Impianto riscaldamento autonomo senza rompere muri
Scopri come installare un impianto di riscaldamento autonomo senza danneggiare le pareti. Metodi innovativi, vantaggi e risparmio energetico
L’installazione di un impianto di riscaldamento autonomo è una scelta fondamentale per il comfort e l’efficienza energetica di una casa. Tuttavia, uno dei principali ostacoli che molte persone affrontano è la necessità di evitare di danneggiare le pareti o i pavimenti durante l’installazione. In questo articolo analizziamo le soluzioni innovative possibili per installare un impianto di riscaldamento autonomo senza dover ricorrere a lavori murari invasivi.
L’Importanza del riscaldamento autonomo
Prima di entrare nei dettagli delle soluzioni più adatte per avere un impianto riscaldamento autonomo senza rompere muri, è fondamentale capire perché l’installazione di un impianto di riscaldamento autonomo è così importante. Un sistema di riscaldamento autonomo offre numerosi vantaggi, tra cui:
- efficienza energetica: i moderni sistemi di riscaldamento autonomo sono progettati per essere altamente efficienti dal punto di vista energetico, riducendo così i costi di riscaldamento;
- comfort: questi sistemi forniscono un controllo preciso della temperatura in ogni stanza, garantendo un comfort ottimale per gli occupanti;
- risparmio energetico: grazie all’automazione e alla regolazione precisa, è possibile ridurre gli sprechi energetici, contribuendo alla sostenibilità ambientale.
Ora che abbiamo chiarito l’importanza del riscaldamento autonomo, esaminiamo le diverse opzioni disponibili per installare l’impianto senza dover aprire buchi nei muri.
Riscaldamento a caldo infrarosso
Questo metodo sfrutta onde infrarosse per riscaldare gli oggetti e le persone presenti in una stanza, anziché riscaldare direttamente l’aria. È possibile installare pannelli a infrarossi sul soffitto o sulle pareti senza dover apportare modifiche strutturali significative. Questo sistema offre un riscaldamento efficace e confortevole.
Le lampade a riscaldamento ad infrarossi si stanno diffondendo sempre di più, ma come funzionano esattamente? La loro caratteristica distintiva risiede nell’utilizzo dell’energia elettrica per generare calore, che viene diffuso dalla superficie di ciascun pannello in un modo molto diverso rispetto ai tradizionali termosifoni. Questi ultimi si basano sulla convezione termica per riscaldare l’aria nelle immediate vicinanze del radiatore. L’aria calda si solleva naturalmente verso il soffitto, creando un ciclo di calore, ma la distribuzione in stanza rimane spesso disomogenea. Il risultato è un riscaldamento lento e non uniforme, con temperature più basse vicino al pavimento.
Il sistema di riscaldamento ad infrarossi, al contrario, si concentra direttamente sul riscaldamento delle superfici delle pareti e degli oggetti presenti nella stanza, come tavoli e scaffali. Questo assicura una sensazione di calore immediata nell’ambiente. Questo effetto è il risultato delle proprietà fisiche dei raggi infrarossi, che riscaldano le superfici degli oggetti circostanti invece dell’aria circostante, generando calore all’interno degli oggetti stessi.
Riscaldamento a battiscopa
Negli ultimi anni una soluzione innovativa ha catturato l’interesse del settore del riscaldamento domestico: il riscaldamento a battiscopa. Questa tecnologia rivoluzionaria non solo svolge la classica funzione di proteggere la parte inferiore dei muri come i battiscopa tradizionali, ma offre anche il vantaggio di climatizzare gli ambienti in modo esteticamente gradevole durante l’inverno. L’idea di base del riscaldamento a battiscopa prevede l’installazione di tubazioni lungo le pareti perimetrali dell’abitazione, e in alcuni casi, anche lungo quelle interne. Queste tubazioni sostituiscono il tradizionale battiscopa e agiscono come radiatori lineari. Questi moderni battiscopa-radiatori sono costituiti da una coppia di tubi di rame che scorrono all’interno di un sistema di lamelle metalliche ravvicinate, progettate per distribuire uniformemente il calore nell’ambiente circostante.
Tutti questi componenti sono accuratamente alloggiati in un contenitore compatto, con uno spessore di circa 3 cm e un’altezza di circa 15 cm. Questo design compatto offre numerosi vantaggi, tra cui un notevole risparmio energetico. La quantità di acqua necessaria per il riscaldamento è ridotta al minimo, il che comporta un minor consumo di energia per mantenere la temperatura ambiente desiderata.
Radiatori su muri esistenti: tubatura esterna
Un’altra soluzione di impianto riscaldamento autonomo senza rompere muri in casa è quella di riutilizzare i corpi scaldanti esistenti, come ad esempio i termosifoni. In alternativa, è possibile optare per l’installazione di una nuova tubazione di distribuzione a vista. Spesso si preferisce utilizzare il rame per questa tubazione, non solo per la sua eccellente conducibilità termica, ma anche per il suo aspetto gradevole. Il funzionamento di questo tipo di impianto non differisce da quello tradizionale, ad eccezione del fatto che le tubature sono visibili.
Questo tipo di installazione è particolarmente indicato durante le ristrutturazioni di abitazioni risalenti alla prima metà del XX secolo, in cui le murature in pietra o mattoni a vista rappresentano un elemento di pregio architettonico. In questi casi l’installazione a vista evita interventi di manutenzione straordinaria invasivi o costosi. Spesso, durante queste ristrutturazioni, vengono considerate anche soluzioni di impianti elettrici a vista, che offrono la stessa funzionalità e sicurezza degli impianti nascosti.

Impianti di riscaldamento – usMEP.riscaldamento
Analisi dei metodi
Dopo aver elencato alcune possibili soluzioni da adottare per evitare di rompere i muri, lo step successivo è quello di analizzare aspetti positivi e negativi dell’eventuale scelta. Ogni metodo suddetto ha vantaggi e svantaggi che è importante considerare prima di iniziare i lavori. Gli impianti radianti offrono un riscaldamento uniforme, ma possono essere costosi da installare. Il riscaldamento a caldo infrarosso è efficiente, ma richiede un investimento iniziale. L’installazione di radiatori su muri esistenti può essere più conveniente, ma può comportare una distribuzione del calore meno uniforme. Non prendere una decisione affrettata che può comportare problemi e danni irreversibili, affidati al software impianti termici.
Impianto di riscaldamento senza rompere pavimento
Abbiamo visto alcune soluzioni che permettono di installare un impianto di riscaldamento senza rompere i muri. Le stesse soluzioni permettono di risparmiare anche un’altra demolizione: il pavimento! Le suddette soluzioni, infatti, non intervengono né sui muri né sui pavimenti dell’abitazione.

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Installazione dell’impianto
L’installazione di un impianto di riscaldamento senza rompere muri richiede solitamente l’intervento di professionisti esperti. È essenziale pianificare attentamente il posizionamento degli elementi riscaldanti e assicurarsi che tutto sia conforme alle normative di sicurezza. Per procedere correttamente all’installazione è bene seguire gli step di seguito riportati:
- valutazione iniziale: il primo passo fondamentale è una valutazione iniziale dell’ambiente in cui si desidera installare l’impianto di riscaldamento. Gli esperti condurranno un’ispezione completa per determinare le migliori soluzioni e posizioni per gli elementi riscaldanti. Questa fase è fondamentale per garantire l’efficienza del sistema e la distribuzione uniforme del calore;
- scelta della soluzione: in base alla valutazione iniziale verrà scelta la soluzione più adatta alle esigenze specifiche dell’ambiente. Questa decisione riguarderà il tipo di sistema da installare, che potrebbe essere un impianto radiante, il riscaldamento a caldo infrarosso o l’installazione di radiatori su muri esistenti. La scelta dipenderà dalle dimensioni dell’ambiente, dalla distribuzione del calore desiderata e dal budget disponibile;
- progettazione dettagliata: una volta individuata la soluzione più adatta, verrà effettuata una progettazione dettagliata dell’installazione. Questo include la determinazione dei punti esatti in cui posizionare gli elementi riscaldanti, la specifica disposizione dei tubi o dei pannelli riscaldanti e l’identificazione di eventuali necessità di regolazione o controllo del sistema;
- preparazione dell’area: prima di iniziare l’installazione, l’area di lavoro verrà preparata. Questo potrebbe includere la rimozione temporanea di mobili o superfici che potrebbero ostacolare l’accesso. La pulizia dell’area è essenziale per garantire un’installazione senza intoppi;
- installazione dei componenti: a questo punto gli esperti procederanno con l’installazione dei componenti dell’impianto. Ad esempio, se si tratta di un impianto radiante, verranno posizionati i tubi o i pannelli riscaldanti nelle aree designate. Nel caso del riscaldamento a caldo infrarosso, i pannelli a infrarossi saranno montati sul soffitto o sulle pareti. Nel caso dell’installazione di radiatori su muri esistenti, verranno fissati i supporti e collegati i radiatori;
- collegamento e configurazione: una volta che tutti i componenti sono stati posizionati correttamente verranno collegati e configurati. Questa fase include il collegamento dei tubi all’alimentazione e alla regolazione del sistema in modo da garantire il funzionamento ottimale;
- ispezione finale: dopo l’installazione e la configurazione verrà effettuata un’ispezione finale per verificare che tutto funzioni come previsto. Questo passaggio è cruciale per garantire la sicurezza e l’efficienza dell’impianto;
- consegna al cliente: una volta completata l’installazione e superata l’ispezione finale, l’impianto di riscaldamento autonomo sarà consegnato al cliente. Gli esperti forniranno istruzioni sull’uso e manutenzione del sistema, assicurandosi che il cliente sia in grado di trarre il massimo beneficio dal nuovo impianto.
Impianto riscaldamento autonomo senza rompere muri: i vantaggi
Oltre al grande vantaggio di evitare confusione e distruzione in casa, l’impianto di riscaldamento autonomo senza rompere i muri ha anche altri vantaggi. Uno di questi è il risparmio energetico. Non ricorrere a lavori invasivi sui muri o sui pavimenti offre diversi benefici in termini di efficienza energetica e sostenibilità ambientale. Basti pensare, ad esempio, che gli impianti di riscaldamento autonomo senza opere murarie riducono la dispersione del calore, garantendo un utilizzo più efficiente dell’energia elettrica o termica impiegata per il riscaldamento degli ambienti. Altro aspetto da non sottovalutare è di sicuro quello economico: si annulla il costo di demolizione. Inoltre gli impianti di riscaldamento autonomo senza opere murarie contribuiscono alla sostenibilità ambientale, in quanto riducono i consumi energetici e le emissioni di CO2.
Rifare impianto idraulico senza rompere pavimento: il relining
Sempre rispettando l’esigenza di evitare di distruggere muri e pavimenti, ma allo stesso tempo la volontà di cambiare l’impianto, vediamo come rifare l’impianto idraulico senza rompere il pavimento. È possibile grazie al relining. Ma di cosa si tratta?
Il relining rappresenta un innovativo approccio per il rinnovamento degli impianti idraulici. È una tecnica non invasiva che consente di ristrutturare l’impianto senza dover rompere muri e pavimenti, a differenza dei metodi “tradizionali”. Tecnica inizialmente popolare nei paesi del Nord Europa, ora diffusa a livello globale grazie ai vantaggi che offre.
Il relining non implica la sostituzione completa delle tubazioni, ma piuttosto una riparazione delle stesse. Questo processo prevede l’applicazione di un composto plastico fatto di poliestere e fibre di vetro all’interno dei tubi esistenti. Questo materiale, una volta indurito, crea una sorta di guaina che costituisce un nuovo tubo all’interno di quello preesistente.
Il procedimento di relining si suddivide in 3 fasi fondamentali: valutazione, riparazione e controllo. Innanzitutto, è essenziale valutare le condizioni delle tubazioni mediante l’utilizzo di una telecamera inserita nel tubo da un accesso già presente. Successivamente si procede con la riparazione, che consiste nell’inserire il composto plastico misto a fibre di vetro all’interno del tubo. Questo materiale, durante l’indurimento, forma una guaina che sostituisce il tubo originale usurato. L’ultimo passo è la fase di controllo o ispezione, che serve a verificare l’esito finale del lavoro.
Questa tecnica innovativa permette di intervenire non appena compaiono segni di cedimento nelle tubature, come perdite d’acqua e umidità, garantendo un ripristino efficace e duraturo.

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