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Linee guida Anac su Rup, Offerta più vantaggiosa e Servizi di progettazione, il parere del CdS

Linee guida Anac su Rup, offerta economicamente più vantaggiosa, servizi di ingegneria e architettura, ecco cosa ne pensa il Consiglio di Stato

L’Anac, con nota del 24 giugno 2016, ha chiesto al Consiglio di Stato di esercitare le proprie funzioni consultive in relazione alle linee guida seguenti elaborate in attuazione da quanto disposto dal nuovo Codice appalti (dlgs 50/2016):

Il Cds ha istituito un’apposita Commissione speciale per fornire osservazioni specifiche in base ai principi generali che regolano l’azione amministrativa, verificando l’aspetto della legalità senza trascurare quello della ragionevolezza.

Bisogna innanzitutto chiarire la natura non normativa degli atti in esame e la necessità di distinguere tra:

  • linee guida vincolanti: non lasciano poteri valutativi nella fase di attuazione alle amministrazioni e agli enti aggiudicatori, che sono obbligati a darvi concreta attuazione
  • linee guida non vincolanti a carattere “discorsivo”: sono anch’esse atti amministrativi generali, con consequenziale applicazione dello statuto del provvedimento amministrativo e perseguono lo scopo di fornire indirizzi e istruzioni operative alle stazioni appaltanti

Segue l’analisi delle singole linee guida.

Consiglio di stato, parere sulle linee guida Anac sull’offerta economicamente più vantaggiosa

Le linee guida Anac sull’offerta economicamente più vantaggiosa sono emanate ai sensi dell’art.213, comma 2, nell’ambito di una competenza generale dell’Anac e vanno qualificate come linee guida non vincolanti.

Il Consiglio di Stato considera la linea guida Anac sull’offerta economicamente più vantaggiosa come un insieme di istruzioni operative indirizzate alle stazioni appaltanti e finalizzate, perlopiù, ad offrire alle amministrazioni aggiudicatrici formule e metodi, di natura tecnico-matematica, sulla valutazione delle offerte e sull’assegnazione di un punteggio numerico.

La critica sollevata all’Anac riguarda, dunque, l’impostazione minimale del documento che non fornisce alle stazioni appaltanti raccomandazioni operative puntuali, ma che si limita a chiarire alcuni aspetti applicativi dell’art. 95 del Codice appalti.

Tale struttura del documento, se pur risulta condivisibile ed apprezzabile nella misura in cui rispetta la discrezionalità delle stazioni appaltanti nella scelta dei criteri e dei metodi di analisi delle offerte più coerenti con le specifiche esigenze dell’appalto in questione, sconta un deficit di utilità.

Secondo il CdS sarebbe opportuno che l’Anac guidasse, mediante raccomandazioni che resterebbero comunque non vincolanti, l’esercizio della discrezionalità delle stazioni appaltanti.

Consiglio di Stato, il parere sulle linee guida Anac sul Rup

L’osservazione di maggior rilievo fatta dal Consiglio di Stato riguarda l’ambiguità della natura delle linee guida sul Rup.

Sebbene l’art. 31, comma 5 non specifichi a quale tipologia di linee guida sia da ascrivere tale intervento dell’Anac, è da ritenere che si tratti di linee guida di natura vincolante.

In realtà però, evidenzia il Cds, sarebbe più corretto distinguere 2 parti ben distinte delle suddette linee guida:

  1. i compiti specifici del Rup, requisiti di professionalità, casi di coincidenza del Rup con il progettista o il direttore dei lavori o dell’esecuzione, ai sensi dell’art. 31, comma 5
  2. indicazioni di carattere generale in materia di Rup, ai sensi dell’art. 213, comma 2

La prima parte ha una natura vincolante, in cui si attua l’art. 31, comma 5, mentre la seconda parte fornisce un’interpretazione dell’art. 31 nel suo complesso, ai sensi dell’art. 213, comma 2 e assume una funzione di orientamento.

Segue poi un’analisi dettagliata degli aspetti e delle definizioni proposte dall’Anac, con la richiesta di approfondimento di alcune argomentazioni, quali:

  • la compatibilità delle funzioni del Rup e quelle di Commissario di gara e di Presidente della commissione giudicatrice
  • la definizione corretta delle soglie di rilevanza comunitaria in coerenza con il codice e le direttive comunitarie
  • i casi in cui il Rup può coincidere con il progettista, con il direttore dei lavori o con il direttore dell’esecuzione del contratto
  • la possibilità dell’introduzione di un’ulteriore ipotesi di non coincidenza soggettiva fra il Rup e direttore dell’esecuzione

Consiglio di Stato, il parere sulle linee guida Anac sull’affidamento dei servizi di ingegneria e architettura

Le suddette linee guida hanno natura non vincolante e nascono dalla condivisibile esigenza di riordino della materia dei servizi attinenti all’architettura e all’ingegneria.

Il Consiglio di Stato sottolinea come le linee guida Anac sui servizi di ingegneria e architettura intervengono a colmare alcune lacune venutesi a creare nel passaggio alla nuova disciplina, costituendo innanzitutto uno strumento di ricognizione normativa e svolgendo la fondamentale funzione di atto di indirizzo generale, al fine di delimitare una cornice della discrezionalità della committenza pubblica, con l’obiettivo di aumentare i livelli di trasparenza ed imparzialità della stazione appaltante, con positive ricadute tanto sulla prevedibilità dell’azione amministrativa quanto sui comportamenti degli operatori economici del settore.

 

Clicca qui per scaricare il parere del Consiglio di Stato n. 1767/2016 del 2 agosto 2016

 

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