L’associazione dei costruttori ha pubblicato una guida pratica dedicata all’innovazione nell’edilizia: strategie, digitalizzazione dei processi, investimenti in ricerca e sviluppo, formazione
La guida pratica per l’innovazione redatta dall’ANCE (Associazione nazionale dei costruttori edili) delinea gli obiettivi di innovazione ed individua le strategie per conseguirli, in termini di digitalizzazione dei processi, investimenti in ricerca e sviluppo, formazione degli operatori, semplificazione e riduzione delle procedure amministrative.
La guida individua 6 aree d’intervento ed elabora alcune proposte, che hanno come obiettivo l’accelerazione dei processi d’innovazione nel settore edile.
Secondo l’ANCE:
Edifici a basso consumo di energia, sviluppo dell’economia circolare, utilizzo delle fonti di energia rinnovabile, cantieri a basso impatto ambientale sono la sfida per uno sviluppo sostenibile in termini ambientali, economici e sociali.
Il settore delle costruzioni concorre al benessere della popolazione realizzando le opere che soddisfano le esigenze dell’abitare, dei luoghi di lavoro, della mobilità, delle attività produttive ed ha una elevata potenzialità per rispondere efficacemente alle nuove richieste di funzionalità, bassi costi di esercizio, rispetto dell’ambiente e per ridurre le emissioni di CO2, principale causa dei cambiamenti climatici.
Per le caratteristiche del settore costruzioni, ed essendo ogni realizzazione un prototipo che coinvolge un numero molto elevato di soggetti, c’è bisogno di un piano ad hoc per raggiungere i risultati di innovazione e di aumento di produttività che altri settori industriali hanno raggiunto.
1 – Adottare una strategia nazionale per la digitalizzazione
Proposta: creare una Piattaforma digitale nazionale specifica per le costruzioni, pubblica e gratuita, a servizio della committenza, dei progettisti, delle imprese di costruzioni, dei produttori di materiali e tecnologie.
2 – Sostenere la digitalizzazione delle attività delle imprese
Proposte: aggiornare l’elenco dei beni funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese e l’elenco dei beni immateriali quali i software, sistemi e piattaforme, connessi agli investimenti in beni materiali, alle specifiche caratteristiche per il settore delle costruzioni.
Bisogna, inoltre, adeguare al settore costruzioni il contributo a fondo perduto per consulenze finalizzate alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese introducendo, per la qualificazione dei consulenti, requisiti più pertinenti al settore.
3 – Favorire gli investimenti in ricerca e sviluppo ed il finanziamento di un programma triennale per l’innovazione del settore
Proposte: adeguare alle caratteristiche del settore costruzioni la normativa sul credito d’imposta per le attività di Ricerca e Sviluppo.
Finanziare un programma triennale, che veda la partecipazione delle Associazioni imprenditoriali e del sistema bilaterale delle scuole edili, per affiancare le PMI nell’adottare processi e soluzioni innovativi.
4 – Sostenere la formazione degli operatori dell’edilizia
Proposte: inserire le competenze 4.0 per le costruzioni già nei corsi universitari ed in quelli degli istituti tecnici superiori.
Finanziare un percorso di formazione accessibile gratuitamente per chi già opera nel settore edile, includendo tra i soggetti abilitati ad erogare la formazione il sistema bilaterale delle scuole edili.
Riconfermare e stabilizzare le misure a sostegno della formazione 4.0, almeno per un quinquennio, introducendo i correttivi e le specifiche necessari per meglio adattarle al settore costruzioni.
Prevedere un bonus assunzioni per favorire l’ingresso di giovani professionalizzati nelle imprese edili, attraverso un meccanismo di decontribuzione totale per 10 anni finanziato coi fondi strutturali europei.
5 – Semplificare le procedure e ridurre la documentazione cartacea
Proposta: dematerializzare la documentazione dando validità giuridica ai documenti digitali permettendo alle imprese che hanno adottato procedure gestionali digitalizzate di evitare la duplicazione cartacea/digitale dei vari adempimenti richiesti.
6 – Dare impulso all’edilizia sostenibile per completare la transizione verso un modello economico “circolare”
Proposte: varare un Piano per l’economia circolare nell’edilizia. Adottare un quadro normativo che semplifichi e favorisca il riutilizzo (decreti End of Waste) dei materiali da costruzione e demolizione. Utilizzare criteri standardizzati riconosciuti e condivisi dalla collettività.
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