Progetto fattibilità tecnico economica, elaborati
Progetto fattibilità tecnico economica: elaborati, contenuti, documenti e modalità operative
Il progetto di fattibilità tecnico economica rappresenta il primo livello della progettazione, come disciplinato dall’art. 23 del Codice appalti.
In particolare, la progettazione di lavori pubblici si articola, secondo 3 livelli di successivi approfondimenti tecnici:
- progetto di fattibilità tecnica ed economica;
- progetto definitivo;
- progetto esecutivo.
In questo articolo analizziamo i contenuti di un progetto di fattibilità tecnico economica. alla luce delle norme in vigore e delle linee guida del Consiglio Superiore dei lavori pubblici, emanate a seguito delle previsioni dell’art. 48 del DL 77/2021.
La finalità sostanziale del progetto di fattibilità tecnica ed economica è la progettazione della soluzione che, tra le alternative possibili, presenta il miglior rapporto tra costi complessivi da sostenere e benefici attesi per la collettività.
La redazione del progetto di fattibilità tecnico economica è importantissima, soprattutto in questa fase dove le PA sono impegnate con i fondi PNRR, alle prese con le scadenze pressanti e gli adempimenti puntuali. Prima di entrare nello specifico, ti informo che esiste già una soluzione per il fascicolo digitale del lavoro pubblico e PNRR, che consente alle PA e ai loro collaboratori di organizzare efficacemente i progetti e i lavori in modalità snella e produttiva.
I contenuti del progetto di fattibilità tecnico economica secondo le linee guida del CSLLPP
Il CSLLP ha pubblicato le linee guida per la predisposizione del progetto di fattibilità tecnico-economica per l’affidamento di opere ed interventi del PNRR e PNC.
Il documento rappresenta attualmente la prima guida che definisce i contenuti del PFTE: la sua importanza, pertanto, va oltre il limite dei progetti del PNRR, andando a costituire l’elemento di riferimento anche per tutte le altre occasioni di affidamento di incarichi.
Il PFTE contiene tutte le informazioni necessarie per definire le caratteristiche dell’opera: non solo le indagini per le caratteristiche ingegneristiche e di sicurezza, ma anche la relazione sulla sostenibilità, sull’efficienza energetica e decarbonizzazione.
Il PFTE deve puntare a valorizzare gli schemi di economia circolare e i requisiti ambientali nella scelta dei materiali.
Rappresenta un livello di progettazione rinnovato per contenuti e metodologia, che nella disciplina per l’attuazione del PNRR consentirà alle stazioni appaltanti di usare una procedura integrata per aggiudicare la realizzazione dell’opera.
Il PFTE nel processo di programmazione e progettazione dell’opera
Sono 2 le macro-fasi che consentono per la redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica e rispondono a 2 domande precise:
- “CHE COSA”: occorre definire cosa deve essere progettato in una cornice più generale di promozione dello sviluppo sostenibile;
- “COME”: in che modo pervenire ad una efficiente progettazione dell’opera, così come individuata nella prima macro-fase, tenendo conto degli elementi qualificativi di sostenibilità dell’opera stessa lungo l’intero ciclo di vita.
Occorre passare dal “progetto del CHE COSA” di Fase 1 al “progetto del COME” della Fase 2, secondo una coerente filiera concettuale.

Immagine 1 PFTE – Schema concettuale
I contenuti del PFTE
Secondo le linee guida, il progetto di fattibilità tecnica ed economica, in relazione alle dimensioni, alla tipologia ed alla categoria dell’intervento (fatta salva diversa disposizione opportunamente adottata dal RUP in sede di DIP, secondo un auspicabile approccio “sartoriale”, cucito addosso al caso in specie) è in linea generale composto dai seguenti elaborati, anche con riferimento alla loro articolazione:
- relazione generale;
- relazione tecnica, corredata da rilievi, accertamenti, indagini e studi specialistici;
- relazione di verifica preventiva dell’interesse archeologico (art. 28 comma 4 del D.Lgs. 42/2004, per la procedura D. Lgs. 50/2016 art. 25, c. 1) ed eventuali indagini dirette sul terreno secondo quanto indicato nell’art. 25, c. 8 del D.Lgs. 50/2016;
- studio di impatto ambientale, per le opere soggette a VIA;
- relazione di sostenibilità dell’opera;
- rilievi plano-altimetrici e stato di consistenza delle opere esistenti e di quelle interferenti nell’immediato intorno dell’opera da progettare;
- elaborati grafici delle opere, nelle scale adeguate;
- computo estimativo dell’opera, in attuazione dell’articolo 32, comma 14 bis, del Codice;
- quadro economico di progetto;
- piano economico e finanziario di massima, per le opere da realizzarsi mediante Partenariato Pubblico-Privato;
- schema di contratto;
- capitolato speciale d’appalto;
- cronoprogramma;
- piano di sicurezza e di coordinamento, finalizzato alla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori nei cantieri, ai sensi del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e successive modificazioni ed integrazioni, nonché in applicazione dei vigenti accordi sindacali in materia. Stima dei costi della sicurezza;
- capitolato informativo (facoltativo);
- piano preliminare di manutenzione dell’opera e delle sue parti;
- piano preliminare di monitoraggio geotecnico e strutturale;
- per le opere soggette a VIA, e comunque ove richiesto, piano preliminare di monitoraggio ambientale;
- piano particellare delle aree espropriande o da acquisire, ove pertinente.
Ti ricordo che esiste già una soluzione per la gestione dei progetti PNRR, che consente alle PA e ai loro collaboratori di organizzare efficacemente i progetti e i lavori in modalità snella e produttiva.
Se vuoi, puoi richiedere una demo su come utilizzare la soluzione per la gestione dei progetti.

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