sistema di qualificazione imprese
Il sistema di qualificazione delle imprese è una sorta di patente a punti per misurare il rispetto delle norme di sicurezza sui luoghi di lavoro
L’evoluzione dei sistemi produttivi e l’emergere di nuovi rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori hanno portato ad introdurre soluzioni normative che privilegiano l’ingresso di operatori in grado di fornire una prestazione di qualità per garantire la sicurezza sul lavoro.
La scelta del contraente rappresenta un aspetto fondamentale per il committente, non solo ai fini amministrativi, ma anche per quanto riguarda le problematiche di salute e sicurezza. Di qui la necessità di introdurre un sistema di qualificazione delle imprese, messo in luce dall’art. 27 del dlgs 81/08. Il sistema di qualificazione è uno strumento normativo in grado di dare evidenza del valore morale, tecnico, professionale dell’impresa e, conseguentemente, di escludere dal mercato operatori non adeguatamente preparati o non regolari.
Per garantire ambienti di lavoro più sicuri è fondamentale che le imprese rivedano i propri contesti organizzativi e produttivi in modo da contenere il fenomeno infortunistico attraverso una serie di misure di prevenzione. Per questo motivo, è indispensabile l’utilizzo di un software gestione sicurezza lavoro che consenta di creare un sistema di gestione della sicurezza attraverso la pianificazione, il controllo e il monitoraggio delle attività e degli adempimenti previsti dalla normativa in materia di sicurezza sul lavoro.
Il sistema di qualificazione delle imprese rappresenta l’insieme delle regole e dei procedimenti volti da un lato ad escludere dal mercato operatori non regolari o scarsamente preparati e, dall’altro invece, a premiare i soggetti più affidabili sotto il profilo morale, tecnico e professionale.
Tale sistema mira a definire modelli virtuosi per le imprese che, innanzitutto, devono rispettare le disposizioni normative in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, e anche applicare determinati standard contrattuali e organizzativi nell’impiego della manodopera, in relazione agli appalti e alle varie tipologie di lavoro, compreso il lavoro flessibile (comma 1 art. 27 dlgs 81/08).
Principalmente, i sistemi di qualificazione sono stati sviluppati nel settore degli appalti pubblici per massimizzare i criteri di trasparenza nelle attività delle pubbliche amministrazioni, con lo scopo di contrastare le infiltrazioni criminali nelle gare ad evidenza pubblica; mentre, nel settore degli appalti privati, i sistemi di qualificazione sono utili per garantire la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro.
Il dlgs 106/2009, correttivo del dlgs 81/08, al comma 1 dell’art. 27 dlgs 81/08, individua tra i settori in cui applicare il sistema di qualificazione delle imprese, oltre a quello dell’edilizia, anche i settori della sanificazione del tessile e dello strumentario chirurgico.
Si tratta di un sistema industriale integrato di beni e servizi tessili e medici affini, che coinvolge le aziende che rendono il servizio di sanificazione e noleggio del tessile e dello strumentario medico chirurgico, avvalendosi esclusivamente di macchinari ed apparecchiature automatici, che escludono l’intervento manuale nel ciclo di lavorazione.
In riferimento agli specifici criteri che interessano il sistema di qualificazione viene precisato, sempre al comma 1, che il sistema di qualificazione deve essere fondato sulla base della specifica esperienza, competenza e conoscenza, acquisite anche attraverso percorsi formativi mirati e basati su attività previste al comma 2 dell’art. 21 dlgs 81/08 (sorveglianza sanitaria e partecipazione corsi di formazione specifici).
Il comma 1-bis dell’art. 27 del dlgs 81/08 prevede per il settore dell’edilizia l’istituzione di un sistema di qualificazione basato su una sorta di patente a punti sulla sicurezza. Si tratta di uno strumento volto a verificare l’idoneità delle imprese e dei lavoratori autonomi a svolgere l’attività edilizia, di cui le amministrazioni giudicatrici devono tener conto nell’affidamento di lavori o incarichi.
La patente a punti consiste nell’assegnazione a ciascuna impresa o lavoratore autonomo un punteggio iniziale, che, in caso di violazioni accertate delle norme della sicurezza, è soggetto a decurtazioni. L’azzeramento del punteggio per ripetute violazioni comporta il blocco dell’attività e la chiusura dei cantieri.
I requisiti per il rilascio della patente a punti sono:
Il comma 2 dell’art. 27 del dlgs 81/08 specifica che nei settori diversi da quello edilizio, il possesso dei requisiti di idoneità non costituisce più elemento vincolante per la partecipazione alle gare relative agli appalti e subappalti pubblici e per l’accesso ad agevolazioni, finanziamenti e contributi pubblici, ma costituisce invece solo un requisito preferenziale.
Riguardo agli obblighi connessi ai contratti d’appalto, d’opera e di somministrazione, un aspetto importante per la prevenzione è relativo alla valutazione dei rischi da interferenza (art. 26 dlgs 81/08); cioè quei rischi che, nell’esecuzione di contratti per lavori, servizi e forniture, in un determinato contesto, vengono considerati aggiuntivi rispetto alla normale effettuazione degli stessi.
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