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Decreto Rilancio: tutte le misure per lavoratori e famiglie

Dal Ministero del Lavoro la brochure informativa sulle misure per lavoratori e famiglie adottate dal decreto Rilancio

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (MLPS) ha sintetizzato in una brochure informativa tutte le misure previste dal decreto Rilancio in merito a al sostegno del reddito, all’occupazione ed alle famiglie messe a dura prova dalla crisi epidemiologica da Covid-19.

La brochure informativa del Ministero del Lavoro

Il documento di sintesi sulle misure a sostegno del lavoro e delle famiglie riporta i seguenti punti:

  • Cassa Integrazione;
  • periodo di divieto di licenziamento;
  • novità per i contratti a termine;
  • indennità in favore dei professionisti e lavoratori co.co.co., lavoratori autonomi iscritti alle Gestioni speciali dell’AGO, lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali;
  • bonus a sostegno dei lavoratori domestici;
  • smart working;
  • contratti di lavoro e la regolarizzazione;
  • Reddito di emergenza (REM);
  • congedo parentale e il bonus baby sitter;
  • permessi lavorativi per chi assiste un familiare con grave disabilità certificata o al lavoratore con grave disabilità.

La brochure è consultabile attraverso i codici QR riportati nelle schede e tramite i quali sarà possibile accedere direttamente ai servizi del portale Inps.

Cassa integrazione

Per quanto riguarda la cassa integrazione:

  • viene confermata la dotazione originaria di 9 settimane di trattamento di integrazione salariale ordinaria e assegno ordinario in ambito FIS, con causale Covid-19;
  • per le aziende che hanno già utilizzato completamente le prime 9 settimane, è prevista la possibilità di richiederne ulteriori 5 con la medesima causale Covid-19;
  • inoltre, sono previste 4 settimane aggiuntive di ammortizzatore sociale Covid-19, entro i limiti di finanziamento previsti dall’art. 73 bis dello stesso decreto;
  • come da anticipazioni, è confermato che spetta l’assegno per il nucleo familiare ai beneficiari di assegno ordinario, limitatamente alla causale Covid-19;
  • novità anche per la cassa integrazione in deroga.

Divieto di licenziamento

È stato prorogato dai precedenti 60 giorni a 5 mesi complessivi il periodo di divieto di licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo e collettivi e di sospensione delle procedure dei licenziamenti collettivi e individuali per giustificato motivo oggettivo in corso.

Proroga di due mesi per i trattamenti di Naspi e Dis-Coll in scadenza tra il 1° marzo e il 30 aprile scorsi.

Contratti a termine

Per far fronte al riavvio delle attività a seguito dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, è possibile rinnovare o prorogare fino al 30 agosto 2020 i contratti di lavoro subordinato a tempo determinato in essere alla data del 23 febbraio 2020.

Indennità autonomi

Nello specifico l’indennità autonomi spetta ai:

  • liberi professionisti iscritti alla gestione separata INPS, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie;
  • lavoratori titolari di rapporti di co.co.co. iscritti alla gestione separata INPS non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie;
  • lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Assicurazione generale obbligatoria (AGO);
  • lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali;
  • lavoratori del settore agricolo;
  • lavoratori intermittenti;
  • lavoratori dipendenti stagionali;
  • lavoratori iscritti al FPLS (Fondo lavoratori dello spettacolo);
  • professionisti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria;
  • lavoratori sportivi.

Bonus lavoro domestico

A sostegno dei lavoratori domestici è introdotta un’indennità pari a 500 euro mensili per i mesi di aprile e maggio 2020, in favore di coloro che al 23 febbraio 2020 avevano in essere uno o più contratti di lavoro per una durata complessiva superiore a 10 ore settimanali, a condizione che non siano conviventi col datore di lavoro.

Smart working

I genitori lavoratori dipendenti del settore privato, con almeno un figlio a carico minore di anni 14, a condizione che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa o che non vi sia genitore non lavoratore, avranno diritto al lavoro agile a condizione che tale modalità sia compatibile con le caratteristiche della prestazione.

Per ulteriori approfondimenti sul lavoro agile consulta il seguente articolo di BibLus.

Emersione contratti di lavoro e regolarizzazione

I datori di lavoro italiani o cittadini di uno Stato membro dell’Unione Europea, ovvero i datori di lavoro stranieri in possesso di un titolo di soggiorno ex art. 9 del dl n. 286 del 1998, possono presentare istanza per concludere un contratto di lavoro subordinato con cittadini stranieri presenti nel territorio italiano o per dichiarare la sussistenza di un rapporto di lavoro irregolare ancora in corso con cittadini italiani o cittadini stranieri.

Reddito di emergenza

Per ottenere il Rem bisogna possedere cumulativamente i requisiti di seguito elencati:

  • residenza in Italia, verificata con riferimento al componente richiedente il beneficio;
  • reddito familiare inferiore al Rem spettante;
  • patrimonio mobiliare familiare per l’anno 2019 inferiore a 10.000 euro, accresciuto di 5.000 euro per ogni componente successivo al primo, fino a un massimo di 20.000 euro, e Isee inferiore a 15.000 euro.

Congedo parentale

Per quanto riguarda il congedo parentale:

  • è previsto l’innalzamento a trenta giorni dei congedi di cui possono fruire i genitori lavoratori dipendenti del settore privato per i figli di età non superiore ai 12 anni (per i quali è riconosciuta una indennità pari al 50% della retribuzione) e l’estensione del relativo arco temporale di fruizione sino al 31 luglio 2020. Tali periodi sono coperti da contribuzione figurativa;
  • è stato confermato e “potenziato” il c.d. bonus babysitter;
  • è previsto un incremento dei fondi destinati a potenziare i centri estivi diurni (anche privati) destinati all’accoglienza di bambine e bambini di età compresa tra 3 e 14 anni.

Permessi disabili

Confermato anche per maggio e giugno l’aumento dei giorni di permesso lavorativo (ex art. 33 della legge 104/1992) già previsto dal decreto “Cura Italia” (art. 24). Come per il periodo marzo/aprile anche per il mese di maggio e giugno sono concessi 12 giorni aggiuntivi complessivi di permesso lavorativo a chi assiste un familiare con grave disabilità certificata o al lavoratore con grave disabilità.

 

Clicca qui per scaricare la brochure informativa del Ministero del Lavoro

 

certus

 

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