Contributi a fondo perduto per l’emergenza COVID: le faq delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate risponde ad una serie di quesiti su specifici aspetti legati ai contributi a fondo perduto introdotti dalla legge Rilancio
Con la circolare n.22/E del 21 luglio l’Agenzia delle Entrate chiarisce alcuni aspetti legati ai contributi a fondo perduto per l’emergenza COVID-19 introdotto dalla legge 77/2020 (di conversione del cosiddetto decreto rilancio).
I chiarimenti delle Entrate sono esposti sotto forma di domande/risposte, ovvero delle FAQ che i contribuenti hanno posto alle varie Direzioni ed ai vari operatori.
Ricordiamo infatti che con il decreto legge 19 maggio 2020, n. 34 (convertito nelle legge 77/2020), nell’ambito del Titolo II dedicato al “Sostegno all’impresa e all’economia”, è stato introdotto, dall’articolo 25, un contributo a fondo perduto, erogato direttamente dall’Agenzia delle entrate e destinato ai soggetti colpiti dall’emergenza epidemiologica.
Di seguito riportiamo il quesito sul calo del fatturato nel settore edilizio, le altre FAQ sono disponibili in allegato.
Le FAQ sui contributi a fondo perduto
Le domande sono raggruppate nel documento delle Entrate in 5 argomenti:
- Ambito soggettivo
- Società in liquidazione volontaria
- Inizio attività successivamente al 1° gennaio 2019
- Inizio nuova attività successivamente al 1° gennaio 2019
- Esercenti arti e professioni (iscritti alla gestione separata INPS) non in possesso dei requisiti per godere del contributo previsto dall’articolo 27 del decreto legge n. 18 del 2020
- Associazione di promozione sociale
- Consorzi tra imprese
- Imprese che presentano un fatturato pari a zero sia in aprile 2019 che in aprile 2020
- Individuazione delle definizioni di “impresa in difficoltà” ai sensi della normativa dell’Unione europea sopra richiamata (in particolare le lettere A) e B) del punto 18 del regolamento (UE) n. 651/2014)
- Agenti e rappresentanti di commercio
- Studi associati composti da professionisti iscritti alle Casse di Previdenza
- Società artigiane con soci professionisti
- Soggetto che potrebbe beneficiare della indennità articolo 84, comma 2, decreto rilancio (per l’attività professionale) e del contributo di cui all’articolo 25 per l’attività d’impresa
- Requisiti di accesso al contributo
- Verifica dell’ammontare dei ricavi e della riduzione del fatturato per i distributori di carburanti
- Verifica della riduzione del fatturato per gli agenti e rappresentanti di commercio
- Determinazione calo di fatturato settore edilizia
- Determinazione calo di fatturato nell’ipotesi in cui l’ammontare del fatturato sia difforme dai ricavi relativi al medesimo periodo
- Verifica della riduzione del fatturato
- Operazioni per passaggi interni
- Fattura riepilogativa settore autotrasportatori
- Operazioni fuori campo IVA
- Fattura anticipate contratto fornitura di bevande
- Subentro in contratto di affitto d’azienda
- Imprenditori agricoli in regime agevolato di cui all’articolo 34 comma 6 d.P.R. n. 633 del 1972
- Altri quesiti
- Operazioni di riorganizzazione
- Elenco comuni interessati da stati di emergenza (Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria colpiti dagli eventi sismici agosto, ottobre 2016 e gennaio 2017)
- Modalità di restituzione del contributo
- Modalità di restituzione del contributo
- Soggetti localizzati nei comuni di Livigno e Campione d’Italia
- Istanza presentata dagli eredi che proseguono l’attività per conto del soggetto deceduto
- Soggetti la cui attività risulti cessata alla data di presentazione dell’istanza di cui al comma 8
Il quesito sul calo di fatturato in edilizia
Con il quesito viene chiesto alle Entrate come determinare tale riduzione del fatturato di 2/3 per le imprese che operano nel settore dell’edilizia (per cui sussistono gli ulteriori requisiti di accesso al contributo), in considerazione delle peculiari modalità operative.
Si pensi, ad esempio, alla fattispecie di un’impresa che, seppur non ha operato nel mese di aprile a causa dell’interruzione delle attività produttive, ha emesso, nello stesso mese, delle fatture attive in relazione a dei SAL relativi a novembre/dicembre 2019.
Ricordiamo infatti che uno dei requisiti per accedere al contributo (comma 3 dell’articolo 25 del decreto Rilancio) prevede che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019.
La risposta delle Entrate
L’Agenzia chiarisce che al fine di verificare la riduzione prevista dal comma 3, si fa riferimento alla data di effettuazione dell’operazione di cessione dei beni o di prestazione dei servizi e dovranno essere considerate le operazioni che hanno partecipato alla liquidazione periodica del mese di aprile 2019 (rispetto ad aprile 2020).
Devono, pertanto, essere considerate tutte le fatture attive (al netto dell’IVA) con data di effettuazione dell’operazione che cade ad aprile, nonché le fatture differite emesse nel mese di maggio e relative a operazioni effettuate nel mese di aprile.
Nel caso di appalti con SAL intermedi, al fine di tener conto di quanto richiesto al comma 4 dell’articolo 25 del dl Rilancio, ai sensi del quale: “Al fine di determinare correttamente i predetti importi (l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi) si fa riferimento alla data di effettuazione dell’operazione di cessione di beni o di prestazione dei servizi” occorre far riferimento a quanto precisato negli articoli 3 e 6 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633.
Andranno quindi incluse le fatture emesse nel mese di aprile anche se relative a SAL di novembre o dicembre dell’anno precedente.
Clicca qui per scaricare le FAQ sui contributi a fondo perduto per l’emergenza

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