La guida Inail per l’utilizzo delle reti di sicurezza contro le cadute dall’alto
Tempo di lettura stimato: 4 minuti
Le principali indicazioni sulle reti di sicurezza: destinazione d’uso, classificazione, scelta, montaggio, uso, smontaggio e manutenzione
Uno dei Quaderni Tecnici per i cantieri temporanei o mobili dell’Inail è dedicato alla scelta, all’utilizzo, al montaggio e smontaggio delle reti di sicurezza.
Fanno parte della collana i seguenti volumi:
- Ancoraggi
- Parapetti provvisori
- Ponteggi fissi
- Reti di sicurezza
- Scale portatili
- Sistemi di protezione degli scavi a cielo aperto
- Sistemi di protezione individuale dalle cadute
- Trabattelli
- Casseforme
Reti di sicurezza
Le reti di sicurezza sono dispositivi di protezione collettiva, DPC, utilizzati per favorire la prevenzione agli infortuni correlati al rischio di cadute dall’alto del lavoratore o delle cose nei cantieri.
I dispositivi sono costituiti da reti e da intelaiature di sostegno, sostenute da una fune di bordo e da altri elementi di supporto o da una combinazione di questi: è la struttura a rete che permette al lavoratore di ricevere meno sollecitazioni dannose, a causa delle notevoli deformazioni plastiche a cui è assoggettata la rete in caso di caduta, rispetto ad altri sistemi.
Vantaggi
L’adozione delle reti comporta i seguenti vantaggi:
- la facilità di posa
- le ridotte azioni sul corpo che il lavoratore subisce in caso di caduta
- un’ampia mobilità del lavoratore, al di sopra dell’area protetta, per tutte le fasi dell’attività
Tuttavia, non trovano un ampio utilizzo nei cantieri temporanei o mobili del nostro Paese, forse per motivi di tipo culturale o perché sensibili all’invecchiamento (deterioramento delle prestazioni) dovuto ai raggi UV.
Riferimenti normativi
Le reti di protezione non sono esplicitamente previste nel dlgs 81/2008, sebbene per le reti si può fare riferimento all’art. 122 (Ponteggi ed opere provvisionali) del Testo Unico che recita:
nei lavori che sono eseguiti ad un’altezza superiore ai m 2, devono essere adottate, seguendo lo sviluppo dei lavori stessi, adeguate impalcature o ponteggi o idonee opere provvisionali o comunque precauzioni atte ad eliminare i pericoli di caduta di persone e di cose…la rete di sicurezza è senza dubbio una precauzione atte ad eliminare i pericoli di caduta di persone e di cose.
Destinazione d’uso
Le reti di sicurezza sono DPC che normalmente vengono utilizzate nelle lavorazioni in cui esiste il rischio di caduta dall’alto, ossia nei lavori in quota (attività lavorative che espongono il lavoratore al rischio di caduta da una quota posta ad altezza superiore ai 2 m rispetto a un piano stabile).
Classificazione secondo la UNI EN 1263-1: 2015
Le reti di sicurezza sono classificate secondo la UNI EN 1263-1: 2015 in base a due parametri:
- per classi (A1, A2, B1, B2), che definiscono le dimensioni della maglia e la resistenza della rete
- per sistemi (S, T, U e V), che indicano la tipologia del supporto della rete e la diversa modalità d’impiego
La marcatura
Le reti di sicurezza per essere conformi alla UNI EN 1263-1 devono riportare le seguenti indicazioni:
- denominazione
- norma di riferimento
- sistema
- classe
- tipologia e dimensioni (in mm) della maglia
- dimensioni (in m) della rete
- modalità di controllo della produzione
Indicazioni essenziali per la scelta, il montaggio, l’uso e lo smontaggio
In riferimento alla scelta, l’Inail precisa che le reti da adottare in una specifica lavorazione dipendono dai rischi da eliminare e/o ridurre, preventivamente individuati nell’attività di valutazione dei rischi.
Inoltre, per la scelta e il posizionamento delle reti è necessario valutare:
- l’altezza di caduta (He , Hi, Hr)
- la profondità di raccolta (b)
- l’inclinazione del piano di lavoro (maggiore o minore di 20°)
- la presenza di ostacoli che intralcino la trattenuta della rete
Prima del montaggio delle reti di sicurezza è necessario verificare:
- l’idoneità della struttura di ancoraggio (tipologia del materiale base, dimensioni, spessore)
- le condizioni della superficie di lavoro (presenza di ghiaccio, scivolosità)
- la presenza di vento
- le condizioni atmosferiche
- l’applicabilità della procedura o delle istruzioni di montaggio
- l’idoneità dei dispositivi di ancoraggio (meccanici, chimici) per l’uso previsto
- l’idoneità del Sistema (S, T, U, V) e della Classe (A1, A2, B1, B2) per l’uso previsto
- l’integrità di tutti i componenti della rete di sicurezza (materiali e saldature, assenza di corrosione, deformazioni o ammaccature, tagli, lacerazioni, abrasioni, deterioramento)
Per l’uso della rete di sicurezza è necessario attenersi alle indicazioni del fabbricante; si consiglia, inoltre, di posizionarle il più possibile vicino al piano di lavoro.
Prima dello smontaggio della rete di sicurezza è necessario verificare:
- le condizioni della superficie di lavoro (presenza di ghiaccio, scivolosità)
- la presenza di vento
- le condizioni atmosferiche (vento, pioggia ecc.)
- l’applicabilità della procedura o delle istruzioni di smontaggio
Dopo lo smontaggio, invece:
- l’integrità di tutti i componenti
- l’assenza di corrosione
- l’assenza di danni ai materiali e alle saldature
- l’assenza di deformazioni o ammaccature
- l’assenza di tagli, lacerazioni e abrasioni
- il deterioramento
- lo stato tensionale
Circa la manutenzione della rete di sicurezza, l’Inail precisa che deve essere svolta da parte di personale qualificato.
Per i componenti metallici è prevista:
- la verifica dello stato superficiale
- la verifica dell’usura
- la verifica dei danni dovuti alla corrosione
- la verifica dello stato delle saldature
- la verifica dello stato di viti, perni e bulloni
- il serraggio dei bulloni
- la verifica del periodo di servizio
Per i componenti in tessuto, invece:
- la verifica sulla presenza di tagli
- la verifica sulla presenza di abrasioni
- la verifica dell’usura
- la verifica dei danni dovuti al calore e a sostanze aggressive (acidi, solventi)
- la verifica del deterioramento dovuto ai raggi del sole
- la verifica dello stato tensionale
- la verifica della modifica del colore
- la verifica del periodo di servizio
In chiusura, le FAQ ed i riferimenti nel dlgs 81/2008.
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