Correzione dati catastali: ecco come fare
L’Agenzia delle Entrate spiega come fare la correzione dati catastali dei propri immobili quando si riscontrano inesattezze relative al numero di vani e metri quadri
Tramite la posta di FiscoOggi l’Agenzia delle Entrate ha chiarito come fare la correzione dati catastali quando si riscontrano errori nei dati catastali dei propri immobili:
Da una visura catastale della mia abitazione ho riscontrato un errore sul numero dei vani e dei metri quadri. Posso segnalare e far correggere i dati inesatti. Come?
Come chiarito dalle Entrate, per correggere eventuali errori sui vani e sui metri quadri dichiarati dell’immobile in possesso, l’interessato può chiedere la correzione delle inesattezze tramite la banca dati del Catasto: è sufficiente presentare una domanda presso
- gli uffici provinciali – Territorio
o in alcuni casi
- il servizio online “Contact center” sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Nella risposta le Entrate ricordano, inoltre, i dati da indicare nella domanda:
- le proprie generalità
- i dati catastali dell’immobile
- la situazione riscontrata
- le notizie utili alla correzione dell’errore
e che, infine, il richiedente deve essere in possesso dei seguenti dati:
- identificativo catastale dell’immobile (foglio, particella, subalterno)
- estremi di uno dei seguenti documenti:
- atto notarile di acquisto,
- dichiarazione di successione,
- denuncia al catasto di nuova costruzione o di variazione o altro documento comprovante l’avvenuta variazione.
Clicca qui per accedere al sito delle Entrate

è un po generica la risposta di fisconline a mio avviso….
mi chiedo: E’ necessaria una corrispondenza univoca tra planimetria presente in atti e i relativi dati in visura.. Quindi questa procedura è utilizzabile solamente per coloro che constatano l’effettiva conformità della planimetria catastale ma con un mero errore del dato (vani o mq) in visura???
Ciao Andrea,
si credo che tu abbia centrato in pieno il problema. La procedura delle Entrate serve solamente per correggere lievi errori.
Per “correzioni” più significative sarà comunque necessaria una variazione catastale.
Tuttavia il “confine” tra una lieve difformità e una variazione vera e propria è molto labile.
Inoltre, fatto secondo me determinante, non fanno alcun cenno all’analisi della genesi dell’anomalia.
In pratica se l’errore non è dovuto all’Ufficio, la richiesta sarà rigettata invitando a utilizzare altri canali (tipo presentazione di istanza in bollo o pratica catastale di variazione).