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Sostituzione tegole con pannelli in lamiera: è manutenzione straordinaria

Sostituzione delle tegole con pannelli in lamiera: è manutenzione straordinaria?

Per la Cassazione la sostituzione del manto di tegole di una copertura con dei pannelli in lamiera costituisce manutenzione straordinaria

Con la sentenza penale n. 32865/2021 della Corte di Cassazione si pone l’attenzione sugli interventi di manutenzione delle coperture.

Se infatti la sostituzione del manto di tegole di copertura con altre tegole potrebbe rientrare in manutenzione ordinaria, la sostituzione dell’originario manto di tegole con pannelli in lamiera rientra invece in manutenzione straordinaria con l’obbligo di richiesta del titolo abilitativo.

Se poi l’area d’intervento ricade in zona sismica, occorre anche il deposito al Genio civile.

Il caso

Un privato decideva di sostituire il manto di tegole della copertura della propria abitazione con pannelli in profilato metallico senza richiedere alcuna autorizzazione.

Per tali opere eseguite in zona sismica e paesaggisticamente vincolata veniva condannata l’erede comproprietaria, sia dal Tribunale che dalla Corte d’appello.

In particolare, l’imputata sosteneva l’ingiustizia della condanna in quanto le opere sarebbero rientrate in manutenzione ordinaria e, quindi, non necessitanti di alcuna autorizzazione.

I giudici invece ritenevano che si trattasse di opere ricadenti in manutenzione straordinaria per cui necessitanti di:

  • preventiva presentazione dei calcoli di stabilità,
  • preavviso prescritto al competente ufficio del Genio Civile,
  • prevista autorizzazione scritta dal predetto ufficio del Genio Civile.

La questione approdava presso la Cassazione.

Il Giudizio della Corte di Cassazione

Gli ermellini evidenziano che, tra l’altro, è stata violata la normativa antisismica a tutela della sicurezza e dell’incolumità pubblica, poiché costituisce reato:

la realizzazione di qualsiasi intervento edilizio in zona sismica, in violazione della normativa di settore, anche se consistente nella costruzione di semplici “volumi tecnici”, con la sola eccezione delle opere di manutenzione ordinaria […]

La Cassazione sottolinea poi come la Corte d’appello aveva osservato che la sostituzione del manto di copertura del tetto, che astrattamente potrebbe rientrare negli interventi di manutenzione ordinaria, era realizzata con pannelli, in sostituzione delle originarie tegole, così da determinare una alterazione dell’aspetto e delle caratteristiche originarie del fabbricato, configurandosi, già solo per questo, un’ipotesi di manutenzione straordinaria, per la quale è richiesta la denuncia di inizio attività.

I giudici della Cassazione ribadiscono che qualsiasi intervento edilizio in zona sismica, comportante o meno l’esecuzione di opere in conglomerato cementizio armato, indipendentemente dalla natura dei materiali usati, dalla tipologia delle strutture realizzate, dalla natura pertinenziale o precaria, deve essere previamente denunciato al competente Genio civile al fine di consentire i preventivi controlli, con necessità del rilascio del preventivo titolo abilitativo.

La non ottemperanza di tali adempimenti comporterebbe l’applicazione delle relative sanzioni, sfuggendo a tale disciplina solo gli interventi di semplice manutenzione ordinaria.

Il ricorso è dichiarato inammissibile.

 

Per maggiore approfondimento leggi anche questo articolo di BibLus-net: “Quando una struttura precaria necessita di autorizzazione sismica?

 

Clicca qui per scaricare la sentenza della Corte di Cassazione

 

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