Rivelatori fumo ad aspirazione: dal 16 novembre in vigore la UNI/TR 11694:2017
In vigore la norma con i requisiti per la progettazione, installazione, messa in servizio, verifica funzionale, esercizio e manutenzione dei rivelatori fumo ad aspirazione
Il 16 novembre scorso è entrata in vigore la UNI/TR 11694:2017, dal titolo:
Linea guida per la progettazione, l’installazione, la messa in servizio, la verifica funzionale, l’esercizio e la manutenzione dei sistemi di rivelazione fumo ad aspirazione.
Ricordiamo che le categorie dei rivelatori di incendio, ossia gli strumenti in grado di individuare un principio di incendio, sono essenzialmente 3:
- i rivelatori di fumo, cioè quelli sensibili alle particelle dei prodotti della combustione e/o pirolisi sospesi nell’atmosfera (comunemente chiamati aerosol)
- i rivelatori di calore e temperatura, cioè quelli sensibili all’innalzamento della temperatura
- i rivelatori di fiamma, cioè quelli sensibili alla radiazione emessa dalle fiamme di un incendio
I rivelatori di fumo
I rivelatori di fumo ad aspirazione sono tra i sistemi di allarme incendio preventivi più precisi ed affidabili.
La rivelazione dei fumi ad aspirazione è basata sul prelievo dell’aria dall’ambiente da proteggere effettuato tramite una rete di tubazioni e la sua successiva analisi attraverso una unità ad alta sensibilità in grado di rilevare le più piccole quantità di fumo presenti.
UNI/TR 11694:2017
La norma specifica i requisiti dei sistemi di rivelazione fumo ad aspirazione secondo la EN 54-20 interconnessi agli impianti di rivelazione e allarme incendio, così come definiti sulla norma UNI 9795, relativi alla:
- progettazione
- installazione
- messa in servizio
- verifica funzionale
- esercizio e manutenzione
Ricordiamo, quindi, che la UNI 9795:2013 riguarda la progettazione, installazione ed esercizio dei sistemi fissi automatici di rivelazione e di segnalazione allarme d’incendio.
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