Istruzione 0-6 anni, in arrivo 209 milioni per nidi e scuole materne
Istruzione 0-6 anni, assegnati alle Regioni risorse per la realizzazione, il miglioramento e l’ampliamento di asili nido e scuole materne
Raggiunta in Conferenza Unificata l’intesa sul Piano pluriennale di azione nazionale previsto dal dlgs 65/2017, volto al recepimento della delega conferita dalla legge 107/2015 in materia di istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino a sei anni di età.
Il Piano, cosa prevede
Il Piano, una delle principali novità della legge 107/2015 (Buona Scuola), prevede per la prima volta un sistema integrato per il potenziamento dell’istruzione per la fascia di età che va dai 0-6 anni.
L’obiettivo è promuovere la continuità del percorso educativo e didattico e garantire ai bambini pari opportunità di educazione, istruzione, cura, relazione e gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali; nonché la conciliazione tra tempi di vita, di cura e di lavoro dei genitori, della promozione della qualità dell’offerta educativa e della continuità tra i vari servizi educativi e scolastici e la partecipazione delle famiglie.
Durata del Piano
Il Piano, di durata triennale, dispone l’assegnazione alle Regioni di 209 milioni di euro, erogati dal Miur direttamente ai Comuni beneficiari in forma singola o associata.
Interventi finanziati
Il Piano finanzierà i seguenti interventi in materia di edilizia scolastica:
- nuove costruzioni
- ristrutturazione
- restauro
- riqualificazione
- messa in sicurezza
- risparmio energetico di stabili di proprietà delle amministrazioni locali
Inoltre, le risorse serviranno a sostenere anche parte delle spese di gestione per l’istruzione, incrementando i servizi offerti alle famiglie e riducendo i costi da sostenere.
I criteri di ripartizione
Per l’anno 2017, il Fondo è così ripartito tra le Regioni:
- il 40% in proporzione alla popolazione di età 0-6 anni, in base ai dati Istat
- il 50% in proporzione alla percentuale di iscritti ai servizi educativi al 31 dicembre 2015
- il 10% in proporzione alla popolazione di età 3-6 anni non iscritta alla scuola dell’infanzia statale, per garantire un accesso maggiore
Tabella di ripartizione
In allegato la tabella con la ripartizione dei fondi: in testa la Lombardia, la Regione che avrà più fondi; in coda Molise e Val d’Aosta.
- Abruzzo: 3.872.801 euro
- Basilicata: 1.292.990 euro
- Calabria: 4.843.465 euro
- Campania: 13.742.501 euro
- Emilia Romagna: 20.308.143 euro
- Friuli Venezia Giulia: 4.335.400 euro
- Lazio: 23.544.329 euro
- Liguria: 4.870.526 euro
- Lombardia: 40.000.464 euro
- Marche: 5.318.025 euro
- Molise: 731.872 euro
- Piemonte: 15.671.503 euro
- Puglia: 11.528.712 euro
- Sardegna: 4.755.962 euro
- Sicilia: 13.092.402 euro
- Toscana: 13.838.453 euro
- Trento: 2.624.457 euro
- Bolzano: 2.044.783 euro
- Umbria: 3.814.237 euro
- Val d’Aosta: 658.516 euro
- Veneto: 18.110.459 euro
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