Istat giugno 2015 e glossario dei termini utilizzati
Istat giugno 2015, l’indice NIC al lordo dei tabacchi, raggiunge il valore 107,2. In questo articolo proponiamo un utile glossario con il significato dei termini principali
A giugno 2015 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività NIC al lordo dei tabacchi, raggiunge il valore 107,2 e aumenta dello 0,2% sia rispetto al mese precedente sia nei confronti di giugno 2014, registrando una lieve accelerazione rispetto alla crescita tendenziale rilevata a maggio (+0,1%).
Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, l’inflazione di fondo è stabile allo 0,6%; stabile anche l’inflazione al netto dei soli beni energetici (+0,8%).
L’aumento su base mensile dell’indice generale è da ascrivere principalmente all’aumento – in larga parte condizionato da fattori stagionali – dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,4%) e dei Servizi relativi ai trasporti (+0,2%).
L’inflazione acquisita per il 2015 sale a +0,2% (era +0,1% a maggio).
Rispetto a giugno 2014, i prezzi dei beni fanno registrare una flessione pari a quella rilevata a maggio (-0,3%) e quelli dei servizi una crescita stabile allo 0,7%. Di conseguenza, rispetto a maggio 2015 il differenziale inflazionistico tra servizi e beni non varia.
Tra le diverse tipologie di prodotto che contribuiscono all’inflazione generale, segnali di accelerazione o di ripresa della dinamica tendenziale si rilevano in particolare per i Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+1,1%, da +0,9% di maggio) e i Beni durevoli (variazione nulla, da -0,4% del mese precedente).
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona registrano una variazione congiunturale nulla e una crescita tendenziale stabile allo 0,8%.
I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto non variano su base mensile e aumentano dello 0,2% su base annua (da +0,3% di maggio).
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,2% su base mensile e fa registrare una crescita su base annua stabile allo 0,2%, confermando la stima preliminare.
L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, aumenta dello 0,1% su maggio e diminuisce dello 0,1% rispetto a giugno 2014.
Glossario ISTAT
DI seguito proponiamo il glossario con i il significato dei termini più utilizzati.
Altri beni: comprendono i beni di consumo ad esclusione dei beni alimentari, dei beni energetici e dei tabacchi.
Altri beni regolamentati: comprendono l’acqua potabile e i medicinali.
Beni alimentari: comprendono oltre ai generi alimentari (come, ad esempio, il pane, la carne, i formaggi) le bevande analcoliche e quelle alcoliche.
Si definiscono lavorati i beni alimentari destinati al consumo finale che sono il risultato di un processo di trasformazione industriale (come i succhi di frutta, gli insaccati, i prodotti surgelati). Si dicono non lavorati i beni alimentari non trasformati (carne fresca, pesce fresco, frutta e verdura fresca).
Beni alimentari, per la cura della casa e della persona: includono, oltre ai beni alimentari, i beni per la pulizia e la manutenzione ordinaria della casa e i beni per l’igiene personale e prodotti di bellezza.
Beni durevoli: includono le autovetture, gli articoli di arredamento, gli elettrodomestici.
Beni non durevoli: comprendono i detergenti per la pulizia della casa, i prodotti per la cura della
persona, i medicinali.
Beni semidurevoli: comprendono i capi di abbigliamento, le calzature, i libri.
Beni energetici regolamentati: includono le tariffe per l’energia elettrica e il gas di rete per uso domestico.
Beni energetici non regolamentati: comprendono i carburanti per gli autoveicoli , i lubrificanti e i combustibili per uso domestico non regolamentati.
Beni regolamentati: includono i beni energetici regolamentati e gli altri beni regolamentati.
COICOP: classificazione dei consumi individuali secondo l’utilizzo finale.
Componente di fondo: viene calcolata escludendo i beni alimentari non lavorati e i beni energetici.
Contributo alla variazione tendenziale dell’indice generale: permette di valutare l’incidenza delle variazioni di prezzo delle singole componenti sull’aumento o sulla diminuzione dell’indice aggregato. A tal fine, il tasso di variazione tendenziale dell’indice generale viene scomposto nella somma degli effetti attribuibili a ciascuna delle variazioni delle sue componenti. Poiché si tratta di un indice concatenato, il contributo della componente i-esima alla variazione dell’indice generale è funzione della dinamica di prezzo di tale componente e della modifica del suo peso relativo nei due anni a confronto. I contributi alla variazione tendenziale dell’indice generale sono calcolati a partire dagli indici elementari di prezzo dei prodotti del paniere di riferimento. Per effetto degli arrotondamenti, la loro somma può differire dalla variazione dell’indice generale.
FOI: indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati.
Inflazione acquisita: rappresenta la variazione media dell’indice nell’anno indicato, che si avrebbe ipotizzando che l’indice stesso rimanga al medesimo livello dell’ultimo dato mensile disponibile nella restante parte dell’anno.
IPCA: indice armonizzato dei prezzi al consumo per i Paesi dell’Unione europea.
IPCA-AS: indici armonizzati dei prezzi al consumo per aggregati speciali. Sono indicatori costruiti secondo uno schema classificatorio alternativo alla COICOP-IPCA e diverso da quello utilizzato per gli indici NIC per tipologia di prodotto. Lo schema di classificazione e il metodo di calcolo sono comuni a quelli utilizzati da Eurostat.
IPCA-TC: indice armonizzato dei prezzi al consumo a tassazione costante per i Paesi dell’Unione europea.
NIC: indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività.
Prodotti ad alta frequenza di acquisto: includono, oltre ai generi alimentari, le bevande alcoliche e analcoliche, i tabacchi, le spese per l’affitto, i beni non durevoli per la casa, i servizi per la pulizia e manutenzione della casa, i carburanti, i trasporti urbani, i giornali e i periodici, i servizi di ristorazione, le spese di assistenza.
Prodotti a media frequenza di acquisto: comprendono, tra gli altri, le spese di abbigliamento, le tariffe elettriche e quelle relative all’acqua potabile e lo smaltimento dei rifiuti, i medicinali, i servizi medici e quelli dentistici, i trasporti stradali, ferroviari marittimi e aerei, i servizi postali e telefonici, i servizi ricreativi e culturali, i pacchetti vacanze, i libri, gli alberghi e gli altri servizi di alloggio.
Prodotti a bassa frequenza di acquisto: comprendono gli elettrodomestici, i servizi ospedalieri, l’acquisto dei mezzi di trasporto, i servizi di trasloco, gli apparecchi audiovisivi, fotografici e informatici, gli articoli sportivi.
Servizi regolamentati: tipologie di servizio i cui prezzi sono stabiliti da amministrazioni nazionali o locali e da servizi di pubblica utilità soggetti a regolamentazione da parte di specifiche Agenzie (Authority). Comprendono i certificati anagrafici, il passaporto, la tariffa per i rifiuti solidi, la tariffa per la raccolta acque reflue, l’istruzione secondaria, le mense scolastiche, i trasporti urbani unimodali e multimodali (biglietti e abbonamenti), il trasporto extraurbano su bus e quello extraurbano multimodale, i taxi, i trasporti ferroviari regionali, i pedaggi autostradali, i concorsi pronostici, il canone tv, i servizi di telefonia fissa, la revisione auto, le tasse per il trasferimento della proprietà delle autovetture e dei motoveicoli e alcuni servizi postali.
Servizi relativi all’abitazione: comprendono i servizi di riparazione, la pulizia e la manutenzione della casa, la tariffa per i rifiuti solidi, la tariffa per la raccolta acque reflue, il canone d’affitto, le spese condominiali.
Servizi relativi alle comunicazioni: comprendono i servizi di telefonia e i servizi postali.
Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona: comprendono i pacchetti vacanza, i servizi di alloggio, i ristoranti, bar e simili, le mense, la riparazione di apparecchi audiovisivi, fotografici e informatici, i servizi per l’abbigliamento, i servizi per l’igiene personale, i servizi ricreativi e culturali vari, i concorsi e le lotterie.
Servizi relativi ai trasporti: comprendono i trasporti aerei, marittimi, ferroviari, e stradali, i servizi di manutenzione e riparazione di mezzi di trasporto, i trasferimenti di proprietà, le assicurazioni sui mezzi di trasporto.
Servizi vari: comprendono l’istruzione, i servizi medici, i servizi per l’assistenza, professioni liberali, assicurazioni sugli infortuni, etc.
Variazione congiunturale: variazione rispetto al periodo precedente.
Variazione tendenziale: variazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Clicca qui per scaricare il comunicato Istat giugno 2015

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