Linee Guida per l’applicazione al patrimonio culturale della normativa tecnica di cui all’Ordinanza P.C.M. 3274/2003
?Stampa l'articolo o salvalo in formato PDF (selezionando la stampante PDF del tuo sistema operativo)
Il Dipartimento della Protezione Civile e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali hanno elaborato, ai sensi dell’art. 3 dell’Ordinanza P.C.M. 3431 del 3 maggio 2005, le Linee Guida per l’applicazione al patrimonio culturale della normativa tecnica per le costruzioni in zona sismica emanata con l’Ordinanza P.C.M. 3274/2003.
Il Dipartimento della Protezione Civile e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali hanno elaborato, ai sensi dell’art. 3 dell’Ordinanza P.C.M. 3431 del 3 maggio 2005, le Linee Guida per l’applicazione al patrimonio culturale della normativa tecnica per le costruzioni in zona sismica emanata con l’Ordinanza P.C.M. 3274/2003.
Lo scopo di tale documento, frutto dell’attività di un gruppo di lavoro pluridisciplinare, è quello di fornire indicazioni per la valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale tutelato, in applicazione dell’Ordinanza P.C.M. 3274 del 20 marzo 2003 e successive modifiche ed integrazioni, delle Norme tecniche per le costruzioni (D.M. 14 settembre 2005 ) e del Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42).
In particolare quest’ultimo stabilisce all’articolo 4, comma 9 che per i beni immobili collocati nelle zone dichiarate a rischio sismico il restauro comprende l’intervento di miglioramento strutturale.
Il documento è stato redatto con l’intento di specificare un percorso di conoscenza, valutazione della sicurezza sismica e progetto degli eventuali interventi, concettualmente analogo a quello previsto per le costruzioni non tutelate, ma opportunamente adattato alle esigenze e peculiarità del patrimonio culturale; la finalità è quella di formulare, nel modo più oggettivo possibile, il giudizio finale sulla sicurezza e sulla conservazione garantite dall’intervento di miglioramento sismico.
I diversi capitoli delle Linee Guida forniscono indicazioni per definire l’azione sismica, in relazione alla pericolosità del sito ed alla destinazione d’uso del manufatto, e la capacità della struttura, attraverso una corretta conoscenza e modellazione del manufatto.
In particolare:
Lo scopo di tale documento, frutto dell’attività di un gruppo di lavoro pluridisciplinare, è quello di fornire indicazioni per la valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale tutelato, in applicazione dell’Ordinanza P.C.M. 3274 del 20 marzo 2003 e successive modifiche ed integrazioni, delle Norme tecniche per le costruzioni (D.M. 14 settembre 2005 ) e del Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42).
In particolare quest’ultimo stabilisce all’articolo 4, comma 9 che per i beni immobili collocati nelle zone dichiarate a rischio sismico il restauro comprende l’intervento di miglioramento strutturale.
Il documento è stato redatto con l’intento di specificare un percorso di conoscenza, valutazione della sicurezza sismica e progetto degli eventuali interventi, concettualmente analogo a quello previsto per le costruzioni non tutelate, ma opportunamente adattato alle esigenze e peculiarità del patrimonio culturale; la finalità è quella di formulare, nel modo più oggettivo possibile, il giudizio finale sulla sicurezza e sulla conservazione garantite dall’intervento di miglioramento sismico.
I diversi capitoli delle Linee Guida forniscono indicazioni per definire l’azione sismica, in relazione alla pericolosità del sito ed alla destinazione d’uso del manufatto, e la capacità della struttura, attraverso una corretta conoscenza e modellazione del manufatto.
In particolare:
- Nel capitolo 2 sono suggeriti i requisiti di sicurezza ritenuti adeguati per i beni architettonici di valore storico artistico. Sono opportunamente ridefiniti gli stati limite di riferimento, che non si riferiscono solo ad esigenze di salvaguardia dell’incolumità delle persone (stato limite ultimo) e di funzionalità (stato limite di danno), ma anche alla perdita del manufatto ed ai danni ai beni di valore artistico in esso contenuti.
- Nel capitolo 5 sono illustrate le diverse possibilità di modellazione del comportamento strutturale di una costruzione storica in muratura;
- Nel capitolo 6 sono descritti i criteri da seguire per il miglioramento sismico, ovvero per la riduzione delle vulnerabilità accertate sulla base dei risultati della modellazione e dell’osservazione degli eventuali danni; per ciascuna problematica sono anche indicate le possibili tecniche di intervento, che vengono esaminate criticamente in relazione alla loro efficacia, al loro impatto sulla conservazione (non invasività, reversibilità e durabilità) ed ai costi.
Le Linee Guida sono al momento all’esame del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.
Documento | Dimensione | Formato |
---|---|---|
Testo ufficiale prodotto dal gruppo di lavoro | 887 Kb | ![]() |

Indirizzo articolo: https://biblus.acca.it/linee-guida-per-l-applicazione-al-patrimonio-culturale-della-normativa-tecnica-di-cui-all-ordinanza-p-c-m-3274-2003/
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Fornisci il tuo contributo!