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Seconda rata IMU per abitazione principale. Ecco il documento di BibLus-net per sapere se e quanto occorrerà pagare

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Oltre 800 Comuni hanno già deliberato l’aumento.

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 281 del 30 novembre 2013 è stato pubblicato il Decreto Legge 30 novembre 2013, n. 133 recante “Disposizioni urgenti concernenti l’IMU, l’alienazione di immobili pubblici e la Banca d’Italia”.

In base al Decreto non è dovuta la seconda rata IMU per i seguenti immobili:

  • immobili destinati ad abitazione principale e relative pertinenze, esclusi i fabbricati classificati nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9
  • unità immobiliari delle cooperative edilizie utilizzate dai soci assegnatari come abitazione principale
  • immobili appartenenti ai programmi di edilizia economica e popolare
  • casa coniugale assegnata ad uno dei coniugi dopo il provvedimento di separazione
  • immobili di proprietà del personale delle forze armate
  • terreni agricoli e terreni non coltivati posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola
  • fabbricati rurali ad uso strumentale

Inoltre, alcuni Comuni possono stabilire esenzioni per immobili particolari, quali abitazioni dati in comodato d’uso gratuito ai figli o case di proprietà di anziani residenti in casa di cura.
Per tutti gli altri immobili, ossia seconde case, case classificate come A1 (abitazioni di lusso) A8 (ville) e A9 (castelli) dovrà invece essere versata la seconda rata entro il 16 dicembre 2013.

Ma bisogna fare attenzione: la seconda rata IMU 2013 per abitazione principale (e assimilabili) prevista per il 16 dicembre 2013 è annullata, ma alcuni contribuenti dovranno comunque versare una quota entro il 16 gennaio 2014!
Infatti, nel caso in cui i Comuni abbiano nel 2013 elevato l’aliquota rispetto a quella base del 4 per mille prevista per il 2012, i contribuenti dovranno versare il 40% della differenza tra l’IMU dovuta con la nuova aliquota e quella corrispondente ad una aliquota del 4 per mille.
Lo Stato, infatti, si farà carico solo del 60% di questa differenza.
Allo stato attuale, quindi, non si sa ancora quanti contribuenti dovranno pagare questa differenza, visto che i Comuni hanno tempo fino al 9 dicembre 2013 per elevare le aliquote.
Alcuni Comuni che hanno già deliberato l’aumento; tra questi citiamo Roma, Milano, Bologna, Napoli, Palermo, etc.

Ma quanto occorrerà versare?
In allegato a questo articolo proponiamo, oltre al testo del Decreto Legge anche un documento preparato dalla redazione di BibLus-net che illustra in maniera chiara come effettuare il calcolo della quota IMU da versare entro il 16 gennaio 2014.

Ricordiamo ai lettori che entro il 16 dicembre 2013 dovrà comunque essere versata la seconda rata IMU 2013 per tutti gli altri immobili. Al riguardo è possibile utilizzare il software Imus-PRO per il calcolo dell’imposta dovuta e la generazione dell’F24.

Clicca qui per scaricare lo Speciale di BibLus-net sulla mini rata IMU
Clicca qui per scaricare il D.L. 133/2013
Clicca qui scaricare Imus-PRO

 
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