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Sostenibilità energetica degli edifici, pubblicato il Protocollo Itaca del Piemonte

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Protocollo Itaca Piemonte, il sistema di valutazione della sostenibilità ambientale ed energetica degli edifici in base ai criteri economici, ambientali e sociali

E’ stata pubblicata sul Bollettino Ufficiale della regione Piemonte del 22 novembre 2018 la deliberazione della Giunta Regionale 16 novembre 2018, n.42-7890 recante Approvazione e aggiornamento del sistema di valutazione della sostenibilità degli edifici denominato “Protocollo ITACA – Regione Piemonte – Edifici“.

Protocollo Itaca

Il Protocollo Itaca nasce nel 2004 dall’esigenza delle Regioni di dotarsi di uno strumento di valutazione del livello di sostenibilità ambientale ed energetica degli edifici o dell’intervento che si sta eseguendo su di essi; classifica un edificio in base al livello di sostenibilità.

Al termine della valutazione, infatti, il Protocollo fornisce un punteggio, che varia da 1 a 5 e che indica la qualità dell’edificio, ossia il livello di sostenibilità ambientale raggiunto.

Il Protocollo permette di verificare le prestazioni di un edificio in riferimento non solo ai consumi e all’efficienza energetica, ma prendendo anche in considerazione il suo impatto sull’ambiente e sulla salute dell’uomo, al fine di favorire la realizzazione di edifici sempre più innovativi, a energia zero, a ridotti consumi di acqua; ma anche di materiali che nella loro produzione comportino bassi consumi energetici e nello stesso tempo garantiscano un elevato comfort.

Il documento, derivato dal modello di valutazione internazionale SBTool e sviluppato nell’ambito del processo di ricerca Green Building Challange, è stato contestualizzato al territorio italiano in relazione alla normativa di riferimento ed ai propri caratteri ambientali. In seguito, è stato adottato da numerose Regioni e amministrazioni comunali attraverso: leggi regionali, regolamenti edilizi, gare d’appalto, piani urbanistici, ecc.

Protocollo Itaca regione Piemonte

Il Protocollo Itaca approvato dalla regione Piemonte è composto da 2 allegati, rispettivamente relativi a:

  • edilizia residenziale
  • edilizia non residenziale

La valutazione

La valutazione per entrambe le tipologie di edificio, sia di nuova costruzione che soggetti a ristrutturazione importante di primo o secondo livello, riguarda:

  • l’edificio
  • l’area esterna di pertinenza

La valutazione del livello di sostenibilità ambientale degli edifici richiede la definizione dei criteri prestazionali economici,  ambientali, sociali; la prestazione ambientale è valutata secondo una scala di punteggio che va da -1 a +5.

Il Protocollo considera 5 aree di valutazione, macro-temi significativi ai fini della valutazione della sostenibilità ambientale di un edificio:

  1. Qualità dell’aria
  2. Consumo di risorse
  3. Carichi ambientali
  4. Qualità dell’ambiente interno
  5. Qualità del servizio

Per ciascun area, inoltre, sono state individuate una serie di Categorie di requisiti e, per ognuna di esse, sono state elaborate delle “schede criterio“. Oltre all’indicazione dell’Area e della Categoria di appartenenza, ogni scheda include anche le seguenti voci:

  • esigenza: esprime l’obiettivo di qualità che si intende perseguire
  • indicatore di prestazione: permette di quantificare la prestazione dell’edificio in relazione a ciascun criterio
  •  unità di misura: riferita all’indicatore di prestazione se di natura quantitativa
  • scala di prestazione: da utilizzarsi come riferimento per la fase di normalizzazione dell’indicatore  nell’intervallo da -1 a +5
  • metodo e strumenti di verifica: da utilizzare per caratterizzare il valore dell’indicatore

La scala di prestazione e il metodo di calcolo dell’indicatore variano in funzione della tipologia di intervento, a seconda che si tratti di nuova costruzione o ristrutturazione.

Infine, in caso di edifici con destinazione d’uso mista (edilizia non residenziale) per alcuni criteri è necessario calcolare separatamente, per ogni porzione di edificio con differente destinazione d’uso, il valore dell’indicatore di prestazione.

 

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Clicca qui per scaricare la deliberazione del 16 novembre 2018, n. 42-7890

 

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