Presentato il Piano infrastrutturale strategico 2023-2032
Piano infrastrutturale strategico 2023-2032: illustrati in un convegno progetti e grandi opere per il Paese, con un focus sul nuovo Codice appalti
È stato presentato in un convegno a Roma dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti il Piano infrastrutturale strategico 2023-2032, un piano infrastrutturale per rendere l’Italia più moderna, più sicura e più veloce ed avviare così un processo che porti l’Italia al primo posto in Europa per infrastrutture all’avanguardia. Si tratta dell’evento “L’Italia del sì – Progetti e grandi opere per il Paese”, occasione per esporre gli obiettivi ed illustrare le risorse disponibili per disegnare il Piano, ma anche per incontrare imprese e associazioni di categoria. Focus sulle disposizioni in vigore del nuovo Codice appalti: se vuoi prepararti al meglio ad appaltare secondo gli obblighi BIM del nuovo Codice appalti ti suggerisco di affidati al leader italiano del BIM per assolvere al meglio a tutte le nuove prescrizioni da seguire.
Piano infrastrutturale strategico 2023-2032
Le risorse sono messe a disposizione da RFI, che ha in programmazione 125 miliardi di euro di investimenti nei prossimi dieci anni (50 sono invece indirizzati ad Anas) di cui:
- oltre 1.700 cantieri nel 2023 per interventi di manutenzione,
- 11 miliardi di euro l’importo degli appalti in avvio entro l’anno,
- 22 miliardi l’importo degli appalti attualmente in corso.
Per quanto riguarda i combustibili del futuro:
- circa 3,5 miliardi di euro per promuovere l’industria dell’idrogeno,
- 300 milioni da destinare al trasporto ferroviario.
Per quanto riguarda il Giubileo 2025 sono previsti a Roma 20 interventi in nuove linee tramviarie, la manutenzione delle linee metro A e B – oltre alla nuova linea C – e la riqualificazione di piazza dei Cinquecento e della stazione Termini.
Per aumentare l’offerta della rete, è imprescindibile lo sviluppo di alcune opere dell’Alta velocità: la Torino-Lione, il Passante di Firenze, la Napoli-Bari e il completamento del corridoio tra Roma e Palermo (sei ore complessive, due da Catania a Palermo). Un occhio di riguardo, poi, spetta agli investimenti nelle metropolitane, Metro 4 di Milano e Metro C di Roma su tutte.
Infine, le ultime novità relative al Ponte sullo Stretto, che avrà due binari ferroviari e su cui transiteranno 200 treni al giorno.
Cosa sono le infrastrutture strategiche?
Si tratta di infrastrutture necessarie alla competitività del Paese e alla mobilità intelligente nelle aree urbane che rappresentano delle priorità. In questa ottica, viene compiuta principalmente la scelta del ferro puntando su ferrovie e metropolitane.
Quali sono le infrastrutture strategiche?
Gli edifici di interesse strategico la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile, sono quelli in tutto o in parte ospitanti funzioni di comando, supervisione e controllo delle operazioni di protezione civile in emergenza.
Slide di presentazione del Piano strategico
Di seguito una sintesi delle principali slide di presentazione del Piano strategico delle infrastrutture in Italia a partire dal 2023 al 2032.
Codice degli appalti: più fiducia e meno burocrazia per far crescere il Paese
In riferimento al nuovo Codice appalti, in vigore dal 1° aprile 2023 con efficacia dal 1° luglio 2023, le slide si soffermano sui seguenti punti fondamentali:
- i principi fondanti del nuovo Codice appalti:
- principio del risultato
- principio della fiducia
- principio dell’accesso al mercato;
- salvaguardia del made in Italy;
- fiducia a sindaci e piccoli Comuni;
- tempi rapidi;
- ritorno dell’appalto integrato.
Viene, infine sintetizzata la situazione al 19 luglio 2023:
- 5.215 le domande di istanze per la qualificazione delle stazioni appaltanti;
- 2.469 le stazioni appaltanti già qualificate;
- 29.316 i Codici Identificativi di Gara, CIG.
Infrastrutture strategiche: programmazione e progettazione nel nuovo Codice appalti
Ai sensi dell’art. 39 del nuovo Codice appalti (dlgs n. 36/2023) vengono individuate le indicazioni per la programmazione e progettazione delle infrastrutture strategiche e di preminente interesse nazionale.
Nel dettaglio:
1. Le disposizioni del presente articolo disciplinano le procedure di pianificazione, programmazione e progettazione delle infrastrutture strategiche la cui realizzazione riveste carattere di urgenza e di preminente interesse nazionale ai fini della modernizzazione e dello sviluppo della Nazione.
2. Il Governo qualifica una infrastruttura come strategica e di preminente interesse nazionale con delibera del Consiglio dei ministri, in considerazione del rendimento infrastrutturale, dei costi, degli obiettivi e dei tempi di realizzazione dell’opera. La qualificazione è operata su proposta dei Ministri competenti, sentite le regioni interessate, ovvero su proposta delle regioni al Governo, sentiti i Ministri competenti.
3. L’elenco delle infrastrutture di cui al presente articolo è inserito nel documento di economia e finanza, con l’indicazione:
- dei criteri di rendimento attesi in termini di sviluppo infrastrutturale, riequilibrio socio-economico fra le aree del territorio nazionale, sostenibilità ambientale, garanzia della sicurezza strategica, contenimento dei costi dell’approvvigionamento energetico del Paese, adeguamento della strategia nazionale a quella della rete europea delle infrastrutture;
- degli esiti della valutazione delle alternative progettuali;
- dei costi stimati e dei relativi stanziamenti;
- del cronoprogramma di realizzazione.
4. Gli interventi di cui al comma 3 sono automaticamente inseriti nelle intese istituzionali di programma e negli accordi di programma quadro ai fini della individuazione delle priorità e ai fini dell’armonizzazione con le iniziative già incluse nelle intese e negli accordi stessi.
5. Per l’approvazione dei progetti relativi agli interventi di cui al comma 3 si applicano le disposizioni di cui all’articolo 38. A tal fine, i termini di cui al terzo periodo del comma 5 dell’articolo 38 sono ridotti a trenta giorni e quelli di cui al comma 9, primo periodo, del medesimo articolo 38 a quarantacinque giorni e non sono prorogabili.
6. Il Consiglio superiore dei lavori pubblici, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, istituisce un comitato speciale per l’esame dei progetti relativi agli interventi di cui al presente articolo.
7. Ai fini della verifica preventiva dell’interesse archeologico di cui all’articolo 38, comma 8, il progetto di fattibilità tecnico ed economico relativo agli interventi di cui al comma 1 del presente articolo, è trasmesso dalla stazione appaltante alla competente soprintendenza decorsi quindici giorni dalla trasmissione al Consiglio superiore dei lavori pubblici del progetto di fattibilità tecnico-economico medesimo. Le risultanze della valutazione di assoggettabilità preventiva dell’interesse archeologico sono acquisite nel corso della conferenza dei servizi di cui all’articolo 38, comma 3.
8. In presenza di dissensi qualificati ai sensi dell’articolo 14-quinquies, comma 1, della legge 7 agosto 1990,
n. 241, la procedura di cui ai commi 4, 5 e 6 del medesimo articolo può essere sostituita dall’adozione di un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro delle infrastrutture e trasporti, previa deliberazione del CIPESS, integrato dai presidenti delle regioni o delle province autonome interessate, sentita la Conferenza unificata di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281. Il predetto decreto approva il progetto di fattibilità tecnico-economica delle infrastrutture di cui al presente articolo e produce i medesimi effetti di cui all’articolo 38, comma 10.
9. Il monitoraggio delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per la prevenzione e la repressione di tentativi di infiltrazione mafiosa è attuato da un Comitato di coordinamento istituito presso il Ministero dell’interno, secondo procedure approvate con delibera CIPESS, su proposta del medesimo Comitato di coordinamento. Si applicano, altresì, le modalità e le procedure di monitoraggio finanziario di cui all’articolo 36 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114.
Leggi tutti gli articoli del codice appalti.
Strade e autostrade – Una rete stradale più moderna ed efficiente, per una mobilità più sicura
Stanziati 2 miliardi per nuove opere e 1,8 miliardi per la manutenzione programmata. Attualmente attivi oltre 1350 cantieri per un valore di 3,5 miliardi per interventi di manutenzione previsti nel 2023.
Tra le novità, stanziati 1,5 miliardi per l’autostrada Ragusa-Catania che avrà un tracciato di 68,7 km.
Rete ferroviaria – Innovazione, sicurezza e velocità: le ferrovie del futuro
Oltre 1700 cantieri attivi pari a 3,5 miliardi per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria previsti nel 2023. Previsto un importo di 22 miliardi per i lavori in corso e altri 11,2 miliardi per quelli da avviare entro l’anno.
PINQuA – Edilizia pubblica di qualità, accessibilità e rigenerazione urbana
Per il piano PINQuA che si occupa di edilizia pubblica di qualità, accessibilità e rigenerazione urbana sono previsti più 15 mila nuovi alloggi popolari, oltre 150 progetti in atto e finanziamenti per 2.7 miliardi. Con questi stanziamenti sarà possibile riqualificare 9.8 milioni di metri quadrati di spazi pubblici con una riduzione del 31% di CO2.
Infrastrutture idriche – Siccità: sicurezza e risparmio idrico contro la crisi
124 interventi per potenziare le infrastrutture idriche del nostro Paese provate da caldo e siccità per un costo di 2,5 miliardi. Previsti 33 interventi per un costo di 900 milioni per la riduzione delle perdite delle reti idriche e di distribuzione dell’acqua.
Combustibili del futuro – Neutralità tecnologica: la sfida dei combustibili del futuro
3.64 miliardi di fondi stanziati dal PNRR per promuovere l’industria dell’idrogeno e 54 progetti previsti per la riqualificazione della aree industriali dismesse in distretti locali di produzione idrogeno.
300 milioni per l’impiego dell’idrogeno nel trasporto ferroviario di cui 276 per impianti di produzione, stoccaggio e rifornimento di idrogeno rinnovabile e 24 milioni per l’acquisizione di treni alimentati a idrogeno.
A seguire le altre slide su:
- Energia nucleare
- Diga foranea
- Tunnel del Brennero
- Passante alta velocità Firenze
- Giubileo 2025
- Il ponte degli Italiani
Il nuovo Codice appalti (dlgs 36/2023) conferma l’impostazione già data dal precedente impianto normativo: sarà obbligatorio procedere con modalità BIM per tutti gli appalti superiori a un milione di euro. Per assolvere al meglio a tutte le nuove prescrizioni che devi seguire come stazione appaltante ti suggerisco di affidarti al BIM Codice appalti.

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