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DIGITAL&BIM Italia, ACCA ci sarà!

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Ad ottobre si terrà a Bologna Fiere l’evento DIGITAL&BIM Italia sull’innovazione e la trasformazione digitale del costruito. Ecco l’intervista di Antonio Cianciulli, Responsabile Marketing di ACCA software


Appaltare, progettare, produrre, costruire e gestire per Costruzioni 4.0. Questi i temi principali dell’evento fieristico DIGITAL&BIM Italia, organizzato da Bologna Fiere, che si terrà il 19 e il 20 ottobre 2017 a Bologna Fiere (ricordiamo che quest’anno il SAIE non ci sarà, essendo diventato un evento biennale).

DIGITAL&BIM Italia si candida a diventare l’evento di riferimento per il settore delle costruzioni in Italia sul tema della digitalizzazione e del BIM, richiamando a Bologna più di 3.000 professionisti selezionati su due giornate di mostra convegno.

La manifestazione si propone, nella duplice modalità convegnistica ed espositiva, di fare emergere modi, metodi e strumenti che in Italia iniziano ora ad affermarsi, sia nell’ambito edilizio sia in quello infrastrutturale.

Elementi centrali dell’evento saranno i temi legati al BIM nei processi di sviluppo immobiliare, nei processi progettuali e realizzativi e nella gestione del patrimonio, ma soprattutto il BIM come strumento della stazione appaltante.

ACCA al DIGITAL&BIM 2017

ACCA ci sarà al DIGITAL&BIM 2017. Per l’azienda, oramai leader del settore da diverso tempo, è un’occasione importante per divulgare le nuove metodologie di digitalizzazione delle costruzioni grazie all’applicazione del BIM.

Quanto sia importante l’evento lo testimonia l’intervista all’ing. Antonio Cianciulli, Responsabile Marketing di ACCA software.

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Antonio Cianciulli, Responsabile Marketing di ACCA software

Quando mi hanno chiesto se ACCA aveva intenzione di partecipare al nuovo evento DIGITAL&BIM Italia di Fiera Bologna non ho avuto dubbi, ho subito risposto con entusiasmo di sì. Perché?

Il motivo è nel fatto che ritengo indispensabile che il sistema delle costruzioni italiano si proponga con un evento specifico sul BIM nel panorama nazionale ed internazionale.

E’ indispensabile, soprattutto, che tutti gli stakeholders del settore delle costruzioni in Italia (Università, centri di ricerca, professionisti, imprese, produttori di software, ecc.) creino un fronte unico per proporre una linea italiana allo sviluppo della tecnologia BIM.

Il pericolo è che la mancanza di visione e condivisione di una strategia comune renda il settore costruzioni del nostro Paese luogo di conquista culturale, economica e strumentale.

L’assunzione e la proposizione di modelli e strumenti software studiati per risolvere problemi molto spesso lontanissimi dalle nostre esigenze nazionali tradisce lo spirito della tecnologia BIM e probabilmente espone il nostro Paese ad una sorta di colonizzazione culturale ed economica. Quello che sto dicendo non nasconde una proposizione di chiusura, anzi al contrario, è una proposta di generalità ed apertura che gli strumenti odierni non contemplano. Le specificità che nascono dalle esperienze legate ad un costruito storico, a sistemi di progettazione e costruzione rispettosi dei nostri sistemi costruttivi, dei nostri materiali e delle nostre competenze devono essere assolutamente salvaguardate. Anzi, è proprio questo il valore a livello internazionale che l’Italia deve ambire ad offrire e rappresentare.

Ben venuto, dunque, a DIGITAL&BIM, ben venuto ad un evento che si propone come la prima piattaforma italiana per accompagnare la rivoluzione digitale del settore delle costruzioni!

Ne avevamo bisogno.

 

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