Innalzato il limite per la fattura semplificata: fino a 400 euro
Passa da 100 a 400 euro il limite per l’emissione della fattura semplificata. In corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il decreto del MEF
In arrivo un’ulteriore semplificazione a favore dei contribuenti: la fattura non superiore a 400 euro può essere emessa in modalità semplificata.
E’ quanto disposto dal decreto del 10 maggio 2019 del Ministro dell’Economia e delle Finanze (MEF) che estende la platea dei beneficiari della procedura di emissione fattura in modalità semplificata, innalzando da 100 a 400 euro il limite massimo.
Con l’emanazione del decreto in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale viene, quindi, introdotta un’ ulteriore semplificazione in favore dei contribuenti che potranno scegliere di utilizzare la fattura semplificata emessa in formato elettronico al posto dello scontrino elettronico.
Decreto Iva
Ricordiamo che l’art. 21-bis del dpr 633/1972 (il cosiddetto decreto Iva) fissa a 100 euro il limite per l’emissione della fattura semplificata o di fatture rettificative, in conformità alla disciplina europea (n. 2006/112/Ce); tuttavia, lo stesso demanda ad un decreto ministeriale il compito di innalzare tale limite fino a 400 euro.
L’innalzamento del limite introdotto dal decreto in esame non pregiudica, comunque, l’applicazione delle restanti disposizioni dell’articolo 21-bis:
- resta ferma la possibilità di emettere con modalità semplificate senza limiti di importo le fatture rettificative
- rimane operativo il divieto di emettere fattura semplificata per le cessioni intra-comunitarie e per talune tipologie di operazioni non soggette a Iva per difetto del requisito della territorialità
Fattura semplificata
La fattura semplificata è uno strumento introdotto a partire dal 1° gennaio 2013; si tratta di un documento simile ad una fattura ordinaria ma è caratterizzata dalla richiesta di un minor numero di elementi informativi rispetto a quelli da indicare nell’ipotesi di fattura ordinaria.
Nella fattura semplificata è possibile indicare, soltanto il numero di partita IVA del medesimo oppure il codice fiscale, nonché annotare la sola descrizione dei beni ceduti e dei servizi resi.
In particolare, la fattura semplificata presenta delle importanti semplificazioni ed agevolazioni sintetizzabili nella possibilità di:
- specificare soltanto partita IVA o codice fiscale del cliente nazionale, tralasciando i dati anagrafici-residenziali
- specificare il numero di identificazione IVA per il cliente comunitario (prefisso e numero di partita IVA estera), tralasciando i dati anagrafici-residenziali
- specificare il totale dell’ammontare complessivo (per es.: 80 euro come totale fattura con 22% di IVA o 80 euro come totale fattura con 14,42 euro di IVA)
- specificare il dettaglio di servizi resi-beni ceduti, invece della natura-quantità-qualità degli stessi.
Il decreto del MEF è in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Clicca qui per scaricare il decreto 10 maggio 2019

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