
Stazione appaltante e subappaltatore: come gestire i pagamenti diretti?
Pagamenti diretti ai subappaltatori, fatturazione, certificati di pagamento e mandati. In questo focus analizziamo come operare correttamente
Il subappalto è il contratto con il quale l’appaltatore affida a terzi l’esecuzione di parte delle prestazioni o lavorazioni oggetto del contratto di appalto.
Sia nell’appalto pubblico che in quello privato, condizione necessaria per la validità del contratto di subappalto è l’autorizzazione da parte del committente.
Secondo l’attuale normativa sui lavori pubblici (dlgs 50/2016, nuovo Codice appalti) il subappalto non può superare la quota del 30 % dell’importo complessivo del contratto di lavori, servizi o forniture.
Affinché l’appaltatore possa affidare in subappalto le opere o i lavori, i servizi o le forniture compresi nel contratto deve ottenere specifica autorizzazione della stazione appaltante e devono essere verificati i seguenti requisiti:
- l’affidatario del subappalto non deve aver partecipato alla procedura per l’affidamento dell’appalto;
- il subappaltatore deve essere qualificato nella relativa categoria;
- all’atto dell’offerta devono essere stati indicati i lavori o le parti di opere ovvero i servizi e le forniture o parti di servizi e forniture che si intende subappaltare;
- il concorrente deve dimostrate l’assenza in capo ai subappaltatori dei motivi di esclusione di cui all’articolo 80 del dlgs 50/2016 (condanne per vari reati).
Pagamento diretto da parte della stazione appaltante al subappaltatore
Il nuovo codice appalti prevede espressamente il pagamento diretto da parte della stazione appaltante al subappaltatore.
In particolare, l’art. 105 comma 13 prevede che la stazione appaltante corrisponda direttamente al subappaltatore, al cottimista, al prestatore di servizi e al fornitore di beni o lavori, l’importo dovuto per le prestazioni dagli stessi eseguite nei seguenti casi:
- quando il subappaltatore o il cottimista è una microimpresa o piccola impresa;
- in caso di inadempimento da parte dell’appaltatore;
- su richiesta del subappaltatore e se la natura del contratto lo consente.
In tali casi, quindi, la stazione appaltante liquida direttamente il subappaltatore.
Fatturazione in caso di pagamento diretto
Come ha chiarito l’Anac (Autorità nazionale anticorruzione), il pagamento diretto costituisce una delegazione di pagamento ex lege, che non ingenera un rapporto obbligatorio tra la stazione appaltante ed i subappaltatori. La stazione appaltante pagando i subappaltatori estingue la propria obbligazione nei confronti dell’appaltatore e, in virtù della delegazione, estingue anche l’obbligazione dell’appaltatore nei confronti del subappaltatore.
I rapporti giuridici restano comunque distinti e autonomi: il contratto principale è stipulato tra la stazione appaltante e l’appaltatore, e quello di subappalto tra l’appaltatore e il subappaltatore.
Il pagamento diretto del subappaltatore da parte della stazione appaltante non deroga neanche alle regole generali di fatturazione della sua prestazione ai fini IVA (dpr 633/1972).
Pertanto, il subappaltatore deve fatturare i lavori eseguiti all’impresa appaltatrice (in considerazione dei meccanismi di reverse charge), intercorrendo tra di loro il rapporto contrattuale di subappalto, senza che rilevi a tal fine la specifica modalità di pagamento adottata.
L’appaltatore a sua volta fattura alla stazione appaltante l’intero importo, tenendo conto delle note questioni relative a reverse charge e split payment.
Certificato di pagamento e mandato di pagamento
Per quanto riguarda le stazioni appaltanti, molte di queste spesso rilevano difficoltà operative nella gestione dei certificati di pagamento e dei rispettivi mandati di pagamento in caso di pagamento diretto al subappaltatore.
In particolare, i dubbi sono relativi alla modalità di redazione del certificato e degli eventuali mandati di pagamento da redigere ad ogni SAL.
A tal riguardo, si ritiene che il certificato di pagamento afferente un determinato SAL debba essere sempre uno ed uno solo. Saranno invece i mandati di pagamento collegati al certificato ad essere duplici, uno a favore dell’impresa affidataria e l’altro a favore del subappaltatore.
Sembra dunque corretto sostenere che la questione del pagamento diretto al subappaltatore, così come non modifica gli aspetti legati alla fatturazione, non debba neanche modificare le modalità procedurali in merito all’emissione da parte del RUP del certificato di pagamento corrispondente al SAL emesso dalla direzione lavori.
Si tratta meramente di una questione organizzativa interna alla stazione appaltante, ove il RUP è chiamato a comunicare alla tesoreria l’emissione di due distinti mandati, la cui somma restituirà evidentemente l’importo del certificato di pagamento.
In definitiva, le modalità di redazione del certificato di pagamento non cambiano in caso di pagamento diretto: esso conterrà l’importo complessivo, da suddividere poi in 2 (o più) mandati di pagamento.
Operativamente, possiamo immaginare il seguente flusso operativo:
- il DL emette un certo SAL
- l’appaltatore comunica alla stazione appaltante le prestazioni eseguite dal subappaltatore
- il RUP emette il certificato di pagamento corrispondente al SAL (e comunica alla tesoreria l’emissione di 2 o più distinti mandati)
- la tesoreria emette 2 (o più) mandati di pagamento a favore di appaltatore e subappaltatore/i
Come procedere con PriMus
La nuova modulistica POWER PACK 4BIM di PriMus contiene il modello ‘ALLEGATO AL CERTIFICATO DI PAGAMENTO‘ che consente di predisporre il prospetto per l’emissione dei mandati di pagamento.
Il certificato di pagamento con l’apposito allegato consentirà al RUP di comunicare chiaramente all’ufficio competente:
- l’importo complessivo del certificato di pagamento;
- l’importo da liquidare all’impresa affidataria;
- l’importo da liquidare all’impresa subappaltatrice.
Di seguito proponiamo alcune immagini esplicative, tratte dal forum di Assistenza ACCA, che illustrano come procedere per l’emissione dei mandati di pagamento diretto del subappaltatore.
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