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Agevolazioni fiscali per ristrutturazioni edilizie, cosa succede se pago con finanziamento?

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Ok alle agevolazioni fiscali per ristrutturazioni edilizie anche se i lavori vengono pagati ricorrendo ad un finanziamento, ma a determinate condizioni


L’Agenzia delle Entrate risponde alla domanda di un contribuente (tramite la posta di FiscoOggi) circa la possibilità di usufruire delle agevolazioni fiscali per ristrutturazioni edilizie anche in caso di finanziamento.

Quesito

Se pago i lavori di ristrutturazione del mio immobile ricorrendo a un finanziamento, posso ugualmente chiedere la detrazione Irpef?

Risposta dell’Agenzia delle Entrate

L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che è possibile usufruire dell’agevolazione anche quando i lavori eseguiti sull’immobile sono stati pagati mediante un finanziamento.

Tuttavia, prosegue il Fisco, per poter accedere all’agevolazione è necessario che:

  • la società finanziaria (che eroga il finanziamento) paghi l’impresa che ha eseguito i lavori, con bonifico bancario o postale da cui risultino tutti i dati richiesti:
    • causale del versamento con indicazione degli estremi della norma agevolativa;
    • codice fiscale del soggetto per conto del quale è eseguito il pagamento;
    • numero di partita Iva del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato;
  • il contribuente sia in possesso della ricevuta del bonifico effettuato dalla società finanziaria al fornitore della prestazione.

Bonus ristrutturazione

Gli interventi di recupero del patrimonio edilizio beneficiano di importanti agevolazioni fiscali, sia quando si effettuano sulle singole unità abitative, sia quando riguardano lavori su parti comuni di edifici condominiali: il bonus ristrutturazione.

Dopo le varie proroghe, la legge di Bilancio 2019 ha esteso a tutto il 31 dicembre 2019 la possibilità di usufruire della detrazione pari al:

  • 50% delle spese sostenute (bonifici effettuati) dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2019, con un limite massimo di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare;
  • 36%, con il limite massimo di spesa di 48.000 euro per unità immobiliare, delle somme che saranno pagate dal 1° gennaio 2020.

Gli interventi sulle singole unità immobiliari, per i quali spetta l’agevolazione fiscale sono:

  • manutenzione straordinaria;
  • restauro e risanamento conservativo;
  • ristrutturazione edilizia.

Anche per la ristrutturazione delle parti comuni di edifici condominiali spettano le seguenti detrazioni:

  • 50% delle spese sostenute (bonifici effettuati dall’amministratore) dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2019, con un limite massimo di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare;
  • 36%, con il limite massimo di spesa di 48.000 euro per unità immobiliare, delle somme che saranno pagate dal 1° gennaio 2020.

Per monitorare e valutare il risparmio energetico conseguito con la realizzazione degli interventi, la legge di Bilancio 2018 ha introdotto l’obbligo di trasmettere all’Enea i dati relativi ai lavori effettuati, analogamente a quanto già previsto per la riqualificazione energetica degli edifici.

Per gli interventi terminati nel 2018, l’invio della documentazione all’Enea va effettuato entro 90 giorni a partire dalla data di ultimazione dei lavori o del collaudo.

Oltre alle spese per i lavori, sono incentivate anche quelle per la progettazione, l’acquisto dei materiali, la gestione delle pratiche, le perizie e gli oneri di urbanizzazione.

I pagamenti devono avvenire con bonifico bancario o postale da cui risulti la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il codice fiscale o il numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.

 

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