Linee guida Anac 12: affidamento dei servizi legali
Linee guida Anac 12: procedure di affidamento dei servizi legali esclusi ed inclusi dall’applicazione del codice appalti
Le linee guida Anac 12 nascono con un intento ben preciso: fare chiarezza sull’affidamento dei servizi legali (caratterizzati da una natura fiduciaria) da parte di soggetti pubblici e dissipare i dubbi pervenuti dalle stazioni appaltanti stesse. Rispondono ad una domanda fondamentale: i servizi legali esclusi dall’applicazione del codice, sono esonerati anche dal rispetto dei principi generali riferiti all’affidamento?
Le linee guida Anac n.12 offrono spunti interessanti per predisporre i documenti di gara, anche se di sicuro avrai bisogno di software lavori pubblici specifici e diversificati in base alle tue esigenze che ti possano dare un aiuto concreto nella gestione dell’intero processo in materia di lavori pubblici.
Servizi legali esclusi art. 17 dlgs 50/2016 e servizi legali inclusi allegato IX
Quando si parla di servizi legali, dobbiamo necessariamente citare due normative:
- l’art. 17 del dlgs 50/2016, che contiene un elenco di tipologie di affidamento dei servizi legali esclusi dall’applicazione del codice;
- l’allegato IX del dlgs 50/2016 (dedicato ai servizi di cui agli articoli 140, 142, 143 e 144), che include tutti i servizi giuridici residuali non esclusi dall’art. 17 c.1 lett. d (servizi sanitari, servizi sociali e servizi connessi; servizi di prestazioni sociali; altri servizi pubblici, sociali e personali, inclusi servizi forniti da associazioni sindacali, organizzazioni politiche, associazioni giovanili e altri servizi di organizzazioni associative).
Possiamo quindi affermare che esistono 2 categorie di servizi legali: la “regola” è rappresentata dall’Allegato IX (inclusione) e l’eccezione è l’esclusione di cui all’art. 17.
Procedure di affidamento dei servizi legali
Le linee guida Anac 12 individuano 2 possibili procedure di affidamento dei servizi legali: una per quelli inseriti nell’art. 17 codice appalti, l’altra legata a quei servizi legali contenuti nell’allegato IX del medesimo codice.
L’Anac è in linea con l’impostazione del Consiglio di Stato data nel parere n. 2017 del 3 agosto 2018:
- l’affidamento dei servizi legali costituisce appalto, con conseguente applicabilità dell’allegato IX e degli articoli 140 e seguenti del Codice dei contratti pubblici, quando la stazione appaltante affida la gestione del contenzioso in modo continuativo o periodico al fornitore nell’unità di tempo considerata (di regola il triennio);
- l’incarico non continuativo, ma conferito ad hoc o collegato ad una specifica controversia, è invece da considerarsi un contratto d’opera professionale, sottoposto al regime di cui all’articolo 17 (contratti esclusi dall’applicazione del codice, ma non estranei a principi da rispettare come vedremo in seguito).
Secondo le linee guida Anac n. 12 è da considerarsi appalto di servizi vero e proprio l’affidamento totale della gestione del contenzioso in modo continuativo o periodico nell’unità di tempo considerata (servizi legali allegato IX), è invece prestazione d’opera l’affidamento puntuale della singola causa (art. 17 dlgs 50/2016).
Affidamento dei servizi legali art. 17 dlgs 50/2016
Il terzo paragrafo delle linee guida Anac n. 12 è interamente dedicato alla procedura di affidamento dei servizi legali esclusi di cui all’art. 17 dlgs 50/2016, quindi ai contratti di opera professionale.
I servizi legali, anche se esclusi, devono rispettare necessariamente i principi contenuti nell’art. 4 del codice appalti: rispondiamo così alla domanda iniziale.
Le linee guida puntualizzano che i servizi legali di cui all’art. 17 sono esclusi, ma non per questo estranei al codice, quindi devono rispettare i fondamentali principi di cui all’art. 4 del codice dei contratti pubblici, ossia:
- economicità;
- efficacia;
- imparzialità;
- parità di trattamento;
- trasparenza;
- proporzionalità;
- pubblicità;
- tutela dell’ambiente;
- efficienza energetica.
Nello specifico l’articolo 4 del codice stabilisce che:
l’affidamento dei contratti pubblici aventi ad oggetto lavori, servizi e forniture, dei contratti attivi, esclusi, in tutto o in parte, dall’ambito di applicazione oggettiva del presente codice, avviene nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, imparzialità, parità di trattamento, trasparenza, proporzionalità, pubblicità, tutela dell’ambiente ed efficienza energetica.
Servizi legali art. 17 codice appalti: elenchi di professionisti o affidamento diretto
L’Anac puntualizza che, per affidare i servizi legali in oggetto, si possono perseguire 2 strade: creare elenchi di professionisti o ricorrere all’affidamento diretto. Analizziamo entrambe le opzioni.
Affidamento servizi legali tramite elenchi di professionisti legali
Le caratteristiche degli elenchi di professionisti
Secondo la prima opzione, è opportuno affidarsi ad elenchi di professionisti, indipendentemente dal valore economico e dal superamento delle soglie di cui all’art. 35.
Tali elenchi devono rispettare alcune caratteristiche:
- essere divisi per settore di competenza;
- essere costituiti dall’amministrazione attraverso una procedura aperta (la cui indizione, ove possibile, andrebbe comunicata al Consiglio dell’Ordine territorialmente competente);
- essere pubblicati sul sito istituzionale nel pieno rispetto del principio di trasparenza;
- non avere limiti temporali o quantitativi: dovrebbero essere sempre aperti a modifiche o nuove iscrizioni.
Come avviene la valutazione dei servizi legali?
La valutazione dei servizi legali avviene mediante criteri non discriminatori e nel pieno rispetto della competenza. La valutazione deve tener conto dei seguenti aspetti:
- esperienza e competenza tecnica;
- pregressa collaborazione con la stazione appaltante;
- costo del servizio.
La stazione appaltante deve motivare la scelta e garantire equa ripartizione degli incarichi fra i legali presenti negli elenchi, al fine di non consolidare un rapporto esclusivo con pochi professionisti.
Affidamento diretto dei servizi legali
L’altra opzione individuata dalle linee guida Anac n. 12 è inerente all’affidamento diretto dei servizi legali. Può essere una strada perseguibile?
Si, i servizi legali possono essere affidati direttamente, ma solo in presenza di specifiche ragioni logico-motivazionali espressamente illustrate nella determina a contrarre.
I casi in cui l’affidamento diretto è concesso sono i seguenti:
- consequenzialità o complementarietà di incarichi;
- in presenza di assoluta complessità della controversia o della consulenza.
Verifica dei requisiti morali
Essere in possesso di requisiti di moralità è fondamentale per poter contrattare con la pubblica amministrazione. Partendo da questa conditio sine qua non, la p.a. ha l’obbligo di verificare il possesso da parte dei concorrenti dei requisiti generali di cui all’art. 80, anche quando si tratta di servizi legali in tutto o in parte esclusi dall’applicazione del codice.
Deve, inoltre, verificare l’assenza di situazioni di conflitto di interesse, come declinato dal Codice Deontologico Forense.
Affidamento dei servizi legali allegato IX
La seconda parte delle linee guida Anac n. 12 è dedicata alle procedure di affidamento individuate per i servizi legali di cui all’allegato IX dlgs 50/2016.
Si delineano 3 diverse situazioni:
- per gli incarichi di importo inferiore alla soglia comunitaria i servizi legali di cui all’allegato IX devono essere affidati secondo le procedure di cui all’art. 35 del codice (per approfondimenti le linee guida Anac n.4);
- per i contratti di valore pari o superiore alle soglie di cui all’art. 35: la pubblicazione dei bandi e degli avvisi è disciplina dall’art. 140 per i settori speciali, per quelli ordinari invece si fa riferimento all’art. 142;
- per i restanti aspetti della procedura trovano applicazione le disposizioni del codice dei contratti relativi ai contratti di appalto di valore pari o superiore alle soglie di rilevanza comunitaria.
Requisiti di idoneità professionale, capacità tecnica e professionale, capacità economica e finanziaria
Vista la natura complessa e delicata propria dei servizi legali, ”. è prevista la possibilità di stabilire requisiti di partecipazione. Si tratta, nello specifico, di requisiti:
- di idoneità professionale: la stazione appaltante chiede l’iscrizione ad Albi o Elenchi (ove necessario per espletare il servizio richiesto);
- di capacità tecnica e professionale: la stazione appaltante può richiedere l’attestazione di esperienze pregresse e maturate nel medesimo oggetto dell’appalto;
- di capacità economica e finanziaria: la stazione appaltante può richiedere i livelli minimi di fatturato globale, sempre proporzionati al valore dell’affidamento. In alternativa, per favorire la partecipazione anche ai giovani professionisti, si può prendere in considerazione anche un’altra documentazione, purché idonea, come una copertura assicurativa della responsabilità civile e degli infortuni derivanti dall’esercizio della professione di avvocato con condizioni e massimali delle polizze superiori a quelli minimi stabiliti dal Ministero della Giustizia (art. 12 legge 247/2012).
Criterio di aggiudicazione dei servizi legali
Per quanto riguarda il criterio di aggiudicazione, l’Anac precisa che per gli affidamenti al di sotto di 40.000 € sarebbe possibile (ai sensi dell’art. 95, comma 3lett. a del codice), fare ricorso al criterio del minor prezzo, ma che è in ogni caso sempre preferibile scegliere il criterio di aggiudicazione all’offerta economicamente più vantaggiosa.
Questa scelta viene fatta in relazione alla complessa natura dei servizi legali, nonché dei particolari interessi convolti. Scegliendo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, si è certi di:
- preferire l’offerta migliore in termini del rapporto qualità/prezzo;
- scegliere il contraente attraverso sub-criteri che valorizzino la qualità del professionista, sulla base di credenziali di esperienza e competenza;
- evitare competizioni all’estremo ribasso.
Quali sono i criteri di valutazione delle offerte?
I criteri di valutazione delle offerte possono essere individuati nei seguenti:
- professionalità e competenza desunte, ad esempio, dal numero e dalla rilevanza dei servizi svolti dal concorrente affini a quelli oggetto dell’affidamento;
- caratteristiche metodologiche dell’offerta desunte dal progetto globale dei servizi offerti e dall’illustrazione delle modalità di svolgimento delle prestazioni oggetto dell’incarico, in grado di soddisfare al meglio le aspettative della stazione appaltante;
- ribasso percentuale indicato nell’offerta economica;
- titoli accademici o professionali attinenti alla materia oggetto del servizio legale da affidare.
Ti consiglio di affidarti ad un software per capitolati speciali in costante aggiornamento, in quanto da un momento all’altro le disposizioni in materia di contratti pubblici potrebbero cambiare.

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