 2585 34.
Clicca qui per scaricare lo studio Inail

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