Facebook e Covid-19: la mappa interattiva con il tracciamento dei sintomatici nel mondo
L’azienda di Mark Zuckerberg annuncia di voler estendere a tutto il mondo il tracciamento dei sintomatici da Covid-19
Facebook in collaborazione con la Carnegie Mellon University ha realizzato una mappa interattiva aggiornata delle persone con sintomi riconducibili al Covid-19 negli Stati Uniti.
La mappa, realizzata attraverso dei sondaggi inviati agli utenti di Facebook, sarà presto estesa a livello globale.
La mappa interattiva di Facebook
Attualmente la mappa mostra per ciascuna delle contee che compongono gli Stati federali degli USA, la percentuale di persone con sintomi riconducibili al Coronavirus rispetto al totale degli abitanti in quello Stato.
Si tratta di una modalità, volontaria, di tracciamento dei casi sospetti relativi a persone che non abbiamo sostenuto un test ufficiale.
Il progetto “data for good”
La mappa è il risultato del progetto “data for good” di Facebook.
L’azienda infatti, avendo oltre 2 miliardi di utenti registrati, è in una posizione unica e privilegiata nel supporto di ricerca sul Covid-19: ha pertanto invitato i propri utenti a partecipare a un sondaggio condotto dal Centro di ricerca Delphi della Carnegie Mellon University.
Solo nelle prime due settimane il sondaggio aveva ricevuto risposte da oltre un milione di persone.
Il sondaggio alla base del progetto
L’indagine del Delphi Research Center chiede alle persone di auto-riferire i sintomi associati al COVID-19 o all’influenza di cui loro, o chiunque all’interno del nucleo familiare, sia stato affetto nelle ultime 24 ore.
Sondaggi come questo, secondo Facebook, sono stati utilizzati a livello globale per la ricerca sulla salute pubblica.
Anche con poche migliaia di risposte, i dati del sondaggio come questi sono stati utilizzati con successo per prevedere la diffusione dell’influenza e di altre malattie.
La diffusione di Facebook è tale da raggiunge ampi segmenti della popolazione consentendo una rappresentazione significativa di età, sesso e stato di residenza.
Il rispetto della privacy e l’utilizzo dei dati
Facebook non riceve, raccoglie o archivia le singole risposte al sondaggio, e la CMU non apprende chi ha partecipato al sondaggio.
Il progetto è stato infatti ideato nel rispetto della privacy degli utenti fin dall’inizio, fornendo allo stesso tempo nuovi modi per aiutare i ricercatori ed evitando contestualmente la diffusione dei dati sensibili.
Le stime possono essere utili per i responsabili politici e i ricercatori sanitari per prevedere potenziali focolai di Covid-19.
Queste stime, sottolinea FB, non rappresentano casi confermati di Covid-19 e non devono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici o di orientamento su viaggi personali o di lavoro.
Clicca qui per accedere al progetto “data for good” di Facebook

E’ del tutto illeggittimo tracciare il percorso di una persona, che sia sintomatica o non sintomatica, poiché la LIBERTA’ è un valore addirittura di LEGGE NATURALE prima ancora che di diritto formale e civile, che non può essere delegato né a uno stato e né ad un ENTE e né un’altra persona.
La diffusione del virus si attua con delle misure reali positive in ogni luogo di lavoro e della vita civile ed assistenziale: distanza di 1m, tamponi in ogni asl, analisi sierologiche in ogni ASL, medicinali cardiologici che evitino l’infiammazione e formazione di trombi alla circolazione (più che l’apparato respiratorio), mascherine, guanti e dispositivi di lavaggio mani, sanificazione quotidiana, riduzione di eventi di assembramento come concerti o comizi pubblici, riapertura delle chiese con le stesse precauzioni che le imprese, possibilità di uscire all’aperto, riapertura delle imprese con regolamentazione degli accessi e degli incroci di persone e no agli assembramenti.
Si faccia anche attenzione che i tamponi sono così selettivi che se da un lato scongiurano il falso negativo, dall’altro danno un 70-80% di falsi positivi, ragione in più per non tracciare.