Dall’Inail: i pericoli specifici; gli obblighi in capo al fabbricante ed al datore di lavoro; la check list per utilizzare in sicurezza le stampanti 3D
L’utilizzo di tecnologie additive (ossia le stampanti 3D) si sta sempre più diffondendo nel settore delle lavorazioni; le macchine che impiegano nei loro processi questa nuova tecnologia sono inserite in luoghi di lavoro e rientrano, pertanto, nel campo di applicazione del dlgs n. 81/2008 (Testo unico sicurezza).
A tal riguardo, segnaliamo di una pubblicazione Inail che nasce dall’esigenza di avere un primo documento di riferimento per l’individuazione e caratterizzazione dei pericoli specifici presenti nelle attrezzature che adottano tali tecnologie.
Il lavoro pubblicato ha l’obiettivo di fornire un riferimento per l’individuazione e la caratterizzazione dei pericoli specifici presenti in un luogo di lavoro dove si utilizzano attrezzature che impiegano processi additivi.
Lo stesso documento illustra i rischi derivanti dall’impiego di queste attrezzature e le misure di protezione da osservare per ridurli.
La norma ISO/ASTM 52900:2015 definisce le tecnologie additive come quei “processi che aggregano materiali al fine di creare oggetti partendo dai loro modelli matematici tridimensionali, solitamente per sovrapposizione di layer (strati) e procedendo in maniera opposta a quanto avviene nei processi sottrattivi” nei quali il prodotto finale è realizzato per sottrazione di materiale, come ad es. nell’asportazione di truciolo.
Come sinonimo di tecnologie additive è spesso utilizzato quello di stampante 3D.
Il testo tratta, in particolare, le due tipologie di attrezzature maggiormente diffuse nel settore manifatturiero quali:
Queste tecnologie possono essere utilizzate sia per la realizzazione di prototipi, con elevati livelli di finitura, sia per la vera e propria produzione di oggetti in tempi più rapidi rispetto alle tecnologie tradizionali che possono implicare, ad esempio, la realizzazione di stampi o altri sistemi di attrezzaggio che comportano tempi più lunghi per l’industrializzazione del prodotto.
Il documento si rivolge per lo più:
Oltre ad illustrare il processo di lavorazione di queste macchine, grazie anche al supporto di immagini, la pubblicazione indica i principali pericoli e rischi che possono derivare dall’uso scorretto di questi macchinari:
Il documento passa, poi, ad analizzare le misure di sicurezza e protezione adottabili; in particolare, tra i diversi aspetti da considerare nella scelta dei DPI, c’è sicuramente la necessità di accedere più o meno di frequente alle zone di pericolo e la velocità di avvicinamento delle parti del corpo.
Prima di immettere la macchina sul mercato, il fabbricante deve accertarsi che essa sia conforme ai requisiti di salute e sicurezza previsti dalla legislazione e dalla normativa applicabile.
Le istruzioni devono contenere le indicazioni necessarie per l’uso in sicurezza dell’attrezzatura in tutte le diverse fasi.
Il datore di lavoro, a sua volta, deve seguire le indicazioni del fabbricante sul corretto uso della macchina. I principali obblighi del datore di lavoro in materia si trovano nelle indicazioni contenute nel dlgs n. 81/2008 e riguardano:
Il datore di lavoro è tenuto a seguire le indicazioni fornite dal fabbricante sulla destinazione d’uso della macchina e sulle modalità di utilizzo.
In appendice al testo, oltre ad un utile glossario, viene riportata una check list che evidenzia gli aspetti documentali, le misure di prevenzione e tecnico organizzative da osservare per l’utilizzo in sicurezza dei macchinari.
Di seguito, il riepilogo degli argomenti trattati nella pubblicazione Inail:
Clicca qui per scaricare la guida INAIL
Superbonus, le ultime notizie sulla detrazione: compensazione dei contributi, modelli F24, proroga villette, IACP e…
Diagnosi energetica: che cos'è e come si fa. È obbligatoria in caso di ristrutturazione o…
Entro il 31 marzo 2023 l'invio dell’autocertificazione per i 15 CFP ingegneri relativi all'attività svolta…
Superbonus villette: probabile proroga del 110% a giugno 2023. Lo prevede un emendamento al dl…
Superbonus: comunicazione all'Enea entro il 24 marzo 2023 per cedere i crediti relativi alle spese…
Cessione del credito entro il 31 marzo: chi non riesce ad effettuare la comunicazione può…