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Sostenibilità idrica e toilette non collegate al sistema fognario: le composting toilets

Sostenibilità idrica: ecco come ridurre il consumo di acqua attraverso le composting toilets. Cosa sono e come funzionano

Le toilette compostanti, le “composting toilets“, sono utilizzate in alternativa ai sistemi di depurazione centralizzati e alle fosse settiche. Vengono preferite ai sistemi tradizionali quando si cerca di ridurre il consumo di acqua, di minimizzare l’immissione di elementi eutrofizzanti o patogeni in ambienti sensibili oppure si vuole riutilizzare le deiezioni umane come fertilizzante.

Le composting toilets

Le composting toilet sono particolari bagni che non utilizzano acqua e che trattano i rifiuti solidi umani attraverso processi di compostaggio e disidratazione, ottenendo un prodotto finale che può essere impiegato come ammendante organico in agricoltura.

Questi sistemi non necessitano né di acqua né di prodotti chimici e non devono essere collegati al sistema fognario.

Prodotte commercialmente dagli anni ’60, già nel 1975 erano disponibili sul mercato norvegese in almeno 20 differenti modelli.
Tre elementi sono essenziali per un buon funzionamento delle composting toilet: la ventilazione (non solo per eliminare gli odori, ma soprattutto per garantire una buona ossigenazione della miscela), la composizione della miscela (che deve avere le giuste condizioni di umidità, un giusto rapporto carbonio/azoto) e la temperatura (che deve essere compresa tra 10° e 55°).
Generalmente si distinguono due tipologie:

  • sistemi discontinui
  • sistemi a processo continuo

Dato che il compostaggio è un processo organico, è necessario garantire l’ossigenazione del sistema in modo da prevenire l’instaurarsi di condizioni anaerobiche.
Questi sistemi sono prevalentemente usati in zone non servite da pubblica fognatura. Sebbene i costi di investimento iniziale siano piuttosto alti, il sistema diventa economico nel lungo periodo grazie sia al notevole risparmio idrico sia al costo di depurazione minimo.

Oggi sono in commercio moltissimi modelli di composting toilet, con soluzioni tecnologiche diverse tra loro; alcune prevedono anche la separazione delle urine, che vengono riutilizzate direttamente, altre utilizzano energia solare per accelerare i processi degradativi: si va da modelli semplicissimi che possono essere autocostruiti con poche decine di euro a soluzioni “superlusso” da più di 10.000 euro.
Tra le diverse tipologie di compost toilet disponibili sul mercato ci sono i sistemi Envirolet® Waterless Self-Contained Systems  adatti per installazione al pian terreno o comunque quando non ci siano spazi disponibili al di sotto del bagno.

 

Esempio di installazione del sistema Envirolet® Waterless Self- Contained Systems

Esempio di installazione del sistema Envirolet® Waterless Self- Contained Systems

Un altro sistema è l’Enviro Loo, un sistema di toilette a secco che sfrutta il calore del sole e il vento per seccare i rifiuti organici e particolarmente adatto per bagni pubblici esterni.
L’Enviro Loo opera in due fasi: nella prima fase si ha la separazione dei liquidi e solidi; nella seconda fase, utilizzando un “captatore” di calore e uno di vento, si accelera la ventilazione e l’ossigenazione del rifiuto che stimola la decomposizione anaerobica e l’evacuazione degli odori. I liquidi contenuti nella parte più bassa del serbatoio, evaporano a pressione atmosferica, mentre i solidi seccano e si decompongono in un materiale simile al compost, di massa pari al 5- 10% dell’originale.

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I rifiuti cadono direttamente dal water sul setto si separazione ( segnato in rosso ), il setto stesso è costituito da un piano forato da centinaia di piccoli fori. Funziona poi come un setaccio, la parte solida perde il contenuto liquido che si raccoglie sulla parte inferiore della vasca.

 

 

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La parte posteriore del EnviroLoo si scalda al sole (anche se non esposto perfettamente verso il sole), la temperatura dell’aria all’interno cresce e si genera una corrente che esce attraverso il camino.
L’EnviroLoo è costruito in polietilene e si è scelto di utilizzare il colore nero proprio perché è il colore che meglio di tutti gli altri colori assorbe il calore.

 

 

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Basta una leggera brezza per far funzionare l’estrattore in cima al camino, che girando permette l’estrazione di aria dall’interno del sistema.
(L’estrattore gira ad un minimo di 4 km/h e questo assicura una estrazione di 150 m3 di aria attraverso il sistema ).

 

 

Schema di funzionamento di Enviro Loo (www.kazuba.eu) Esempi di installazioni di Enviro Loo (www.enviro-loo.com)

Schema di funzionamento di Enviro Loo

 

La circolazione dell’aria è assicurata da nuova aria fresca che entra all’interno del sistema attraverso il tubo di ventilazione posto dietro il wc e dallo scarico stesso del wc. L’aria che entra dal tubo di ventilazione esce direttamente sotto il setto di separazione sopra la parte liquida; altra aria entra attraverso lo scarico del wc e passa
sopra la parte solida. I liquidi evaporano e i solidi si disidratano.

 

 

Esempi di installazioni di Enviro Loo

Esempi di installazioni di Enviro Loo (www.enviro-loo.com)

Esempi di installazioni di Enviro Loo (www.enviro-loo.com)

La composting toilet è destinata a rimanere un prodotto “di nicchia” nel mondo occidentale, limitato a contesti di piccolissime dimensioni dove la carenza d’acqua è fortissima (ad esempio, centri visita turistici in zone aride) o ad utenti che la richiedono per una forte motivazione “ideale” (ecovillaggi, centri di ricerca e formazione sulle tecniche “ecosostenibili”).

Vantaggi e benefici:

  • permettono il recupero dei nutrienti contenuti nelle feci umane
  • possono essere impiegati in zone non servite dalla pubblica fognatura o in cui ci sia carenza di acqua

Svantaggi e limitazioni:

  • costo di investimento iniziale piuttosto elevato rispetto ai WC tradizionali
  • possono originare cattivi odori se non correttamente gestiti
  • richiedono un’attenta gestione

Gestione e manutenzione:

  • aggiunta di materiali organici come fonte esterna di carbonio
  • ispezione periodica dei diversi componenti
  • rimozione periodica del compost

Benefici ambientali:

  • riduzione dei consumi idrici, riutilizzo del compost come ammendante organico
3 commenti
  1. GIANPIETRO LABATI
    GIANPIETRO LABATI dice:

    Ottima soluzione dove mancano servizi e infrastrutture; dal punto di vista architettonico,decisamente scarsa. E i costi ?

    Rispondi
    • Nicola Furcolo
      Nicola Furcolo dice:

      Ciao Antonio, dovresti provare a confrontarti con l’ufficio tecnico del Comune in cui è ubicato l’immobile.

      Rispondi

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