
Protocollo Itaca, a cosa serve e come si usa. Esempi e software gratuito
Protocollo Itaca (UNI/PdR 13:2015): cos’è, a cosa serve, come si compilano i dati, principi di riferimento. Tutto quello che occorre sapere in questo focus di approfondimento
Il Protocollo Itaca è uno strumento di valutazione del livello di sostenibilità energetica e ambientale degli edifici.
Il Protocollo permette di verificare le prestazioni di un edificio in riferimento:
- ai consumi dell’edificio
- all’efficienza energetica
- all’impatto sull’ambiente
- all’impatto salute dell’uomo
Lo finalità è quello di favorire la realizzazione di edifici sempre più innovativi, a energia zero, a ridotti consumi di acqua, nonché materiali che nella loro produzione comportino bassi consumi energetici e nello stesso tempo garantiscano un elevato comfort.
Il Protocollo garantisce inoltre l’oggettività della valutazione attraverso l’impiego di indicatori e metodi di verifica conformi alle norme tecniche e leggi nazionali di riferimento.
Il Protocollo Itaca è nato alcuni anni fa dall’esigenza delle Regioni di dotarsi di strumenti validi per supportare politiche territoriali di promozione della sostenibilità ambientale nel settore delle costruzioni. E’ stato messo a punto dal gruppo Itaca (Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale – Associazione nazionale delle Regioni e delle Province autonome) e ITC-CNR.
Il Protocollo è stato adottato da numerose Regioni e amministrazioni comunali in diverse iniziative volte a promuovere e ad incentivare l’edilizia sostenibile attraverso: leggi regionali, regolamenti edilizi, gare d’appalto, piani urbanistici, ecc.
Per calcolare il punteggio finale dell’edificio, il punteggio qualità dell’edificio ed il punteggio qualità del sito secondo i criteri definiti dalla prassi di riferimento UNI/PdR 13.0:2019, puoi avvalerti del software gratuito per il Protocollo Itaca, usalo ora ed è gratis per sempre.
Scopo del Protocollo Itaca
Il Protocollo Itaca ha diversi impieghi e finalità in relazione al suo differente uso:
- è uno strumento a supporto della progettazione per i professionisti
- è uno strumento di controllo e indirizzo per la pubblica amministrazione
- è un supporto alla scelta per il consumatore
- è un mezzo di valorizzazione di un investimento per gli operatori finanziari
Principi su cui si basa il Protocollo Itaca
Il Protocollo Itaca è derivato dal modello di valutazione internazionale SBTool, sviluppato nell’ambito del processo di ricerca Green Building Challenge, e contestualizzato al territorio italiano in relazione alla normativa di riferimento ed ai propri caratteri ambientali.
I principi su cui si basa lo strumento sono:
- individuazione di criteri che permettono di misurare le varie prestazioni ambientali dell’edificio posto in esame
- definizione delle prestazioni di riferimento (benchmark) con cui confrontare quelle dell’edificio ai fini dell’attribuzione di un punteggio corrispondente al rapporto della prestazione con il benchmark
- pesatura dei criteri che ne determinano la maggiore e minore importanza
- punteggio finale sintetico che definisce il grado di miglioramento dell’insieme delle prestazioni rispetto al livello standard
Protocollo Itaca residenziale e Prassi di Riferimento UNI/PdR 13:2015
Nell’ambito della collaborazione tra ITACA e UNI, al fine di evolvere i diversi protocolli a norme tecniche nazionali di riferimento, è stata realizzata la Prassi di Riferimento UNI/PdR 13:2015, che ha sostituito il Protocollo ITACA relativo agli Edifici Residenziali.
L’aggiornamento della UNI/PdR 13:2015 deriva essenzialmente dalla necessità di adeguare lo strumento ai nuovi decreti sulla certificazione energetica:
I due decreti hanno modificato profondamente le procedure per la certificazione energetica: tra le altre cose è previsto il confronto con l’edificio di riferimento e sono stati modificati i parametri energetici da misurare.
In accordo con le nuove linee guida per la certificazione energetica, la UNI/PdR si applica agli edifici di nuova costruzione e alle ristrutturazioni importanti.
Il Protocollo Itaca residenziale è stato sostituito dalla Prassi di Riferimento UNI/PdR 13:2015
“Sostenibilità ambientale nelle costruzioni – Strumenti operativi per la valutazione della sostenibilità“.
La Prassi è articolata in due sezioni.
UNI/PdR 13:2015 – Sezione 0: Inquadramento generale e principi metodologici
La UNI/PdR 13:2015 Sezione 0 illustra l’inquadramento generale e i principi metodologici e procedurali che sottendono al sistema di analisi multicriteria per la valutazione della sostenibilità ambientale degli edifici, ai fini della loro classificazione attraverso l’attribuzione di un punteggio di prestazione.
Oggetto della valutazione è un singolo edificio e la sua area esterna di pertinenza. Si applica sia a edifici di nuova costruzione sia a edifici oggetto di ristrutturazione importante.
Ai fini della prassi di riferimento, un edificio oggetto di un intervento di demolizione e ricostruzione è considerato nuova costruzione.
In caso di ampliamento che comporti un nuovo volume lordo climatizzato maggiore del 15% dell’esistente o di 500 m³, si applica all’intero edificio inteso come ristrutturazione.
La prassi si applica esclusivamente a progetti di livello esecutivo.
La prassi di riferimento adotta un sistema di analisi multicriteria per la valutazione della sostenibilità ambientale, strutturato secondo i tre livelli gerarchici
- aree
- categorie
- criteri
Le aree rappresentano macro-temi che si ritengono significativi ai fini della valutazione della sostenibilità ambientale di un edificio.
Il documento considera 5 aree di valutazione:
- Area A. Qualità del sito
- Area B. Consumo di risorse
- Area C. Carichi ambientali
- Area D. Qualità ambientale indoor
- Area E. Qualità del servizio
Ogni area comprende più categorie, ciascuna delle quali tratta un particolare aspetto della tematica di appartenenza.
Le categorie sono, a loro volta, suddivise in criteri, ognuno dei quali approfondisce un particolare aspetto della categoria di appartenenza.
I criteri rappresentano, infine, le voci di valutazione del metodo e vengono usati per caratterizzare le performance dell’edificio all’inizio del processo valutativo.
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UNI/PdR 13:2015 – Sezione 1: Edifici residenziali
La UNI/PdR 13:2015 Sezione 1 specifica i criteri sui quali si fonda il sistema di analisi multicriteria per la valutazione della sostenibilità ambientale degli edifici residenziali, ai fini della loro classificazione attraverso l’attribuzione di un punteggio di prestazione. Oggetto della valutazione è un singolo edificio e la sua area esterna di pertinenza.
Il documento si applica ai fini del calcolo del punteggio di prestazione di edifici residenziali, di nuova costruzione o oggetto di ristrutturazioni importanti che coinvolgano non la singola unità immobiliare, ma l’intero edificio.
Ai fini della prassi di riferimento, le schede criterio si calcolano per l’intero edificio. Un edificio oggetto di un intervento di demolizione e ricostruzione è considerato nuova costruzione. In caso di ampliamento si applica all’intero edificio inteso come ristrutturazione. La prassi di riferimento si applica esclusivamente a progetti di livello esecutivo.
I criteri di valutazione per il calcolo del punteggio di prestazione di edifici residenziali sono stati organizzati in “schede criterio” e sono raggruppati per categoria di riferimento.
Il risultato dell’attività condotta per il calcolo del punteggio di prestazione è la “relazione di valutazione”, effettuata su un singolo edificio e la sua area esterna di pertinenza, contenente gli esiti della valutazione rispetto all’insieme dei criteri presi in considerazione.
Il punteggio di prestazione dell’edificio è essere calcolato attraverso una procedura di valutazione che si articola in 3 fasi consecutive:
- caratterizzazione: le performance dell’edificio per ciascun criterio vengono quantificate attraverso opportuni indicatori
- normalizzazione: il valore di ciascun indicatore viene reso adimensionale e viene “riscalato” in un intervallo di normalizzazione
- aggregazione: i punteggi normalizzati sono combinati insieme per produrre il punteggio finale
Per ogni criterio viene definito:
- codice, nome, area di valutazione e categoria di appartenenza, esigenza (ovvero l’obiettivo di qualità che si intende perseguire)
- indicatore di prestazione e la relativa unità di misura (se di natura quantitativa)
- scala di prestazione di riferimento da utilizzare per la normalizzazione dell’indicatore nell’intervallo da -1 a +5
- metodo e strumenti di verifica da utilizzare per caratterizzare il valore dell’indicatore
I criteri di valutazione per il calcolo del punteggio di prestazione di edifici residenziali, definiti sulla base dell’inquadramento generale e dei principi metodologi descritti nella UNI/PdR 13.0:2015, sono stati organizzati in “schede criterio”:
A.1 Selezione del sito
- A.1.5 Riutilizzo del territorio
- A.1.6 Accessibilità al trasporto pubblico
- A.1.8 Mix funzionale dell’area
- A.1.10 Adiacenza a infrastrutture
A.3 Progettazione dell’area
- A.3.3 Aree esterne di uso comune attrezzate
- A.3.4 Supporto all’uso di biciclette
B.1 Energia primaria richiesta durante il ciclo di vita
- B.1.2 Energia primaria non rinnovabile
- B.1.3 Energia primaria totale
B.3 Energia da fonti rinnovabili
- B.3.2 Energia rinnovabile per usi termici
- B.3.3 Energia prodotta nel sito per usi elettrici
- B.4.1 Riutilizzo delle strutture esistenti
- B.4.6 Materiali riciclati/recuperati
- B.4.7 Materiali da fonti rinnovabili
- B.4.8 Materiali locali
- B.4.10 Materiali riciclabili o smontabili
- B.4.11 Materiali certificati −
- B.5.1 Acqua potabile per irrigazione
- B.5.2 Acqua potabile per usi indoor
B.6 Prestazioni dell’involucro
- B.6.1 Energia termica utile per il riscaldamento
- B.6.2 Energia termica utile per il raffrescamento
- B.6.3 Coefficiente medio globale di scambio termico
- B.6.4 Controllo della radiazione solare
C.1 Emissioni di CO2 equivalente
- C.1.2 Emissioni previste in fase operativa
- C.3.2 Rifiuti solidi prodotti in fase operativa
- C.3.3 Riuso delle terre
- C.4.1 Acque grigie inviate in fognatura
- C.4.3 Permeabilità del suolo
C.6 Impatto sull’ambiente circostante
- C.6.8 Effetto isola di calore
D.2 Ventilazione
- D.2.5 Ventilazione e qualità dell’aria
- D.2.6 Radon
D.3 Benessere termoigrometrico
- D.3.2 Temperatura operativa nel periodo estivo
D.4 Benessere visivo
- 1) D.4.1 Illuminazione naturale
D.5 Benessere acustico
- D.5.6 Qualità acustica dell’edificio
D.6 Inquinamento elettromagnetico
- D.6.1 Campi magnetici a frequenza industriale (50 Hertz)
E.3 Controllabilità degli impianti
- E.3.6 Impianti domotici
E.6 Mantenimento delle prestazioni in fase operativa
- E.6.5 Disponibilità della documentazione tecnica degli edifici
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Protocollo Itaca per edifici non residenziali
Il Protocollo per edifici non residenziali, approvato dal Consiglio Direttivo ITACA nella seduta del 12 novembre 2015, si inserisce nel contesto di inquadramento generale e dei principi metodologici e procedurali descritti nella UNI/PdR 13:2015. Il Protocollo sostituisce ed accorpa i Protocolli 2011 destinati agli edifici commerciali, scolastici, industriali e uffici, con l’aggiunta di una nuova destinazione d’uso dedicata alle strutture ricettive.
Il documento fornisce le indicazioni per il calcolo del punteggio di prestazione di edifici non residenziali di nuova costruzione o oggetto di ristrutturazione importante di primo livello.
Il punteggio di prestazione dell’edificio deve essere calcolato attraverso una procedura di valutazione che si articola in tre fasi consecutive:
- caratterizzazione: le performance dell’edificio per ciascun criterio vengono quantificate attraverso opportuni indicatori
- normalizzazione: il valore di ciascun indicatore viene reso adimensionale e viene “riscalato” in un intervallo di normalizzazione
- aggregazione: i punteggi normalizzati sono combinati insieme per produrre il punteggio finale
Il Protocollo illustra per ogni criterio:
- codice, nome, area di valutazione e categoria di appartenenza
- destinazioni d’uso a cui applicare il criterio esigenza (ovvero l’obiettivo di qualità che si intende perseguire)
- indicatore di prestazione e la relativa unità di misura (se di natura quantitativa)
- scala di prestazione di riferimento da utilizzare per la normalizzazione dell’indicatore nell’intervallo da -1 a +5
- metodo e strumenti di verifica da utilizzare per caratterizzare il valore dell’indicatore
I criteri di valutazione per il calcolo del punteggio di prestazione sono stati organizzati in “schede criterio” e sono raggruppati per categoria di riferimento.
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Software Protocollo Itaca free
Segnaliamo ai nostri lettori il software gratuito Itacus XLS, il foglio di calcolo per la redazione del protocollo ITACA e la valutazione del livello di sostenibilità energetica e ambientale degli edifici di tipo residenziale e non residenziale.
Itacus XLS consente di calcolare il punteggio finale dell’edificio, il punteggio qualità dell’edificio ed il punteggio qualità del sito secondo i criteri definiti dalla prassi di riferimento UNI/PdR 13.0:2015.
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Glossario del Protocollo Itaca
Di seguito si riporta un breve glossario con i termini (e le relative definizioni) più utilizzati nell’ambito del Protocollo Itaca.
Termini e definizioni:
- area di valutazione: tematismi di carattere generale riferiti alla sostenibilità ambientale in cui vengono individuati i principali obiettivi da raggiungere e le strategie da attuare
- categorie: gruppi di sottotematismi omogenei come, ad esempio, energia, acqua, materiali, benessere termoigrometrico
- criterio: regola per valutare se un edificio possiede o no certi requisiti al fine di stabilire, attraverso un certo numero di operazioni e/o verifiche, se una determinata proprietà o relazione sia soddisfatta o meno
- edificio: costruzione che ha, tra i suoi scopi principali, quello di fornire rifugio ai suoi occupanti, o oggetti contenuti, ed è solitamente confinato e progettato per essere eretto permanentemente in un sito [definizione tratta da ISO 6707-1]
- esigenza: obiettivo di qualità ambientale che si intende perseguire
- indicatori: insieme di grandezze che permettono di quantificare la prestazione dell’edificio in relazione a ciascun criterio
- peso: grado d’importanza che viene assegnato al criterio, alla categoria, all’area rispetto all’intero strumento di valutazione
- scala di prestazione (o di benchmark): riferimento rispetto al quale viene confrontato l’indicatore prestazionale per calcolare il punteggio del criterio di valutazione
