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Lavori pubblici 2019, i dati ONSAI segnalano un trend positivo

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Segnali di ripresa per i lavori pubblici nel 2019: ecco i dati relativi ai 330 bandi analizzati dall’Osservatorio del CNAPPC

L’Osservatorio Nazionale dei Servizi di Architettura e Ingegneria (ONSAI) del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC) ha esaminato i dati relativi ai lavori pubblici nel corso del 2019: ci sono i primi segnali di una ripresa dei lavori pubblici.

Lo scopo dello studio è di garantire riferimenti chiari e certi agli addetti ai lavori; nonché promuovere l’apertura del mercato ai liberi professionisti di talento.

Nel corso del 2019 l’Osservatorio ha esaminato 330 bandi per l’affidamento di servizi di architettura e ingegneria, registrando un progressivo miglioramento rispetto ai dati rilevati negli anni passati. Un trend positivo determinato, secondo ONSAI, dall’applicazione di nuovi dispositivi introdotti dal nuovo Codice dei contratti (dlgs n. 50/2016).

Tuttavia nello studio non mancano dati in controtendenza dovuti ad alcune lacune di un quadro normativo, ancora privo di un compiuto regolamento attuativo del Codice dei contratti di cui si auspica una pubblicazione a breve.

Dati relativi ai bandi analizzati nel 2019

In riferimento ai 330 bandi analizzati, l’Osservatorio ha segnalato le seguenti irregolarità che si sono riscontrate con maggior frequenza:

  • errata indicazione delle categorie e qualifiche richieste ai progettisti;
  • assenza del calcolo dei corrispettivi per il professionista;
  • mancata previsione della soglia di sbarramento tecnico;
  • mancato ricorso a formule “calmieranti” dei ribassi d’asta.

Di seguito una sintesi delle percentuali di criticità rilevate nella check list ed il confronto tra i dati relativi ai bandi analizzati nel 2017/2018/2019; nonché le procedure di affidamento servizi di architettura e ingegneria nell’anno 2019.

I dati positivi del 2019

I dati del 2019 segnalano i seguenti dati positivi:

  • solo nel 22% dei bandi vi è stato un errato calcolo dei corrispettivi posti a base di gara (in calo rispetto al 47% dei dati rilevati nel 2017 e del 38% dei dati rilevati nel 2018);
  • nel 14% dei casi vi è stata la mancata motivazione per il ricorso al fatturato, quale requisito per partecipare ad una gara (rispetto al 45% dei dati rilevati nel 2017 e del 17% nel 2018);
  • vi è stato l’azzeramento percentuale della criticità relativa alla richiesta di una cauzione provvisoria (non dovuta) ai concorrenti per partecipare alle gare di progettazione (nel 2017 si registrava una percentuale del 9%).

Criticità con percentuali in aumento

Non mancano, tuttavia, dati negativi anche per il 2019.

L’Osservatorio ha infatti rilevato le seguenti criticità che segnano un incremento rispetto agli anni precedenti:

  • nel 10% dei bandi esaminati è emersa la mancata osservanza dell’art. 23 comma 2 del Codice dei contratti che, in relazione alla tipologia delle opere da realizzare, avrebbe imposto il ricorso al concorso di progettazione in luogo del semplice servizio di architettura e ingegneria;
  • nel 35% dei bandi risulta errata la divisione in categorie dell’importo dei lavori;
  • nel 27% si rileva il mancato ricorso alla soglia di sbarramento del punteggio tecnico;
  • nel 24%, invece, il mancato ricorso a formule calmieranti dei ribassi.

Procedure di affidamento di  servizi di architettura e ingegneria

In riferimento alle procedure di affidamento di servizi di architettura e ingegneria nel 2019, l’ONSAI ha rilevato che:

  • il 62% di esse sono procedure aperte (rispetto al 41% nel 2018);
  • il 35% di esse sono procedure negoziate (con una riduzione rispetto al 51% del 2018);
  • il 5% di esse sono procedure ristrette (il 3% nel 2018).

In allegato i grafici dei dati aggiornati a dicembre 2019.

 

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