Expo 2015 architettura, padiglione Israele: il campo verticale
Expo 2015 architettura, il padiglione Israele si presenta con un grande campo verde verticale, un mosaico di texture, profumi e colori
Expo 2015 architettura: Israele, un Paese all’avanguardia
La presenza di Israele a Expo Milano 2015 ha l’obiettivo di mostrare un popolo intraprendente, ricco di tecnologie all’avanguardia e di sistemi innovativi che hanno fatto fiorire il deserto.
Infatti, pur essendo un Paese giovane (è stato ufficialmente proclamato solo nel 1948), vanta un’antica tradizione nell’aver saputo rendere fertili i propri terreni aridi, fino a divenire leader nell’utilizzo di soluzioni innovative e tecnologicamente avanzate nel settore agroalimentare e nella lotta contro la desertificazione.
“I campi di domani“, questo è il tema della partecipazione di Israele all’Esposizione Universale, dove l’architettura del padiglione ben esplicita il legame tra innovazione ed estetica, realizzando qualcosa di spettacolare ma soprattutto utile.
Expo 2015 architettura, la struttura del padiglione Israele
Il Padiglione Israele sorge all’incrocio del Cardo e del Decumano, i due assi principali di Expo 2015, e si sviluppa su un’area di 2369 m².
La principale struttura del padiglione è un “campo verticale“, nato dal desiderio di mostrare l’aspetto tipico dell’agricoltura israeliana e trasformarlo in una parte inseparabile della struttura stessa, creando un colpo d’occhio spettacolare.
Ideata dall’architetto David Knafo, la spettacolare parete verde (si estende sul fianco del padiglione per una lunghezza di 70 mt ed è alta 12 mt) è stata realizzata con materiali al 100% riciclabili ed è composta da unità modulari coltivabili. Ogni modulo contiene un sistema computerizzato di irrigazione a goccia che migliora le condizioni di crescita delle piante, introducendo il Vertical Planting, una tecnologia rivoluzionaria che permette di risparmiare il consumo di acqua ed abbattere l’emissione di sostanze inquinanti.
Sulla parete, che non ha un ruolo meramente estetico, crescono grano, riso e mais, ossia le principali risorse alimentari di origine vegetale, creando un mosaico di texture, profumi e colori che cambiano con il passare delle stagioni.
L’intera struttura è a impatto zero e sarà riciclata al termine dell’esposizione.
Expo 2015 architettura, la visita al padiglione Israele
La visita al padiglione Israele mette in mostra i progetti sostenibili e narra la vita del popolo israeliano, grazie anche alle guide che accolgono ed interagiscono con i visitatori con supporti tecnologici; mentre sulle pareti vengono proiettati video che raccontano le vicissitudini del popolo israeliano.
Due grandi spazi espositivi sono presenti nell’area dell’anfiteatro:
- nel primo spazio è presentata l’agricoltura israeliana, dall’inizio fino ai giorni nostri. I visitatori vengono avvolti in un’imperdibile esperienza multi sensoriale: da un lato schermi con filmati 3D a dall’altro suoni ed effetti provenienti da tutte le direzioni. La prima parte della mostra racconta la storia e le vite di tre generazioni di contadini che sono riusciti a far fiorire il deserto. Attraverso ricordi, immagini e filmati i visitatori scoprono l’ostinazione pro-attiva degli israeliani ma anche la loro attitudine di fronte alle avversità. Una sezione della mostra è dedicata, invece, alla Foresta KKL-JNF con 240 milioni di alberi piantati negli ultimi 70 anni
- il secondo spazio contiene una parete di LED che crea sculture capaci di muoversi all’interno della sala in tutte le direzioni, avvolgendo i visitatori da tutti i lati, e mostrando loro il meglio delle tecnologie agricole del Paese
I visitatori sono poi guidati in una grande stanza buia in cui particolari luci proiettano nel cielo un campo virtuale e filmati suggestivi sulle tecniche agricole d’avanguardia.
Alla fine del percorso, i visitatori possono sostare nei giardini del padiglione dove possono trovare degli info point, esposizioni riguardanti lo sviluppo della tecnologia israeliana, lo store in cui comprare gadget caratteristici e cartoline di Israele e della Terra Santa.
Infine, il ristorante del padiglione in cui, accolti da un piacevole sottofondo musicale tradizionale, vengono proposti i piatti della migliore cucina tipica israeliana da gustare sul posto o da portar via, come l’hummus (una salsa a base di ceci), falafel (polpette di legumi speziate e fritte) e le insalate.
Sulle tavole o sulle mensole del ristorante ci sono delle ceste e dei contenitori con i prodotti tipici; altra particolarità è la cucina completamente visibile da coloro che mangiano nel ristorante, con la possibilità di vedere i cuochi mentre cucinano.
Un’area verde con alberi, panchine e un sentiero acciottolato riconduce gli ospiti all’ingresso procedendo lungo il campo verticale.

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