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NADEF 2023

NADEF 2023: tutto quello che occorre sapere

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Pubblicata la nota di aggiornamento del documento di economia e finanza del 2023, con le nuove previsioni per il triennio 2024-2026

Con l’approvazione avvenuta durante il CdM del 27 settembre scorso, inizia ufficialmente il cammino tortuoso della NADEF (Nota di aggiornamento al DEF). Dopo la pubblicazione ad aprile del documento economia e finanza (DEF 2023), il Ministero dell’Economia e Finanze (MEF) ha pubblicato, come di prassi, la nota di aggiornamento (NADEF 2023). Il documento in esame, così come il DEF, rappresenta uno step importante per il nostro Paese dal punto di vista strategico per disegnare le sorti dell’economia. Prima di mostrarti il quadro completo del documento approvato all’interno del Consiglio dei Ministri, diciamo subito che non ci sono cenni distensivi rispetto al Superbonus e agli altri Bonus edilizi, diventa, quindi, sempre più importante sfruttare al più presto le agevolazioni attualmente in essere e per farlo bene è indispensabile un software per il calcolo e la gestione dei bonus edilizia che puoi anche usare gratuitamente per 30 giorni. Si conferma, invece il PNRR come volano decisivo per lo sviluppo del Paese e delle opere pubbliche, anche in questo caso i tempi sono strettissimi e per le esecuzioni delle opere diventa fondamentale una gestione digitale veloce che solo un software per i lavori pubblici può assicurare.

NADEF 2023

Il provvedimento è stato approvato dal CdM n. 51 e non ancora pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. Ricordiamo che la Nota di aggiornamento al DEF (NADEF) viene presentata alle Camere entro il 27 settembre di ogni anno per aggiornare le previsioni economiche e di finanza pubblica del DEF in relazione alla maggiore disponibilità di dati ed informazioni sull’andamento del quadro macroeconomico e di finanza pubblica. Il documento, inoltre, contiene l’aggiornamento degli obiettivi programmatici, tenendo conto anche delle eventuali osservazioni formulate dalle istituzioni UE competenti nelle materie relative al coordinamento delle finanze pubbliche degli Stati membri.

NADEF 2023: le previsioni

La nota che aggiorna le stime economiche – finanziarie, è basata anche sugli effetti di una politica monetaria restrittiva influenzata dall’aumento dei tassi d’interesse e dalle conseguenze del conflitto tra Russia – Ucraina, anche alla luce degli effetti degli interventi adottati dal Governo che nel complesso ammontano ad oltre il 5,3% del PIL.

Tuttavia, la modesta crescita dell’attività economica prefigurata dalle stime interne per il secondo semestre, frena la previsione di crescita annuale del prodotto interno lordo (PIL) in termini reali nel 2023, dall’1,0% del DEF allo 0,8%, e la proiezione tendenziale a legislazione vigente per il 2024, dall’1,5% all’1,0%. Resta invece sostanzialmente invariata, rispetto al DEF, la proiezione tendenziale di crescita del PIL per il 2025, all’1,3%, mentre quella per il 2026 migliora marginalmente, dall’1,1% all’1,2%.

Sebbene si preveda che il tasso di inflazione cali sensibilmente nei prossimi mesi, il forte rincaro dei prezzi dei beni e dei servizi inclusi nel paniere dei consumi, e in particolare dei generi alimentari, resta una delle principali preoccupazioni del Governo. Per questo motivo, lo stesso Governo ha deciso di confermare per il 2024 il taglio contributivo attuato quest’anno. In termini di impatto sulla finanza pubblica, si tratta della principale misura della legge di bilancio. Si è deciso, quindi, di prorogarla perché essa soddisfa al contempo l’esigenza di proteggere il reddito disponibile delle famiglie con redditi medi e bassi, di contenere il costo del lavoro delle imprese e l’aumento dei prezzi e di continuare a migliorare la competitività della nostra economia.

NADEF 2023: i principali obiettivi

Gli interventi previsti dal disegno di legge di bilancio che il Governo intende presentare, riflettono tale impostazione:

  • taglio al cuneo fiscale sul lavoro anche nel 2024;
  • prima fase della riforma fiscale;
  • sostegno alle famiglie e alla genitorialità;
  • rinnovi contrattuali del pubblico impiego, anche con particolare riferimento alla sanità;
  • conferma degli investimenti pubblici, con priorità a quelli del PNRR;
  • rifinanziamento delle politiche invariate.

NADEF 2023: cos’è?

La NADEF è la nota di aggiornamento al DEF (Documento di economia e finanza) dove il governo inserisce le nuove stime economico e finanziarie formulate sulla base dei dati a disposizione e di un quadro macro economico certamente più chiaro alla luce dei nuovi dati. Ricordiamo che entrambi i documenti devono essere pubblicati e presentati dall’esecutivo ma con scadenze differenziate:

  • DEF: entro il 30 aprile di ogni anno all’Unione Europea;
  • NADEF: entro il 21 settembre di ogni anno alla Camera e al Senato.

In altre parole, la NADEF è uno degli indicatori fondamentali per decidere quali riforme saranno attuate e quali verranno accantonate.

Investimenti pubblici

L’andamento degli investimenti pubblici risente delle nuove ipotesi relative ai flussi di spesa finanziata con sovvenzioni e prestiti RRF, rivisti al ribasso nel 2023 e in misura minore nel 2024 e maggiormente concentrati negli anni 2025 e 2026. L’effetto delle nuove ipotesi adottate implica un rapporto degli investimenti fissi lordi della PA sul PIL del 2,9 e 3,2%, rispettivamente nel 2023 e 2024, e quindi del 3,4 % nel 2025 e 3,2 % nel 2026.

Gli interventi del Piano per la ripresa e la resilienza, che il Governo presenterà non appena verrà finalizzato l’accordo in seno alle istituzioni europee, permetteranno il rilancio degli investimenti pubblici e privati e consentiranno di attuare rilevanti riforme strutturali, all’interno di un disegno complessivo di rilancio del Paese e di transizione verso un’economia più innovativa, sostenibile e inclusiva.

Oltre agli interventi volti ad accelerare la transizione ecologica e quella digitale e ad aumentare la competitività e la resilienza delle imprese italiane, una particolare attenzione verrà dedicata anche agli investimenti e alle riforme in istruzione e ricerca.

Documento Programmatico di Bilancio 2024

Lunedì 16 ottobre 2024, il Consiglio dei Ministri ha approvato il Documento Programmatico di Bilancio per il 2024 con l’obiettivo di far sì che la manovra di bilancio rispetti scrupolosamente le normative europee, tenendo conto della complessa situazione economica, influenzata negativamente da fattori come l’inflazione, i crescenti costi dell’energia e l’incertezza globale derivante dal conflitto Russo-Ucraino e dalla recente crisi in Medio Oriente. Il testo in esame si concentra principalmente sulla riduzione degli oneri fiscali al fine di sostenere i redditi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati a reddito medio-basso.

Vediamo insieme le principali novità previste all”interno della NADEF.

NADEF 2023: Superbonus

La NADEF di quest’anno purtroppo non risparmia la maxi-detrazione che ha rappresentato il volano principale dell’economia italiana degli ultimi anni. Come annunciato da giorni dalla maggioranza, il Governo non sembrerebbe prendere una decisione significativa per risollevare le sorti del Superbonus e di tutti i bonus edilizi. In particolare, analizzando le 138 pagine del documento in esame, con rammarico constatiamo l’assenza di qualsiasi accenno a una possibile revisione o modifica sostanziale della detrazione.

NADEF 2023: PNRR

Entro le sfide presentate da un contesto geopolitico, ambientale e demografico estremamente complesso, è essenziale raggiungere tassi di crescita nettamente superiori a quelli registrati nell’ultimo decennio. In tale scenario il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e la sua efficace revisione, inclusa l’aggiunta del nuovo capitolo dedicato al Piano REPowerEU, svolge un ruolo centrale nella strategia di promozione della crescita e dell’innovazione del Governo.

NADEF 2023: contenimento dei costi

È stato confermato l’azzeramento degli oneri di sistema sulle bollette del gas e la riduzione dell’IVA al 5% sulla somministrazione di gas ad uso combustione, per teleriscaldamento e per energia termica.

NADEF 2023: bonus sociali

Prorogato il rafforzamento e l’innalzamento da 20.000 a 30.000 euro della soglia ISEE per l’accesso ai bonus delle famiglie numerose. Questi bonus, in vigore già da anni, sono una misura strutturale, molto flessibile e dall’elevato grado di selettività; perciò, il loro rafforzamento si è dimostrato uno strumento fondamentale e molto efficiente per il sostegno alle famiglie più fragili.

Nadef 2023: welfare aziendale

Le somme pagate o rimborsate dai datori di lavoro ai lavoratori dipendenti con figli a carico per il pagamento delle utenze domestiche sono incluse tra i cd. fringe benefit che possono essere esclusi dal reddito imponibile fino a un limite di 3.000 euro.
A queste misure si aggiungono quelle valide per l’intero 2023 e relative alla rateizzazione delle bollette e ai regimi agevolati di garanzie pubbliche per le imprese.

Ti allego il documento approvato nel Consiglio dei Ministri.

Infine, per continuare a gestire correttamente le tue pratiche di Superbonus, ti suggerisco un software 110 linee guida che ti supporta nella corretta gestione della pratica e dei lavori per il Superbonus e per tutti gli altri Bonus per l’edilizia dallo Studio di fattibilità allo Stato finale dei lavori.

 

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