Obbligo dei contratti d’appalto in modalità elettronica: arrivano le linee guida su come operare
Il documento fornisce le indicazioni per affrontare i diversi aspetti operativi e organizzativi derivanti dalla stipula in modalità elettronica dei contratti pubblici relativi ad appalti e concessioni di lavori, servizi e forniture.
Con circa un anno di ritardo rispetto alla scadenza, la Conferenza unificata nella seduta del 5 dicembre 2013 ha definito le modalità di stipula dei contratti elettronici con apposite linee guida.
Il documento fornisce le indicazioni per affrontare i diversi aspetti operativi e organizzativi derivanti dalla stipula in modalità elettronica dei contratti pubblici relativi ad appalti e concessioni di lavori, servizi e forniture.
Secondo le nuove regole, il contratto deve essere generato tramite l’uso di software o attraverso l’acquisizione informatica del contratto cartaceo su supporto informatico.
Il contratto stipulato in modalità elettronica deve assumere le caratteristiche di integrità e immodificabilità, in modo che forma e contenuto non siano alterabili e ne sia garantita l’integrità nella fase di conservazione.
Le tipologie di firma elettronica da utilizzare sono
- la firma digitale
- la firma elettronica qualificata
- la firma elettronica avanzata
Per garantire l’interoperabilità, l’accesso e la leggibilità dei documenti elettronici, i documenti dovranno essere preferibilmente in uno dei seguenti formati
- rtf
- txt
- jpeg
- xml
Vengono, inoltre, fornite indicazioni in merito a
- firma digitale del pubblico ufficiale rogante
- firme elettroniche qualificate e digitali
- acquisizione digitale della sottoscrizione autografa
- atto pubblico amministrativo a mezzo Ufficiale Rogante
- scritture private autenticate
- scrittura privata
- aggregato documentale informatico
Clicca qui per scaricare la bozza di intesa del contratto informatico

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