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Le Regioni approvano le “LINEE GUIDA” per la redazione dei piani di sicurezza e per la stima dei costi della sicurezza

ITACA (Associazione nazionale per l’Innovazione, la Trasparenza degli Appalti e per la Compatibilità Ambientale) è un’associazione senza finalità di lucro voluta dalle Regioni e dalle Province autonome…

ITACA (Associazione nazionale per l’Innovazione, la Trasparenza degli Appalti e per la Compatibilità Ambientale) è un’associazione senza finalità di lucro voluta dalle Regioni e dalle Province autonome per perseguire, anche attraverso l’istituzione di specifici gruppi di studio, tre obiettivi fondamentali:

  • qualità nella Pubblica Amministrazione per la gestione e l’affidamento di appalti e concessioni pubbliche
  • trasparenza negli appalti pubblici di servizi, forniture e lavori e nelle concessioni pubbliche
  • promozione e diffusione delle buone pratiche per lavori, servizi e forniture pubbliche, per la qualità urbana e la sostenibilità ambientale.

La “Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome”, nella seduta del 1 marzo 2006, ha approvato le “Linee guida per l’applicazione del D.P.R. 222/03 – Regolamento sui contenuti minimi dei piani di sicurezza nei cantieri temporanei o mobili, in attuazione dell’art. 31, comma 1 Legge 109/94” predisposte dal gruppo di lavoro Sicurezza Appalti Pubblici presso ITACA e dal “Coordinamento tecnico delle Regioni per la prevenzione nei Luoghi di Lavoro”.
Tale documento, elaborato con il contributo di numerosi esperti delle Regioni e Province Autonome e con il coinvolgimento delle Istituzioni pubbliche, è stato redatto con lo scopo di aiutare i soggetti, pubblici e privati coinvolti a vario titolo nel processo edilizio, al rispetto della normativa e di tutelare la salute dei lavoratori occupati nel settore delle costruzioni.
Le linee guida esaminano in dettaglio le disposizioni del Regolamento riguardo i contenuti minimi dei piani di sicurezza previsti nelle diverse situazioni per i vari soggetti (vedi la tabella degli adempimenti 494/96 in allegato): Piano di Sicurezza e Coordinamento, Piano Operativo di Sicurezza e Piano Sostitutivo di Sicurezza.
In particolare per il “Piano di Sicurezza e Coordinamento” sono individuati i contenuti minimi in riferimenti all’area e all’organizzazione del cantiere, alle lavorazioni, alle loro interferenze ed al loro coordinamento.
In appendice sono inoltre riportati ben 7 esempi di stima dei costi della sicurezza ed una tabella riepilogativa delle voci che rientrano nei costi della sicurezza non soggetti a ribasso d’asta.
Particolare attenzione, quindi, è dedicata a chiarire gli aspetti legati alla determinazione dei costi della sicurezza, questione che ha rappresentato fonte di contenzioso tra imprese ed amministrazioni aggiudicatrici sin dalla emanazione del decreto legislativo 494/96.

DocumentoDimensioneFormato
“Linee guida per l’applicazione del D.P.R. 222/03”377 KbPDF
Tabella riepilogativa degli adempimenti 49419 KbACCAreader

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