Expo 2015 architettura, le meraviglie del padiglione Cina
Speciale Expo 2015, il padiglione cinese “Terra della speranza, cibo per la vita” e le foto più belle
Continua la nostra visita virtuale nell’EXPO 2015.
Il padiglione rappresentativo della Cina all’Esposizione Universale, Expo 2015, è stato concepito per trasmettere ai visitatori il concetto che l’uomo è parte integrante della natura e mostrare i progressi fatti nel campo dell’agricoltura.
EXPO 2015 – Padiglione CINA, le aree tematiche
Il padiglione cinese, uno dei più visitati, occupa una superficie di 4.590 metri quadri ed è suddiviso in quattro aree tematiche:
- il cielo, con le 24 fasi del calendario lunare
- l’uomo, rappresentato da oggetti (come libri) legati all’agricoltura, alla cultura e al cibo
- la terra, richiamata sui maxischermi che proiettano immagini di panorami cinesi
- l’armonia, necessaria per sviluppare un futuro sostenibile
EXPO 2015 – Padiglione CINA, gli esterni
L’architettura esterna si apre verso un campo di fiori che si mostra come un’ampia macchia gialla, che è la prima cosa che i visitatori notano quando arrivano dal Decumano.
Scopo della grande macchia è mostrare la continuità con il terreno e soprattutto un chiaro richiamo al passato agricolo della Cina.
La complessa struttura della copertura in bambù e acciaio ricorda il profilo della città di Pechino e quello delle montagne, realizzata con tecnica costruttiva tradizionale. Il tetto ha una serie di curve ed è formato da più di mille pannelli di bambù e da una membrana plastica che filtra la luce in modo da creare suggestivi effetti luminosi all’interno.
EXPO 2015 – Padiglione CINA, gli interni
Proprio all’interno, dove non ci sono colonne a sostenerla, ma solo l’utilizzo di cavi rinforzati e di parti in acciaio, trova spazio un ampio ambiente espositivo tematico; da lì, grazie ad una rampa dolcemente inclinata si accede ad una piattaforma di osservazione.
Ad attirare l’attenzione è sopratutto l’installazione di LED colorati all’interno del padiglione.
Una serie di pannelli racconta il ciclo produttivo del tofu e del riso ibrido, che permette di aumentare di molto i volumi di produzione di questo cereale: per ogni ettaro coltivato, si ricavano 800 chili di riso. Un’innovazione volta a sfamare sempre più persone in tutto il mondo, cinesi e non.

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