Smart Road: parte la sperimentazione dei veicoli a guida autonoma
Il Ministero delle Infrastrutture ha dato il via alla sperimentazione di veicoli a guida autonoma su strade pubbliche: è la prima volta in Italia!
L’Osservatorio tecnico di supporto per le Smart Road del MIT, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha dato parere positivo alla prima domanda di autorizzazione alla sperimentazione di veicoli a guida autonoma su strade pubbliche.
Il parere avvia ufficialmente in Italia la sperimentazione e costituisce un fondamentale tassello del percorso di autorizzazione alla guida autonoma su strada, previsto dal dm n. 70/2018; l’obiettivo è migliorare la mobilità urbana nella prospettiva di un futuro sempre più tecnologico, salvaguardando la sicurezza stradale, a tutela e beneficio della collettività.
L’auspicio è ora che la prima approvazione di oggi sia di impulso alla presentazione a breve di nuove domande di sperimentazione, che verranno attentamente analizzate dall’Osservatorio e dalla Motorizzazione concentrandosi in particolar modo sul rispetto massimo della sicurezza, consentendo al contempo lo sviluppo di attività innovative in grado di generare investimenti e sviluppo.
L’avvio della sperimentazione è, inoltre, un primo importantissimo passo per la valutazione degli impatti relativi a scenari che vedono una sempre crescente percentuale di veicoli automatici, in grado di mitigare gli errori umani con l’obiettivo di ridurre drasticamente il numero di morti e feriti sulle strade.
Le Smart Road in Italia
Ricordiamo che a settembre 2018 sono partiti i lavori dell’Anas per trasformare, per la prima volta in Italia, un’autostrada già esistente in una “Smart Road”; la scelta è ricaduta sull’A2 “autostrada del Mediterraneo” ex Sa-Rc nel tratto tra Morano Calabro (Cosenza) e Lamezia Terme (Catanzaro) per un totale di circa 130 km.
Si tratta del primo prototipo di smart mobility in Europa. Secondo Anas:
la Smart Road è un insieme di infrastrutture tecnologiche che puntano alla sostenibilità e all’innalzamento della sicurezza e della fruibilità delle strade attraverso la Digital Transformation, ovvero un processo dinamico che realizza servizi e soluzioni.
Il conducente che percorrerà le strade Smart sarà informato in tempo reale sulle condizioni della stesse. Tutto ciò sarà possibile grazie a sistemi di connessione radio, come il Wi-Fi `in motion` che permetterà una continuità del segnale ai veicoli in movimento. Il progetto prevede anche il nuovo standard ITS G5 che favorirà la diffusione delle auto a guida autonoma e lo sviluppo di servizi orientati al `dialogo` veicolo – infrastruttura e tra i veicoli stessi (Vehicle-to-Infrastructure e Vehicle-to-Vehicle).
I lavori seguono un contratto di 20 milioni di euro stipulato dal raggruppamento temporaneo di imprese guidato da Sinelec e composto da Autostrade Tech e Alpitel. Le opere sull’A2 ricadono in un maggior investimento di un miliardo di euro, suddiviso in tre step.
La prima fase riguarderà i seguenti interventi:
- A2: Autostrada del Mediterraneo
- A90: Grande Raccordo Anulare di Roma
- A91: Autostrada Roma-Aeroporto di Fiumicino
- E45-E55: tratto Orte-Mestre
- SS51: Tangenziale di Catania
- A19: Autostrada Palermo-Catania
I lavori consistono:
- nell’istallazione di una rete interrata in fibra ottica ed energia elettrica
- nell’istallazione di una rete su pali lungo i margini delle carreggiate che permetteranno la “comunicazione tra l’infrastruttura ed i veicoli”.
Gli obiettivi di tale opera sono i seguenti.
Maggiore sicurezza stradale
Il nuovo sistema permetterà una comunicazioni tra i veicoli ( del tipo V2V – Vehicle-to-Vehicle) predisponendoli alla prossima tecnologia 5G. In questo modo i nuovi veicoli equipaggiati con le ultime tecnologie in tema di guida assistita saranno in grado, ad esempio, di calcolare la distanza che li separa con il veicolo che li segue e con quello che lo precede, permettendogli di calcolare gli spazi di frenata e rispettare le distanze di sicurezza.
Controllo migliore del traffico
L’Anas potrà, dalla sua centrale operativa, sapere in tempo reale quanti e quali veicolo percorrono un determinato tratto autostradale. Il sistema di comunicazione V2I (vehicle-to-infrastructure) permetterà ai sensori posti sui pali lungo le strade di geolocalizzare i veicoli. In questo modo si potrà intervenire tempestivamente nel caso di rallentamenti, incidenti o disagi causati dal maltempo.

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