Lavori pubblici

Anac: ok alla variante in corso d’opera per il caro materiali

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Francesca Ressa
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Via libera alla variante in corso d’opera anche per contratti non legati all’attuazione del PNRR. Ecco le condizioni

Per far fronte all’aumento dei costi dei materiali verificatisi nel corso del 2021 negli appalti pubblici, il Governo ha messo in campo alcune misure per le imprese in difficoltà: si tratta di meccanismi di compensazione straordinaria, applicabili in deroga alla normativa vigente (articolo 133 co 4- 5- 6-bis dlgs del 163/2006 e articolo 106 co 1 lett. a) del dlgs 50/2016).

Compensazione straordinaria come soluzione al caro materiali

In particolare, l’articolo 1-septies del dl n. 73/2021 (decreto Sostegni bis) per i contratti in corso di esecuzione prevede che per le variazioni percentuali dei prezzi superiori all’8% (riportate nel decreto ministeriale) in aumento o in diminuzione, si procede alla compensazione dei prezzi applicando alle singole quantità le rispettive variazioni eccedenti l’8% per l’anno 2021, o il 10% complessivo in relazione a più anni.

Per le nuove procedure di affidamento relative ai contratti di lavori, invece, il dl n. 4/2022 (decreto Sostegni ter) stabilisce che per le variazioni superiori al 5% si procede a compensazione:

  • per la percentuale eccedente;
  • nella misura pari all’80% di detta eccedenza (fino al 31 dicembre 2023).

Cos’è una variante in corso d’opera?

L’art. 106 del codice appalti (comma 1 lett. c) definisce “varianti in corso d’opera” le modifiche derivanti da circostanze impreviste e imprevedibili per l’amministrazione aggiudicatrice o per l’ente aggiudicatore.

In pratica, la variante è una modifica contrattuale che ha come parametro di raffronto il progetto posto a base di gara. Le modifiche introdotte non devono snaturare le scelte iniziali in quanto le lavorazioni aggiuntive o le variazioni contrattuali hanno carattere accessorio rispetto all’opera contrattualizzata: deve esserci corrispondenza tra l’appalto messo in gara e quello eseguito.

Il tema delle varianti costituisce, quindi, uno degli aspetti più delicati della fase esecutiva di un appalto pubblico. Per non farti trovare impreparato, è opportuno prevedere in anticipo la possibilità di modificare il contratto di appalto inserendo le opportune clausole nei documenti di gara. A tal riguardo ti suggerisco:

Ti ricordo, inoltre, che la mancata trasmissione delle varianti in corso d’opera comporta delle sanzioni amministrative ai sensi dell’art. 213 dlgs 50/2016, comma 13; per non commettere errori, ti consiglio di scaricare un software per i capitolati che ti consente di compilare tutta la modulistica per lavori pubblici e privati che puoi utilizzare gratis per 30 giorni.

Per maggiori approfondimenti ti rimando all’articolo: variante in corso d’opera lavori pubblici.

Il parere Anac: tra le circostanze impreviste e imprevedibili che portano ad una variazione in corso d’opera anche l’aumento dei prezzi

L’Autorità nazionale anticorruzione (Anac), con il parere n. /2023, ha fornito un importante chiarimento sulla spinosa questione delle imprese messe in difficoltà dal caro materiali e sulla possibilità di poter ricorrere alla variante in corso d’opera.

In particolare la stazione appaltante per dei lavori ai Musei Reali di Torino ha chiesto all’Autorità quale istituto applicare per la revisione e l’adeguamento prezzi visto l’eccezionale aumento dei costi dei materiali rispetto a quelli considerati in sede d’offerta, con termine di presentazione il 13 gennaio 2022.

L’Anac ha ricordato innanzitutto che il dl n. 36/2022 sull’attuazione del PNRR prevede che nel corso dell’esecuzione del contratto d’appalto ci possono essere delle circostanze impreviste e imprevedibili che intervengono e che possono dare luogo a variante contrattuale; tra queste l’aumento considerevole dei prezzi dei materiali.

Sebbene si tratti di una norma espressamente riferita agli appalti relativi all’attuazione del PNRR, essa può avere una valenza molto più generale e non specificamente ai contratti d’appalto finalizzati al PNRR in quanto tra le circostanze impreviste ed imprevedibili che possono condurre ad una variante in corso d’opera è incluso l’aumento significativo del costo dei materiali.

Questo quanto sottolineato dall’Anac anche in 3 diversi pareri del 2022, ma ci sono delle condizioni da rispettare:

  • la variante NON deve alterare la natura del contratto;
  • la variante NON deve pregiudicare la funzionalità dell’opera.

In conclusione, la stazione appaltante e l’appaltatore possono proporre l’adozione di una variante in corso d’opera se finalizzata ad ottenere dei risparmi da poter poi utilizzare esclusivamente per compensare il considerevole aumento dei prezzi dei materiali.

Caro materiali e la legge di Bilancio 2023

Infine, l’Anac ha ricordato che, ai sensi delle modifiche introdotte dalla legge di Bilancio 2023, il sistema di adeguamento dei prezzi si applica ai lavori aggiudicati sulla base di offerte presentate tra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2022 e relativamente alle lavorazioni “eseguite o contabilizzate dal direttore dei lavori ovvero annotate, sotto la responsabilità dello stesso, nel libretto delle misure, dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023″.

 

 

Francesca Ressa

Francesca lavora in ACCA dal 2008. Si è occupata nel corso degli anni di aspetti tecnici e commerciali. E’ autrice di BibLus dal 2012, seguendo tematiche legate alla sicurezza cantieri e opere edili.

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