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Obbligo del POS: in arrivo il decreto per la riduzione delle commissioni interbancarie

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Obbligo del POS: ok dal Consiglio dei ministri alla riduzione della commissione interbancaria. Si pagherà al massimo lo 0,2/0,3% del valore dell’operazione stessa

Il Consiglio dei ministri, riunitosi venerdì 15 settembre 2017, ha esaminato e approvato una serie di decreti tra cui quello che recepisce la direttiva dell’Unione europea sui servizi di pagamento nel mercato interno (cosiddetta PSD 2 – Payment Services Directive) e adegua la normativa nazionale al regolamento Ue relativo alle commissioni interbancarie sulle operazioni di pagamento basate su carta.

La direttiva definisce un insieme completo di norme relative ai prestatori di servizi di pagamento (PSP) e agli utenti, al fine di garantire una maggiore efficienza, possibilità di scelta e trasparenza nell’offerta di servizi di pagamento.

Ricordiamo che la questione interessa anche tutti i professionisti dopo l’introduzione obbligatoria del POS dalla legge di Stabilità 2016, che ha imposto l’obbligo di dotarsi di POS e accettare pagamenti con bancomat o carta di credito per importi superiori ai 5 euro (dai 30 euro di soglia minima iniziale).

Limite alle commissioni interbancarie

Il regolamento mira ad accrescere il livello di trasparenza, concorrenza e d’integrazione del mercato europeo delle carte di pagamento, fissando un limite alle commissioni interbancarie applicate in relazione ai pagamenti basati su carte di pagamento:

  1. per i pagamenti tramite carta di debito e prepagata, la commissione interbancaria per ogni operazione di pagamento non può essere superiore allo 0,2% del valore dell’operazione stessa
  2. per le operazioni tramite carta di credito la commissione interbancaria per operazione non può essere superiore allo 0,3% del valore dell’operazione

Il decreto prevede inoltre requisiti tecnici e regole commerciali uniformi, allo scopo di rafforzare l’armonizzazione del settore e garantire una maggiore sicurezza, efficienza e competitività dei pagamenti elettronici, a vantaggio di esercenti e consumatori.

Nello specifico, vengono ampliati i diritti degli utenti dei servizi di pagamento, che beneficeranno ad esempio di un regime di responsabilità ridotta in caso di pagamenti non autorizzati, riducendo la franchigia massima a carico degli utenti da 150 a 50 euro.

Per promuovere l’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici, viene vietata l’applicazione di un sovrapprezzo per l’utilizzo di un determinato strumento di pagamento (cd. divieto di surcharge).

Commissioni per le operazioni nazionali

Relativamente alle commissioni interbancarie per le sole “operazioni nazionali” tramite carte di pagamento, i prestatori di servizi di pagamento saranno inoltre tenuti ad applicare, per tutti i tipi di carte, commissioni di importo ridotto per i pagamenti fino a 5 euro rispetto a quelle applicate alle operazioni di importo pari o superiore, così da promuovere l’utilizzo delle carte anche per questi pagamenti.

Per le sole “operazioni nazionali” tramite carta di debito, in via transitoria (fino al dicembre 2020), i prestatori di servizi potranno applicare una commissione interbancaria non superiore all’equivalente dello 0,2% calcolato tuttavia sul valore medio annuo di tutte le operazioni nazionali tramite carta di debito all’interno di ciascuno schema di carte di pagamento.

Casi di esclusione dall’ambito di applicazione delle norme sui servizi di pagamento

Il decreto individua i casi esclusi dall’ambito di applicazione delle norme, ad esempio:

  • strumenti a “spendibilità limitata” (es. in relazione alla limitatezza delle reti commerciali in cui sono utilizzabili, alla gamma molto limitata di beni e servizi o agli specifici scopi sociali)
  • possibilità di utilizzare il conto o credito telefonico anche per operazioni di pagamento effettuate nel quadro di un’attività di beneficenza oppure per l’acquisto di biglietti relativi a servizi di diversa natura (nel limite di spesa di 50 euro per singola operazione e comunque di 300 euro mensili)

 

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2 commenti
  1. Magliocca Francesco
    Magliocca Francesco dice:

    sono ingegnere; ci ho pensato molto ma non sono riuscito ad individuare una mia possibile prestazione da compensare con l’importo di € 4,99 tale da consentirmi di rifiutare il pagamento tramite POS….. e se io facessi tante fatture da € 4,99 fino alla concorrenza dell’importo della prestazione pensate che il genio che ha avuto questa brillante idea possa in qualche modo obiettare?

    Rispondi
  2. Dino Guarino
    Dino Guarino dice:

    Siamo alla frutta. Ma che dico SIAMO ALL’AMARO. Solo fisco in questa Nazione. FACCIAMO entrare in campo le persone capaci e tiriamo via per sempre questi incompetenti. Ci vuole la nuova generazione a creare i presupposti per un futuro migliore per tutti. Nuova forza e più qualità e soprattutto onestà. DG

    Rispondi

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