Impianti di climatizzazione e coronavirus: ecco cosa fare per ridurre il rischio contagio
Da AiCARR le indicazioni per la gestione e manutenzione degli impianti di climatizzazione e ventilazione esistenti durante l’emergenza Covid-19
Si continua a parlare di coronavirus e, soprattutto in questi mesi più caldi, ha fatto molto discutere il rischio di diffusione del virus attraverso gli impianti di climatizzazione e ventilazione.
A tal riguardo, l’AiCARR (Associazione italiana condizionamento dell’aria, riscaldamento e refrigerazione) ha pubblicato un nuovo documento dal titolo: “Protocollo per la riduzione del rischio da diffusione del SARS-CoV-2 nelle operazioni di gestione e manutenzione degli impianti di climatizzazione e ventilazione esistenti“.
Il protocollo sulla gestione e manutenzione degli impianti di climatizzazione
Il protocollo, disponibile in allegato, è suddiviso in tre sezioni che hanno le seguenti finalità:
- fornire informazioni di carattere generale, di inquadramento della problematica, per poi passare alle tipologie impiantistiche presenti negli edifici e alle loro specificità in funzione della destinazione d’uso;
- offrire indicazioni aggiuntive rispetto alle normali operazioni di ordinaria gestione e manutenzione degli impianti, al fine di tenere conto delle nuove e più stringenti condizioni di funzionamento o delle eventuali modifiche impiantistiche incorse durante questa recente fase di pandemia;
- illustrare indicazioni sulle strategie di pulizia e disinfezione di ogni sezione dell’impianto oggetto dell’intervento.
Contenuti del protocollo
Il documento offre un’interessante e pratica panoramica sul ruolo del trattamento dell’aria nei diversi scenari:
- residenziale
- grande distribuzione
- ristoranti, mense
- industriale
- terziario
- edifici adibiti ad attività sportive
- strutture turistico ricettive (alberghi)
- cinema e teatri
- edifici scolastici
Nella pubblicazione, oltre le informazioni di carattere generale, sono analizzate le tipologie impiantistiche presenti negli edifici, per passare poi alle loro specificità in funzione della destinazione d’uso, con indicazioni aggiuntive rispetto alle normali operazioni di ordinaria gestione e manutenzione degli impianti.
Particolare attenzione viene data, anche attraverso l’utilizzo di tabelle sinottiche, alle attività di manutenzione degli impianti e dei loro componenti.
La pubblicazione è rivolta ai tecnici del settore e serve a fornire loro indicazioni su come operare correttamente sugli impianti. Sono presi in considerazione gli impianti esistenti, fatta eccezione per gli impianti speciali, quali quelli ospedalieri o a servizio di camere bianche e laboratori, che devono essere affrontati specificatamente.
In funzione della tipologia dell’impianto esistente, il documento fornisce utili indicazioni per massimizzare l’introduzione di aria esterna, quali:
- aumento della portata d’aria;
- forzatura serrande in sola aria esterna;
- disattivazione o by-pass del recuperatore di calore;
- mantenimento del set point umidità relativa al di sopra del 40%;
- funzionamento in continuo dell’immissione di aria esterna;
- Segue, una descrizione degli interventi suggeriti.
Il documento si sofferma poi sui due aspetti fondamentali:
- la ventilazione e la possibilità di infezione;
- l’igienizzazione straordinaria degli impianti e delle condotte aerauliche.
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