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Split Payment esteso anche ai professionisti. La novità introdotta con il DEF 2017

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Split Payment, dal 1° luglio 2017 i professionisti che lavorano con la PA o società quotate emetteranno fatture al netto d’IVA

La legge di Stabilità 2015 (legge 190/2014) ha introdotto il nuovo regime IVA, lo Split Payment, da applicare in caso di cessioni di beni o prestazioni di servizi nei confronti di enti pubblici.

A partire dal 1° luglio 2017, il meccanismo della scissione dei pagamenti dell’Iva riguarderà anche i liberi professionisti che lavorano con la Pubblica Amministrazione o con le società quotate.

È una delle novità contenute nel decreto legge correttivo dei conti pubblici, DEF 2017, in merito al capitolo fiscale della manovra correttiva da 3,4 miliardi, approvato dal Consiglio dei ministri.

Le PA che acquistano beni e servizi non pagheranno l’Iva ai fornitori per le fatture emesse, ma solo l’imponibile; l’IVA sarà versata direttamente all’erario dall’amministrazione acquirente.

Fino ad ora, il dpr 673/1972 escludeva dalla scissione contabile i compensi per prestazioni di servizi assoggettati a ritenute alla fonte a titolo di imposta sul reddito, ossia le parcelle dei professionisti; dal 1° luglio, invece, l’IVA sulle fatture presentate dai professionisti, così come tutti gli altri fornitori di beni e servizi, sarà versata all’erario direttamente dalle PA e società pubbliche e quotate.

Il testo è ancora in corso di stesura; rimaniamo in attesa della pubblicazione del decreto in Gazzette Ufficiale, per confermarne l’entrata in vigore.

 

Clicca qui per scaricare il DEF 2017

 

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