Il rapporto Anac sulla corruzione: gli appalti pubblici al primo posto
La corruzione in Italia tra il 2016 ed il 2019: 61 gli episodi di corruzione negli appalti pubblici censiti nel triennio. Gli affidamenti diretti sono a più alto rischio
Nell’ambito di un progetto europeo, mirato a definire un serie di indicatori in grado di individuare il rischio di corruzione nella Pubblica Amministrazione, l’Anac ha pubblicato il rapporto “La corruzione in Italia 2016-2019”.
Il documento prende in esame i provvedimenti emessi dall’Autorità giudiziaria nell’ultimo triennio (2016-2019).
L’Autorità può, infatti, proporre al Prefetto competente il commissariamento degli appalti assegnati illecitamente, anche se la ratio delle norme vigenti è di evitare di bloccare l’esecuzione dei lavori, accantonando tuttavia gli utili fino all’esito del giudizio penale.
Il rapporto Anac corruzione
Il documento fornisce un quadro dettagliato, ma non esaustivo, delle vicende corruttive in termini di dislocazione geografica, contropartite, enti, settori e soggetti coinvolti.
Gli elementi tratti dalle indagini penali forniscono importanti indicazioni riguardo alla fenomenologia riscontrata in concreto ed ai fattori che agevolano la diffusione degli illeciti, favorendo l’elaborazione di indici sintomatici di possibili comportamenti corruttivi.
Episodi di corruzione regione per regione
Nel triennio in considerazione, gli episodi di corruzione sono concretati in Sicilia (18,4% dei casi), a seguire Lazio (14,5% dei casi) e Campania (13,2% dei casi).

Episodi di corruzione 2016-2019
Settori più colpiti
Dai dati analizzati emerge che il settore più a rischio si conferma quello legato ai lavori f, in un’accezione ampia che comprende anche interventi di riqualificazione e manutenzione (edifici, strade, messa in sicurezza del territorio): 61 gli episodi di corruzione censiti nel triennio, pari al 40% del totale.
A seguire:
- il comparto legato al ciclo dei rifiuti (raccolta, trasporto, gestione, conferimento in discarica) con 33 casi (22% del totale);
- il comparto sanitario con 19 casi (forniture di farmaci, di apparecchiature mediche e strumenti medicali, servizi di lavanolo e pulizia) (equivalente al 13% del totale).

Settori più colpiti dalla corruzione
Per quanto riguarda le modalità operative, su 113 vicende corruttive inerenti all’assegnazione di appalti 20 si sono verificate circa gli affidamenti diretti (18%), nei quali l’esecutore viene scelto discrezionalmente dall’amministrazione; in tutti gli altri casi sono state espletate procedure di gara.
Spesso, continua l’Anac, si registra una strategia diversificata a seconda del valore dell’appalto: per quelli di importo particolarmente elevato, prevalgono i meccanismi di turnazione fra le aziende e i cartelli veri e propri (resi evidenti anche dai ribassi minimi rispetto alla base d’asta, molto al di sotto della media); per le commesse di minore entità si assiste invece al coinvolgimento e condizionamento dei livelli bassi dell’amministrazione (ad es. il direttore dei lavori) per intervenire anche solo a livello di svolgimento dell’attività appaltata.
Tipologia degli indagati
A seguire, l’analisi circa la tipologia degli indagati, dove al primo posto ci sono i Comuni (con 63 episodi); seguono le società partecipate (con 24 episodi) e le aziende sanitarie (con 16 episodi).

Tipologia degli indagati
Contropartita della corruzione
Chiudono il documento i dati emersi circa la contropartita, ossia cosa viene offerto in cambio:
- denaro n. 74 episodi;
- assunzioni n. 20 episodi;
- prestazioni professionali n. 17 episodi;
- regalie n. 11 episodi;
- altro n. 33 episodi.

Tabella contropartita della corruzione
Clicca qui per scaricare il dossier Anac

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