quaderni tecnici trabattelli

Dall’Inail le indicazioni per lavorare in sicurezza con i trabattelli

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Le diverse tipologie, le modalità di utilizzo, il montaggio e la manutenzione dei trabattelli nel quaderno tecnico dell’Inail

Al fine di garantire un elevato livello di sicurezza dei lavoratori nei cantieri, l’Inail ha di recente pubblicato la collana ” Quaderni Tecnici per i cantieri temporanei o mobili” (come aggiornamento di analoghi Quaderni Tecnici prodotti nel 2014), di cui fanno parte:

In questo articolo parleremo dei “trabatelli” e delle indicazioni fornite nella guida, al fine di contribuire alla prevenzione degli incidenti correlati all’uso di questa attrezzatura.

Nel documento vengono ben individuate le diverse tipologie, le modalità di utilizzo, montaggio, smontaggio e manutenzione del trabattello.

Trabattelli, cosa sono

I trabattelli sono definiti come “torri mobili costituite da elementi prefabbricati che presentano uno o più impalcati di lavoro e appoggiano a terra permanentemente su ruote“.

Sono, in pratica, degli strumenti utilizzati in molte attività di cantiere; generalmente vengono adoperati laddove vi è la necessità di spostarsi rapidamente all’interno del luogo di lavoro ed operare ad altezze non particolarmente elevate.

Inoltre i trabattelli possono essere utilizzati:

  • nelle lavorazioni nelle quali ci sia la necessità di operare in altezza
  • nei lavori in quota (attività lavorativa che espone il lavoratore al rischio di caduta da una quota posta ad altezza superiore a 2 m rispetto ad un piano stabile)

Classificazione

In riferimento alla norma UNI EN 1004: 2005, i trabattelli possono essere classificati in diverse tipologie; ossia in base a:

  • classe di carico
    • trabattelli di classe 2 per carico uniformemente distribuito di 1,50 kN/m2
    • trabattelli di classe 3 per carico uniformemente distribuito di 2,00 kN/m2
  • tipo di accesso agli impalcati
    • trabattelli con accesso tipo A: scala a rampa
    • trabattelli con accesso tipo B: scala a gradini
    • trabattelli con accesso tipo C: scala a pioli inclinata
    • trabattelli con accesso tipo D: scala a pioli verticale
  • condizioni di utilizzo
    • esterno, con presenza di vento (altezza massima del trabattello non può superare gli 8 m)
    • interno, con assenza di vento (altezza massima del trabattello non può superare i 12 m)

Il trabattello conforme alla UNI EN 1004:2005 non può avere altezza inferiore a 2,5 m.

 

Marcatura

Per la marcatura, al fine di garantire una comunicazione utile alla sicurezza, il fabbricate deve apporre sul trabattello una targhetta visibile da terra che deve riportare:

  • il nome del fabbricante
  • il numero della norma di riferimento, ossia la UNI EN 1004:2005
  • la classe di carico (2 o 3)
  • l’altezza massima all’esterno/all’interno (8/12 m)
  • il tipo di accesso ( A, B, C o D nel caso di un solo tipo di accesso; oppure ABCD nel caso in cui siano forniti tutti i quattro tipi di accesso; oppure, ad esempio, AXCX nel caso in cui siano forniti gli accessi di tipo A e C. In generale la X nella posizione di una lettera mancante significa che il tipo di accesso, corrispondente alla lettera mancante, non è fornito)
  • la dicitura: “Seguire scrupolosamente le istruzioni per il montaggio e l’uso“, nella lingua del Paese in cui è utilizzato

Inoltre, ogni parte del trabattello deve essere marcata per l’intera durata dell’impiego.

Per operare in sicurezza, la scelta, il montaggio, l’uso e lo smontaggio del trabattello devono essere eseguiti conformemente a quanto indicato nel dlgs 81/2008, nonché tenendo conto del manuale di istruzioni che il fabbricante deve produrre a corredo di ogni trabattello, disponibile nel luogo e nella lingua del Paese di utilizzo.

Scelta

Il datore di lavoro deve scegliere il trabattello in considerazione della natura del lavoro da eseguire e delle sollecitazioni prevedibili; la scelta dipende, quindi, dai rischi da eliminare e/o ridurre preventivamente individuati. Per procedere in sicurezza si deve innanzitutto considerare:

  • le dimensioni dell’impalcato
  • l’altezza massima in base alla presenza o all’assenza di vento
  • la classe di carico
  • il tipo di accesso agli impalcati: scala a rampa, scala a gradini, scala a pioli inclinata, scala a pioli verticale
  • i carichi orizzontali e verticali che possono contribuire a rovesciarlo
  • le condizioni del terreno
  • l’uso di stabilizzatori, sporgenze esterne e/o zavorre
  • la necessità degli ancoraggi

Montaggio

Prima del montaggio i lavoratori incaricati devono verificare la posizione del trabattello per evitare rischi, in particolare:

  • le condizioni del terreno
  • il piano e in pendenza
  • gli ostacoli
  • le condizioni del vento

Uso

I controlli da eseguire prima di ogni uso del trabattello vengono specificati nel manuale di istruzioni il fabbricante, e sono:

  • verificare che il trabattello sia verticale o richieda un riposizionamento
  • verificare che il montaggio strutturale sia sempre corretto e completo
  • verificare che nessuna modifica ambientale influisca sulla sicurezza di utilizzo del trabattello

Nel manuale, inoltre, viene precisato come procedere per spostare il trabattello in riferimento a:

  • le condizioni massime di vento
  • le modalità per sbloccare e bloccare i freni delle ruote
  • le modalità per lo spostamento
  • le modalità per utilizzare la regolazione dei piedini allo scopo di riallineare il trabattello
  • le istruzioni per verificare il corretto supporto da parte delle sporgenze esterne

Smontaggio

Per quanto riguarda lo smontaggio, il manuale deve specificare:

  • il numero di persone necessarie
  • l’elenco degli elementi
  • il peso e la quantità degli elementi necessari per lo smontaggio
  • il procedimento per lo smontaggio

Manutenzione

Il controllo e la manutenzione del trabattello devono essere eseguiti da parte di personale qualificato.

In particolare, per i componenti metallici è necessaria:

  • la verifica dello stato superficiale
  • la verifica dell’usura
  • la verifica dei danni dovuti alla corrosione
  • la verifica dello stato delle saldature
  • la verifica dello stato delle parti mobili
  • la verifica dello stato di viti, perni, dadi, bulloni e rivetti
  • la verifica del periodo di servizio

Per i componenti in legno occorre:

  • la verifica sulla presenza di tagli
  • la verifica sulla presenza di abrasioni
  • la verifica dell’usura
  • la verifica dei danni dovuti al calore e a sostanze aggressive (acidi, solventi)
  • la verifica del deterioramento dovuto ai raggi del sole

Infine, il Quaderno Inail ospita all’interno una lunga serie di Faq ed i riferimenti normativi al dlgs 81/2008.

Riferimenti normativi (dlgs 81/2008)

All’art. 140 e nell’Allegato XXIII del dlgs 81/2008 viene precisato che i trabattelli, definiti come “ponti su ruote a torre”:

  • devono avere base ampia in modo da resistere, con largo margine di sicurezza, ai carichi e alle oscillazioni cui possono essere sottoposti durante gli spostamenti o per colpi di vento e in modo che non possano essere ribaltati
  • il piano di scorrimento delle ruote deve risultare livellato
  • il carico del ponte sul terreno deve essere opportunamente ripartito con tavoloni o altro mezzo equivalente
  • le ruote del ponte in opera devono poi essere saldamente bloccate con cunei dalle due parti o con sistemi equivalenti (in ogni caso dispositivi appropriati devono impedire lo spostamento involontario dei ponti su ruote durante l’esecuzione dei lavori in quota)
  • devono essere ancorati alla costruzione almeno ogni due piani
  • la verticalità dei ponti su ruote deve essere controllata con livello o con pendolino
  • non devono essere spostati quando su di essi si trovano lavoratori o carichi, esclusi quelli usati nei lavori per le linee elettriche di contatto

 

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