Gare PA: previsti punteggi premiali per l’uso del BIM

Gare PA: previsti punteggi premiali per l’uso del BIM

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Il nuovo decreto BIM 2021 prevede la possibilità di assegnare punteggi premiali per le offerte che prevedono l’adozione del BIM

Il DM 312/2021 del Mims ha apportato una serie di modifiche al DM 560/2017 (il cosiddetto decreto BIM Baratono). Tra le altre novità è prevista l’introduzione di punteggi premiali da parte della stazioni appaltanti alle imprese che prevedono l’utilizzo di metodologia BIM.

Ecco i dettagli.

Punteggi premiali BIM

L’art. 7-bis del decreto 560/2017, come modificato dal DM Mims 312/2021, prevede che le stazioni appaltati possono introdurre, nell’ambito dei criteri di aggiudicazione dell’offerta e nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 95 del medesimo codice, punteggi premiali per l’uso di metodi e strumenti elettronici specifici.

Nell’ambito di tali criteri possono rientrare, a titolo esemplificativo:

  • proposte metodologiche per integrare gli aspetti di gestione del progetto con la gestione della modellazione informativa;
  • proposte metodologiche per l’implementazione dell’offerta di gestione informativa e del piano di gestione informativa in relazione alle esigenze di cantierizzazione, anche con strumenti innovativi di realtà aumentata e di interconnessione tra le entità presenti in cantiere;
  • proposte metodologiche volte a consentire un’analisi efficace dello studio di varianti migliorative e di mitigazione del rischio;
  • proposte che consentano alla stazione appaltante di disporre di dati e informazioni utili per l’esercizio delle proprie funzioni ovvero per il mantenimento delle caratteristiche di interoperabilità dei modelli informativi;
  • previsione di modalità digitali per la tracciabilità dei materiali e delle forniture e per la tracciabilità dei processi di produzione e montaggio, anche al fine del controllo dei costi del ciclo di vita dell’opera;
  • proposte volte ad utilizzare i metodi e gli strumenti elettronici per raggiungere obiettivi di sostenibilità ambientali, anche attraverso i principi del green public procurement;
  • previsione di strumenti digitali per aumentare il presidio di controllo sulla salute e sicurezza dei lavori e del personale coinvolto nell’esecuzione;
  • previsione di modelli digitali che consentano di verificare l’andamento della progettazione e dei lavori e/o che consentano di mantenere sotto controllo costante le prestazioni del bene, compresi i sistemi di monitoraggio e sensoristica;

Ulteriori criteri premiali possono prevedere l’assegnazione di un punteggio aggiuntivo all’offerente che impieghi metodi e strumenti digitali che consentano alla stazione appaltante di  monitorare, in tempo reale l’avanzamento del cronoprogramma e dei costi dell’opera.

Dunque si prova a dare una spinta verso l’adozione di strumenti elettronici specifici – BIM – negli appalti pubblici, con l’espressa previsione di punteggi premiali.

La speranza è che le stazioni appaltanti colgano l’occasione per avviare concretamente il processo di digitalizzazioni del settore AEC pubblico.

 

Clicca qui per scaricare il testo coordinato del dm 560/2017 con il dm 312/2021

 

edificius
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