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Rapporto ENEA 2020 sull’efficienza energetica in Italia

Tempo di lettura stimato: 4 minuti

Il rapporto 2020 ENEA sull’efficienza energetica analizza le politiche e gli strumenti sin ora adottati e scatta una fotografia dello stato degli edifici a livello nazionale

L’ENEA ha pubblicato il rapporto annuale sull’efficienza energetica 2020 (relativo ai dati del 2019).

Il 9° Rapporto Annuale sull’efficienza energetica analizza le politiche e gli strumenti attuati per migliorare l’efficienza negli usi finali e le relative connessioni con il contesto economico e con lo sviluppo tecnologico. Quest’anno, vista l’emergenza sanitaria, si è resa necessaria un’attenta rilettura in chiave di “Green Recovery” e di contributo alla ripartenza economica del Paese.

Il documento si suddivide nei seguenti capitoli:

  1. la transizione europea e nazionale verso un’economia decarbonizzata
  2. domanda ed impieghi finali di energia ed intensità energetica
  3. analisi del raggiungimento degli obiettivi nazionali
  4. efficienza energetica nelle imprese
  5. efficienza energetica negli edifici
  6. strumenti finanziari per l’efficienza energetica
  7. cittadini e imprese: modelli di comportamento per l’efficienza energetica
  8. un social green deal per la lotta alla povertà energetica
  9. strumenti per la pianificazione energetica regionale e locale
  10. prospettive per lo sviluppo delle comunità energetiche in Italia.

I capitoli sicuramente più interessanti sono il capitolo 5 (dove viene fatta un’attenta analisi delle politiche e dei consumi al livello nazionale), il capitolo 9 (dove vengono analizzati i consumi, le politiche ed i dati locali e regionali, il capitolo 10 (dove vengono delineate le prospettive energetiche future per il nostro Paese).

Chiudono il documento le schede con i dati suddivisi per Regioni.

Il rapporto 2020 ENEA sull’efficienza energetica

Di seguito analizzeremo parte dei contenuti del capitolo 5 relativo all’efficienza energetica negli edifici.

Il contesto europeo

Il patrimonio edilizio dell’Unione Europea (UE) è il maggiore consumatore di energia in Europa (40% del consumo) e responsabile del 36% delle emissioni di gas a effetto serra nell’UE.

Immagine a colori che mostra uno schema sul Green Deal UE

Pilastri del Green Deal UE

Negli ultimi anni sono stati compiuti notevoli progressi, in buona parte grazie alle disposizioni della direttiva sul rendimento energetico nell’edilizia (EPBD) per la riduzione dei consumi del settore.

I nuovi edifici oggi tendono a consumare almeno la metà dell’energia di edifici simili costruiti 20 anni fa.

Tuttavia, circa l’80% degli edifici di oggi sarà ancora in uso nel 2050 e il 75% di questo stock è inefficiente dal punto di vista energetico.

Per questo motivo, gli edifici e l’industria delle costruzioni occupano una posizione di rilievo all’interno del Green Deal: il tasso di rinnovo annuale del patrimonio edilizio dovrà almeno raddoppiare (attualmente è tra lo 0,4 e l’1,2% nei diversi Stati membri) per fare in modo che l’UE raggiunga gli obiettivi di neutralità delle emissioni di carbonio, di efficienza energetica ed energie rinnovabili prefissati.

Le politiche italiane e le detrazioni fiscali

Al fine di rafforzare il meccanismo delle detrazioni fiscali massimizzando i risultati ed ottimizzando le risorse, il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) prevede:

  • la stabilizzazione per le detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica e per la ristrutturazione degli edifici, per un periodo almeno triennale;
  • l’integrazione dell’Ecobonus, del Sismabonus e del Bonus casa in un unico meccanismo;
  • il beneficio modulato in relazione al risparmio atteso, considerando l’intera vita tecnica dell’intervento, al fine di premiare quelli con il miglior rapporto costo-efficacia e aumentare la propensione verso interventi radicali sull’edificio (deep renovation), ivi compresi quelli che includono il miglioramento sismico.
Immagine a colori che mostra un diagramma a colonne sui risparmi energetici annui previsti fino al 2030

Risparmi energetici annui previsti fino al 2030

Gli investimenti mobilitati per la generazione dei risparmi sono stimati in circa 82,5 miliardi di euro nel periodo 2021-2030, a fronte di un impegno di spesa per lo Stato, dovuta alla promozione degli interventi eseguiti, stimata pari a 45,4 miliardi di euro.

I risultati ottenuti dall’attivazione dello strumento a oggi sono stati notevoli e permettono di effettuare una stima sul potenziale di risparmio del meccanismo negli anni futuri e fino al 2030.

Il Sistema Informativo sugli Attestati di Prestazione Energetica (SIAPE)

Il Sistema Informativo sugli Attestati di Prestazione Energetica (SIAPE) è lo strumento nazionale per la raccolta degli APE di edifici e unità immobiliari facenti parte del patrimonio immobiliare italiano.

Istituito con Decreto Interministeriale 26/06/201529, il SIAPE è stato realizzato e viene gestito da ENEA con lo scopo primario di restituire una immagine dettagliata dello stato dell’arte della riqualificazione energetica del parco edilizio nazionale.

Il sistema permette anche di effettuare un’approfondita analisi sulla qualità dei dati immessi negli APE, utile a impostare azioni di informazione verso tutti gli attori coinvolti e di programmazione degli accertamenti da parte degli enti preposti, in modo da rendere tutto il sistema della certificazione più affidabile.

Immagine a colori che mostra uno schema con le Regioni che hanno aderito al SIAPE

Regioni che hanno aderito al SIAPE

A fine 2019, con l’aggiunta della Regione Calabria, il database conteneva i dati relativi a 8 Regioni e le 2 Province Autonome; la Regione Puglia ha iniziato ad alimentare il SIAPE all’inizio del 2020 e altre 7 Regioni hanno richiesto le credenziali di accesso.

Nel periodo 2016-2019 sono stati emessi un totale di oltre 1.550.000 APE.

Segnaliamo che a chiusura del documento sono allegate le interessanti schede regionali sull’efficienza energetica.

 

Clicca qui per scaricare il rapporto ENEA 2020 sull’efficienza energetica

 

termus

 

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