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Parco agrisolare

Nuovo bando “Parco Agrisolare”: a breve l’invio delle domande

Nuovo bando “Parco Agrisolare”: dal 12 settembre al 12 ottobre l’invio delle domande. Ecco come accedere ai contributi a fondo perduto per l’istallazione di impianti fotovoltaici

Mancano pochi giorni ormai per la presentazione delle domande di accesso alla realizzazione di impianti fotovoltaici con potenza massima di 1 MW, da installare su edifici ad uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale. Si tratta di una misura del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), finalizzata a rimuovere e smaltire i tetti esistenti e costruire nuovi tetti isolati, creare sistemi automatizzati di ventilazione e/o di raffreddamento e installare pannelli solari e sistemi di gestione intelligente dei flussi e degli accumulatori.

Dopo Francia e Germania, l’Italia è il terzo tra i Paesi con il più alto consumo diretto di energia nella produzione alimentare; i costi energetici totali rappresentano oltre il 20% dei costi variabili per le aziende agricole. Per affrontare la crisi climatica ed energetica che stiamo vivendo è opportuno ricorrere alla realizzazione di impianti fotovoltaici sui tetti dei fabbricati agricoli; un’occasione per la sostenibilità del comparto ma anche per abbassare le spese di produzione e di crescita. Servono, quindi, tecnologie e soluzioni in grado di garantire un significativo risparmio energetico per la struttura servita: per la corretta progettazione ti suggerisco di provare gratuitamente il software per progettare impianti fotovoltaici di qualsiasi tipologia.

Come stabilito dal PNRR la misura gode di 1,5 miliardi di euro ed è prevista una spesa massima ammissibile per il singolo progetto pari a 750 mila euro (contributo a fondo perduto) per la realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale. Dopo il primo bando, il 1° luglio 2023 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale 19 aprile 2023, con cui vengono programmate le risorse residue della misura per un importo di circa 1 miliardo di euro. Gli interventi ammessi sono gli stessi; raddoppiati, invece, i tetti di spesa e la potenza FV incentivabile con un limite di spesa per sistemi di accumulo pari a 100.000 euro e potenza massima installabile pari a 1 MW.

Secondo avviso nuovo bando “Parco Agrisolare”: termini e modalità di presentazione delle domande

Ai sensi del decreto del 19 aprile 2023, in data 21 luglio 2023 il MASAF ha emanato il secondo avviso relativo al nuovo bando “Parco Agrisolare” per la presentazione delle domande di accesso alla realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale.

L’avviso in esame individua:

  • i termini e le modalità di presentazione delle domande di agevolazione;
  • le misure per il rispetto del principio non arrecare un danno significativo;
  • le modalità di valutazione e approvazione delle proposte;
  • il trattamento dei dati personali.

Le agevolazioni sono concesse sulla base di quanto previsto nel decreto e nell’allegato Regolamento Operativo, secondo una procedura a sportello, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili.

Le domande dovranno essere presentate, pena l’irricevibilità, esclusivamente tramite la Piattaforma informatica predisposta dal GSE a decorrere dalle ore 12:00:00 del giorno 12 settembre 2023 e fino alle ore 12:00:00 del giorno 12 ottobre 2023.

Alla domanda dovrà essere allegata, a pena di esclusione:

  • copia del documento di identità in corso di validità del sottoscrittore della dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà
  • la documentazione prevista dal Regolamento Operativo.

Da tener presente che la presentazione della domanda da parte del soggetto beneficiario non può essere successiva all’avvio dei lavori di realizzazione degli interventi relativi alla proposta.

Inoltre, è possibile, presentare una o, in caso di progetti distinti, più proposte esclusivamente a valere su un’unica Tabella di cui all’Allegato A al decreto; la spesa massima ammissibile complessiva per beneficiario non può in ogni caso superare l’importo di 2.330.000 euro.

Decreto 19 aprile 2023: nuovo bando “Parco Agrisolare”

Il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF) ha emanato il decreto 19 aprile 2023 recante “Interventi per la realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, da finanziare nell’ambito del PNRR, Missione 2, componente 1, investimento 2.2 «Parco Agrisolare.” che, dopo il via libera della Commissione Europea per autorizzare il riconoscimento degli incentivi ai vari settori economici, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 152 del 1° luglio 2023.

Il provvedimento fornisce le direttive necessarie all’attuazione della misura “Parco Agrisolare” tramite l’erogazione di un contributo a fondo perduto per la realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale. Le risorse del nuovo bando derivano dal primo con uno stanziamento di 1,5 miliardi di euro, le cui domande presentate a partire dallo scorso settembre hanno assorbito solo 500 milioni di euro; il nuovo bando parte, quindi, con una dotazione complessiva di circa 1 miliardo di euro per contributi a fondo perduto.

Il decreto in esame programma, quindi, le risorse residue della misura Parco Agrisolare per un importo di quasi 1 miliardo di euro, definendo i criteri e le modalità di erogazione delle risorse. In particolare individua:

  • i criteri per la concessione dell’aiuto individuale ai Soggetti beneficiari e la relativa entità dello stesso;
  • la procedura per l’ammissione all’aiuto;
  • i criteri di verifica e le modalità di concessione dell’aiuto.

Le novità del nuovo bando

Alcune novità importanti rispetto al primo bando sono:

  • incremento dell’intensità di aiuto massima concedibile fino all’80% per le imprese della produzione agricola primaria e della trasformazione agricolo in agricolo;
  • introduzione della nuova fattispecie di autoconsumo condiviso;
  • partecipazione di imprese in forma aggregata;
  • possibilità di realizzare impianti fotovoltaici sui tetti dei fabbricati agricoli con potenza fino ad un massimo di 1.000 kWp per impianto;
  • raddoppio della spesa massima ammissibile per sistemi di accumulo fino a 100.000 euro;
  • raddoppio della spesa massima ammissibile per dispositivi di ricarica fino a 30.000 euro;
  • spesa massima per beneficiario pari ad 2.330.000 euro.

Obiettivo: autoprodurre energia da fonti rinnovabili

La nuova misura ha l’obiettivo di favorire lo sviluppo delle energie rinnovabili e la riduzione dei costi di produzione delle imprese attraverso la realizzazione di interventi per l’autosufficienza energetica utilizzando i propri edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, e quindi senza alcun consumo di suolo.

Le risorse del nuovo bando “Parco Agrisolare”

Per gli anni dal 2022 al 2026 le risorse ammontano a 1.500 milioni di euro a valere sui fondi del PNRR , Missione 2, Componente 1, Investimento 2.2, ma risultano risorse residue pari a 993.031.470,19 euro (decreto del 21 dicembre 2022 e decreto del 30 marzo 2023).

Le risorse residue sono destinate alla realizzazione di interventi di cui all’Allegato A del decreto, così assegnate:

  • una quota pari a 693.031.470,19 euro alle imprese del settore della produzione agricola primaria (Allegato A, Tabella 1A);
  • un importo pari a 150 milioni di euro per le imprese del settore della trasformazione di prodotti agricoli (Allegato A, Tabella 2A);
  • un importo pari a 75 milioni di euro per le imprese del settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli (Allegato A, Tabella 3A);
  • un importo pari a 75 milioni di euro per le imprese del settore della produzione agricola primaria, senza il vincolo (Allegato A, Tabella 4A).

Chi sono i soggetti beneficiari

I soggetti beneficiari del finanziamento rimangono gli stessi del primo bando, ossia:

  • imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria;
  • imprese agroindustriali;
  • cooperative agricole e loro consorzi.

Sono, invece, esclusi i soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità IVA, aventi un volume di affari annuo inferiore a 7.000 euro.

Dotazione finanziaria: 1 miliardo di euro per contributi a fondo perduto

Nello specifico:

  • 700 milioni di euro finanzieranno i contributi a fondo perduto fino all’80% per le aziende della produzione agricola primaria per l’installazione di impianti destinati all’autoconsumo;
  • 150 milioni di euro, fino all’80%, per le aziende del settore della trasformazione di prodotti agricoli, per l’installazione di impianti non necessariamente destinati all’autoconsumo, con possibilità di vendita dell’energia prodotta sul mercato;
  • 75 milioni di euro per i contributi a fondo perduto del 30%, a favore delle imprese agricole di produzione agricola primaria, per l’installazione di impianti non necessariamente destinati all’autoconsumo, con possibilità di vendita dell’energia prodotta sul mercato;
  • 75 milioni di euro finanzieranno contributi a fondo perduto del 30% per il settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli, che potranno installare gli impianti fotovoltaici senza il vincolo dell’autoconsumo, con possibilità di vendita dell’energia prodotta sul mercato.

Inoltre, sono previste maggiorazioni del contributo per le piccole e medie imprese e per le aree svantaggiate. Gli investimenti con contributo al 30% possono aumentare nella seguente misura:

  • 20 punti percentuali per le piccole imprese;
  • 10 punti percentuali per le medie imprese;
  • 15 punti percentuali per investimenti effettuati nelle zone svantaggiate.

I vincoli dell’autoconsumo

Con il nuovo bando è prevista la revisione e la parziale rimozione del vincolo di autoconsumo.

In particolare, salvo  i casi di cui all’Allegato A, Tabella 4A, per le aziende agricole di produzione primaria, gli impianti fotovoltaici sono ammissibili unicamente se l’obiettivo è quello di soddisfare il proprio autoconsumo o l’autoconsumo condiviso nel caso in cui le stesse aziende siano costituite in forma aggregata.

Si intende soddisfatto il requisito di autoconsumo se la capacità produttiva annua dell’impianto o degli impianti non supera il consumo medio annuo combinato di energia termica ed elettrica dell’azienda agricola, compreso quello familiare. La vendita di energia elettrica è consentita nella rete purché sia rispettato il limite di autoconsumo medio annuale.

Per l’autoconsumo condiviso, il fabbisogno energetico da considerare è quello di tutti i soggetti beneficiari e le aziende che costituiscono l’aggregato devono ricadere tutte nella stessa categoria: un’impresa della produzione agricola primaria non potrà dunque unirsi a una per la trasformazione di prodotti agricoli, ma solo a un’altra azienda agricola per la produzione primaria.

Limiti di spesa

I limiti di spesa sono:

  • 1.500 euro/kWp per fotovoltaico;
  • 1.000 euro/kWh fino a un massimo di 100.000 euro per i sistemi di accumulo;
  • 30.000 euro per colonnine di ricarica;
  • 700 euro/kWp di fotovoltaico installato per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto, l’isolamento termico e il sistema di aerazione connessi alla sostituzione del tetto.

L’Iva è un costo ammissibile solo se questa non sia recuperabile

Spese ammesse a finanziamento

I contributi in questioni sono destinati a coprire le seguenti spese:

  • l’acquisto, la posa e l’installazione dei pannelli fotovoltaici;
  • la realizzazione di sistemi di accumulo;
  • i costi di connessione alla rete;
  • l’installazione di dispositivi di ricarica elettrica per la mobilità sostenibile e per le macchine agricole (fino a 30.000 euro di spesa);
  • la rimozione e smaltimento dell’amianto (è consentita la realizzazione di impianti fotovoltaici su coperture anche diverse da quelle su cui si opera la bonifica dall’amianto, se appartenenti allo stesso fabbricato; ammessa l’opera di bonifica anche su superfici superiori a quelle dell’installazione di impianti fotovoltaici, se nello stesso fabbricato);
  • la demolizione e ricostruzione delle coperture;
  • altri interventi realizzati contestualmente all’installazione dei pannelli fotovoltaici, come il miglioramento dell’efficienza energetica delle strutture, l’isolamento termico dei tetti e la realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (intercapedine d’aria);
  • la progettazione, l’asseverazione degli interventi e la presentazione delle istanze.

Nuovi incentivi

Rispetto al primo bando, le cui domande presentate a partire da settembre 2022 hanno coinvolto solo 500 milioni di euro, il nuovo prevede una potenza degli impianti ed incentivi concessi raddoppiati. In particolare:

  • la potenza massima installabile passa da 500 kWp a 1 MWp;
  • la spesa ammissibile per gli accumulatori passa da 50.000 a 100.000 euro;
  • la spesa ammissibile per dispositivi di ricarica passa da 15.000 a 30.000 euro;
  • la spesa massima ammissibile per beneficiario passa da 1 milione a 2,3 milioni di euro, incluse spese accessorie come rimozione amianto.

Mappa ENEA sull’agrivoltaico

A proposito del connubio tra fotovoltaico e agricoltura, un team di ricercatori del Centro Ricerche ENEA di Portici ha pubblicato invece una mappa del potenziale dell’agrivoltaico su scala nazionale (ricordiamo che l’agrivoltaico, diversamente dall’agrisolare con impianti installati sui tetti dei fabbricati agricoli, prevede l’installazione di impianti a terra con la specifica peculiarità di lasciare intatte le caratteristiche e l’uso di un terreno agricolo, a differenza di un canonico impianto fotovoltaico a terra), con lo scopo principale di supportare le Pubbliche Amministrazioni nella pianificazione dello sviluppo delle energie rinnovabili.

Per non perdere l’occasione di poter accedere ad un contributo a fondo perduto per la realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici ad uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, ti suggerisco di provare il software fotovoltaico usato in tutto il mondo che ti consentirà di fare la progettazione 3D, il dimensionamento, l’analisi economica e lo schema unifilare in un’unica soluzione.

Avviso recante le modalità di presentazione delle domande di accesso alla realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e
agroindustriale, da finanziare nell’ambito del PNRR, Missione 2, componente 1, investimento 2.2 “Parco Agrisolare.

Il presente Avviso reca le modalità di presentazione delle domande di accesso alla misura di investimento 2.2 del PNRR, denominata “Parco Agrisolare”, inserita nella Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, Componente 1 “Economia circolare e agricoltura sostenibile”, che prevede, con una dotazione pari a 1.500 milioni di euro, “il sostegno agli investimenti nelle strutture produttive del settore agricolo, zootecnico e agroindustriale, al fine di rimuovere e smaltire i tetti esistenti e costruire nuovi tetti isolati, creare sistemi automatizzati di ventilazione e/o di raffreddamento e installare pannelli solari e sistemi di gestione intelligente dei flussi e degli accumulatori.”
Per questa misura, l’Allegato alla Decisione di esecuzione n. 10160/2021 prevede il conseguimento di target e milestone e degli obiettivi finanziari stabiliti nel PNRR, e, in particolare:

  • il target M2C1-4, da conseguire entro il 31/12/2022: “Identificazione dei progetti beneficiari con un valore totale pari ad almeno al 30 % delle risorse finanziarie assegnate all’investimento”;
  •  il target M2C1-5, da conseguire entro il 31/12/2023: “Devono essere individuati i progetti beneficiari con un valore totale pari ad almeno il 50 % delle risorse finanziarie assegnate
    all’investimento”;
  •  il target M2C1-6, da conseguire entro il 31/12/2024: “Identificazione dei progetti beneficiari con un valore totale pari al 100 % delle risorse finanziarie assegnate
    all’investimento”;
  • il target M2C1-9, da conseguire entro il 30/06/2026: “Almeno 375 000 kW di capacità di generazione di energia solare installata”;

L’accordo, denominato Operational Arrangement (Ref.Ares(2021)7947180-22/12/2021), siglato tra la Commissione Europea e lo Stato italiano il 22 dicembre 2021, ed in particolare gli allegati I e II, riportano, per il Target M2C1-4: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali Direzione generale per la promozione della qualità agroalimentare e
dell’ippica:

  • nel campo meccanismo di verifica “la Pubblicazione del decreto, che assegna almeno il 30% delle risorse finanziarie totali, sul sito web dell’autorità esecutiva
    (https://www.politicheagricole.it/). Il decreto individua i beneficiari di tali risorse finanziarie e vengono fornite copie degli inviti a presentare proposte.
  • nel campo ulteriori specificazioni: “Gli investimenti saranno attuati mediante inviti a presentare proposte allo scopo di garantire l’uso efficiente, efficace e pieno delle risorse
    finanziarie”. Nel rispetto degli obiettivi fissati dal regolamento UE 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021 – nel quadro del regime di aiuto SA.102460 (2022/N), di cui all’autorizzazione concessa dalla Commissione europea, DG Concorrenza con la Decisione C(2022) 4660 final del 7 luglio 2022 – il Decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali 25 marzo 2022, n. 140119, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 149 del 28 giugno 2022, come integrato dal Decreto ministeriale 15 luglio 2022, n. 315434, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale – Serie Generale n. 193 del 19 agosto successivo, fornisce le direttive necessarie all’avvio della misura di investimento in esame e individua il Gestore dei Servizi Energetici S.p.A (società per azioni interamente partecipata dal Ministero dell’economia e delle finanze, istituzionalmente deputata all’esercizio delle funzioni di natura pubblicistica finalizzate alla promozione e allo sviluppo delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica) quale Soggetto attuatore dell’intervento in parola.

A tale scopo, il GSE S.p.A. ed il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, il 4 agosto 2022, hanno sottoscritto l’Accordo ai sensi dell’articolo 5, comma 6, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, per la realizzazione della suaccennata Misura di Investimento 2.2. – “Parco Agrisolare”, del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

Ai fini del presente Avviso sono adottate le definizioni di cui all’articolo 1 del Decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali del 25 marzo 2022, n. 140119, e s.m.i.,
nonché le seguenti:

  1. decreto: il decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali del 25 marzo 2022, n. 140119, così come modificato dal decreto ministeriale del 15 luglio
    2022, n. 315434, relativo agli interventi per la realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, da
    finanziare nell’ambito del PNRR, Missione 2, componente 1, investimento 2.2 “Parco Agrisolare”;
  2. proposta: istanza presentata dal Soggetto beneficiario avente ad oggetto l’installazione di pannelli fotovoltaici, ed eventualmente e unitamente a tale intervento, la realizzazione
    delle altre attività di cui all’articolo 6 del Decreto, di cui è richiesto il finanziamento nell’ambito della Misura di cui al Decreto;
  3. regolamento operativo: l’allegato A al presente Avviso, il quale definisce le modalità e le specifiche tecniche di presentazione e valutazione delle Proposte per la richiesta di
    ammissione ai contributi previsti dal Decreto, nonché le principali indicazioni e rimandi per le successive fasi progettuali;
  4. soggetto beneficiario: l’impresa del settore agricolo e agroalimentare, rientrante nelle categorie di cui all’art. 4 del Decreto, che realizza gli interventi di cui al Decreto, ne
    sostiene i relativi costi ed ha la disponibilità dell’immobile funzionale all’esercizio dell’impresa agricola, oggetto dei predetti interventi, e che riceve il contributo;
  5. soggetto attuatore: il Gestore dei servizi energetici GSE S.p.A., cui è affidata la gestione della misura mediante atto che ne regola i rapporti con il Ministero.
  1. Il presente Avviso, adottato ai sensi dell’art.13 del Decreto, approva l’allegato A – Regolamento operativo, che ne costituisce parte integrante e sostanziale.
  2. Il Regolamento operativo assume carattere vincolante per i proponenti.
  3. Per gli anni dal 2022 al 2026 le risorse disponibili ammontano a 1.500 milioni di euro, a valere sui fondi del PNRR, Missione 2, Componente 1, Investimento 2.2, e sono così
    ripartite:

    1. una quota di risorse pari a 1.200 milioni di euro è destinata alla realizzazione di interventi nel settore della produzione agricola primaria, come descritti all’Allegato
      A, Tabella 1A, del Decreto;
    2. una quota di risorse pari a 150 milioni di euro è destinata alla realizzazione di interventi nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in agricoli, come
      descritti all’Allegato A, Tabella 2 A del Decreto;
    3. una quota pari a 150 milioni di euro è destinata alla realizzazione degli interventi nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli e alle altre imprese,
      come descritti all’Allegato A, Tabella 3A, del Decreto.
  4. le quote indicate al precedente comma potranno essere oggetto di modifica e/o integrazione nel corso di attuazione della misura, in relazione all’andamento della stessa.
  5. Un importo pari ad almeno il 40% delle predette risorse è destinato al finanziamento di progetti da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia,
    Sardegna e Sicilia. Qualora tali risorse non dovessero essere impiegate, in tutto o in parte, le stesse saranno destinate a coprire il fabbisogno di progetti da realizzare nelle altre Regioni
    italiane, previa apposita comunicazione del Ministero al Soggetto attuatore.
  1. le agevolazioni di cui al presente Avviso sono concesse sulla base di quanto previsto nel Decreto e nell’allegato Regolamento operativo, secondo una procedura a sportello, nei limiti delle
    risorse finanziarie disponibili di cui al precedente art. 2, comma 3, relativamente alle dotazioni assegnate a ciascuna categoria di soggetti proponenti (tabelle 1A, 2A, 3A del Decreto).
  2. le proposte, redatte in conformità alle istruzioni del Regolamento operativo, dovranno essere presentate, pena l’irricevibilità, esclusivamente tramite la Piattaforma informatica predisposta dal Soggetto attuatore GSE all’indirizzo www.gse.it a decorrere dalle ore 12:00:00 del 27 settembre 2022 e fino alle ore 12:00:00 del 27 ottobre 2022.
  3. la Piattaforma informatica consente il caricamento delle Proposte esclusivamente durante il periodo di apertura come sopra individuato.
  4. alla Proposta dovrà essere allegata, a pena di esclusione, copia del documento d’identità del sottoscrittore, in corso di validità, della dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà e la
    documentazione prevista al paragrafo 6.2 del Regolamento Operativo.
  5. laddove lo ritenga necessario, il Soggetto Beneficiario potrà procedere, attraverso le specifiche funzionalità rese disponibili sulla Piattaforma informatica predisposta dal GSE,
    all’annullamento di una Proposta inviata.
  6. Qualora il GSE, in fase di valutazione delle Proposte inviate, rilevi che il Soggetto beneficiario abbia presentato più istanze per il medesimo progetto, procederà a valutare l’ultima
    Proposta inviata e ad annullare d’ufficio le precedenti.
  7. Nel caso in cui le risorse disponibili di cui all’art. 2 del presente decreto non dovessero esaurirsi a seguito della procedura di sportello, il Ministero, per mezzo di decreto direttoriale, può prorogare la fase di invio delle Proposte oltre il termine stabilito dal comma 2 del presente articolo.
  1. Ai sensi dell’art. 2, comma 6, del Decreto, non sono in ogni caso ammissibili alle agevolazioni gli interventi che prevedano attività su strutture e manufatti correlati a: i) attività connesse ai combustibili fossili, compreso l’uso a valle; ii) attività nell’ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell’UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non
    inferiori ai pertinenti parametri di riferimento; iii) attività connesse alle discariche di rifiuti, agli inceneritori e agli impianti di trattamento meccanico biologico; iv) attività nel cui ambito
    lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all’ambiente.
  2. Ulteriori indicazioni per il rispetto del principio “non arrecare un danno significativo” sono contenute nel Regolamento operativo.
  1. Le proposte saranno valutate dal GSE sulla base dei dati dichiarati dai Soggetti Beneficiari ai sensi dell’art. 47 del DPR n. 445/2000, nella consapevolezza delle sanzioni penali ivi previste in caso di dichiarazioni false o mendaci e di invio di dati o documenti non veritieri, secondo la procedura di selezione a sportello.
  2. A conclusione del processo di valutazione di cui al precedente comma, il GSE comunica con provvedimento espresso l’esito dell’istruttoria al Soggetto Beneficiario. In caso di istruttoria
    conclusa con esito positivo, il Provvedimento di accoglimento (Atto di concessione) riporterà il contributo effettivamente spettante; laddove l’istruttoria accerti il mancato rispetto dei
    requisiti oggettivi e soggettivi previsti dal Decreto, il Provvedimento di esclusione riporterà i motivi ostativi all’accoglimento della Proposta.
  3. Al fine di rendicontare alla Commissione europea il conseguimento del target M2C1-4, il GSE redige un elenco dei destinatari delle risorse, approvato con decreto direttoriale e pubblicato sul sito web del Ministero e del GSE, per almeno il 30% delle risorse totali della misura, salvo assenza di domande. Con la medesima modalità si procede ad aggiornare l’elenco dei beneficiari a valle del completamento del processo di valutazione delle Proposte pervenute.
  4. I lavori per la realizzazione degli interventi previsti devono essere avviati successivamente alla presentazione della Proposta. Tutte le spese sono ammissibili a partire dal giorno di
    presentazione della Proposta.
  5. I Soggetti Beneficiari dovranno realizzare, collaudare e rendicontare gli interventi entro 18 mesi dalla data della pubblicazione dell’elenco dei destinatari delle risorse, salvo richiesta di
    proroga, sostenuta da motivi oggettivi e soggetta all’approvazione a cura del Soggetto attuatore, d’intesa con il Ministero. Deve essere garantita comunque la realizzazione, collaudo
    e rendicontazione degli interventi entro il 30 giugno 2026.
  6. Il ricorrere delle seguenti circostanze comporta l’esclusione della Proposta inviata:
    • assenza o mancata evidenza del possesso dei requisiti soggettivi e oggettivi previsti dal Decreto, come desumibile dalla documentazione trasmessa in allegato alla
      Proposta e secondo quanto prescritto dal Regolamento Operativo;
    • mancata sottoscrizione della Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, oppure incertezza sul contenuto per difetto di sottoscrizione o di altri elementi essenziali
      (quali, ad esempio, l’allegazione di Dichiarazione non completa in tutte le pagine);
    • alterazioni apportate alla Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, ovvero difformità rispetto al formato di Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà allegato
      al Regolamento operativo;
    •  mancanza della documentazione obbligatoria prevista dal paragrafo 6.2 del Regolamento Operativo per la specifica fattispecie di Proposta, ivi inclusa la copia del
      documento di identità del sottoscrittore della Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà;
  7. Il Soggetto Beneficiario, con la sottoscrizione della Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, nell’assumere la piena responsabilità in ordine alle informazioni e ai dati forniti ai
    sensi del DPR n. 445/2000, è pienamente consapevole delle conseguenze derivanti dal ricorrere delle predette circostanze.
  8. Il Ministero, anche per il tramite del GSE, si riserva di effettuare controlli e ispezioni sui singoli interventi, in ogni fase del ciclo di vita del progetto, al fine di verificare il rispetto delle
    condizioni di accesso ai contributi riconosciuti, la corretta realizzazione degli interventi secondo quanto previsto dalla Proposta approvata, l’assenza di doppio finanziamento e il
    mantenimento in efficienza e in esercizio degli interventi realizzati per almeno i 5 anni successivi alla data di erogazione a saldo del contributo.
  9. Per quanto non espressamente previsto nel presente Avviso o nell’allegato Regolamento Operativo, valgono le disposizioni del Decreto e s.m.i.
  10.  Con successivi Provvedimenti di cui all’art.1, comma 1, lett. s) del Decreto, verranno regolamentate le modalità, le evidenze documentali da allegare e le necessarie specificazioni
    in merito alla comunicazione di inizio lavori, all’eventuale richiesta di anticipazione, alla comunicazione di fine lavori, nonché in merito alla rendicontazione delle spese effettivamente
    sostenute e le modalità per l’erogazione del contributo riconosciuto.
  1. Il Ministero e il Soggetto attuatore GSE S.p.A., quali titolari autonomi del trattamento, si impegnano ad effettuare il trattamento dei dati personali nel rispetto delle disposizioni del
    Regolamento (UE) 2016/679 (di seguito anche “GDPR”) relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, e del Decreto Legislativo n. 196/03 e s.
    m.i.
  2. Il Ministero e il Soggetto attuatore GSE S.p.A. sono autorizzati a trattare i dati personali per la tutela dei propri interessi legittimi, nonché in adempimento agli obblighi di legge a cui gli
    stessi sono soggetti. I dati personali potranno essere condivisi tra Ministero e Soggetto attuatore, nonché con soggetti delegati e/o incaricati dai titolari (a titolo esemplificativo,
    società o studi professionali che prestano attività di assistenza e consulenza, nonché consulenti fiscali e legali e/o soggetti che forniscono servizi per la gestione del sistema informatico),
    persone autorizzate dai titolari al trattamento di dati personali che si sono impegnate allariservatezza o abbiano un adeguato obbligo legale di riservatezza.
  3. Ferme ed impregiudicate le eventuali comunicazioni effettuate dai titolari in ottemperanza agli obblighi di legge, i suindicati dati personali potranno essere comunicati, esclusivamente per le finalità sopra indicate, all’interno dello SEE (Spazio Economico Europeo) nel rispetto dei diritti e delle garanzie previste dalla normativa vigente.
  4. Ai sensi dell’art. 5, comma 1, lett. e) GDPR, i dati personali saranno conservati dai titolari per un arco di tempo non superiore a quello strettamente necessario per il conseguimento delle finalità per le quali gli stessi sono trattati, per tutelare un proprio interesse legittimo quale la difesa in giudizio, nonché per adempiere ai correlati obblighi di legge.
  5. In ogni momento i titolari potranno esercitare i diritti previsti dal GDPR. Tali richieste possono essere rivolte ai seguenti indirizzi di posta elettronica:
    • per il Ministero, al nominato responsabile per la protezione dei dati personali, rpd@politicheagricole.it;
    • per il GSE, al nominato responsabile per la protezione dei dati personali, rpd@gse.it.

Il presente Avviso, unitamente agli Allegati “A – Regolamento Operativo”, “B – Codici ATECO Agrisolare”, “C – Allegati TFUE”, “D – Simulatore Analisi Controfattualità Grandi imprese”, che ne costituiscono parte integrante e sostanziale, è pubblicato sul sito internet del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, nella sezione “Attuazione misure PNRR”, e sul sito web del GSE.

 

 

 

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